Quanto può scendere un sommozzatore?
La profondità massima per un sommozzatore varia a seconda del livello di certificazione. Immersioni ricreative profonde superano i 18 metri, mentre quelle sportive si situano tra i 25-30 e i 40 metri. La profondità massima consentita dipende sempre dalla formazione e dall'attrezzatura.
Profondità massima immersione subacquea?
Ok, vediamo di buttare giù qualcosa. Immersione profonda? Mamma mia, che ricordi!
Mi ricordo che quando ho preso il brevetto Open Water Diver, nel lontano agosto 2008 a Sharm el-Sheikh, mi dissero subito “attenzione, oltre i 18 metri è profondo!”. E per uno come me, che allora aveva giusto imparato a galleggiare, sembrava di scendere nel Triangolo delle Bermuda.
Tecnicamente, per noi subacquei sportivi, si parla di “profondo” tra i 25-30 e i 40 metri. Più giù…beh, lì si fa sul serio, serve attrezzatura e preparazione diversa.
Però, la verità? Anche a 20 metri, se sei alle prime armi, ti sembra di essere negli abissi. Giuro!
Profondità massima immersione subacquea:
- Sportiva: 25-30 metri fino a 40 metri.
- Ricreativa: Oltre i 18 metri (limite del brevetto di primo livello).
Cosa succede se non si fa la decompressione subacquea?
Oddio, la decompressione… Mi sono sempre chiesto cosa succederebbe davvero. Tosse, eh? Già, l’ho letto da qualche parte, ma non mi ricordo dove. Dolore al petto… uff, brutto. Soffocamento… cavolo.
Che paura! Morte? Ma dai, solo nei casi gravi, dicono. Speriamo bene. Comunque, io vado sempre piano con le immersioni, sai? Non rischio mai troppo. Anche perché, mio cugino Alberto ha avuto problemi, anni fa, niente di grave, per fortuna… ma una bella paura.
- Tosse
- Dolore toracico
- Difficoltà respiratorie
- Soffocamento (nei casi gravi)
- Collasso (casi gravi, rari)
- Morte (casi gravi, rarissimi)
A proposito, ieri ho visto un documentario sulle immersioni, parlava anche di questo. Era davvero interessante, ma lungo… Dovevo andare a fare la spesa! Maledetto supermercato sempre affollato.
- Sintomi principali: difficoltà respiratorie, dolore toracico.
- Conseguenze gravi: collasso, morte.
Ricordo che c’era un pezzo sulla velocità di risalita… influisce parecchio, no? Ah, e poi… l’azoto… è quello il problema, giusto? Devo rileggere tutto con calma… devo… devo… devo chiamare mamma!
- Fattori di rischio: velocità di risalita inadeguata.
- Gas coinvolto: azoto.
Quando è necessaria la decompressione?
Decompressione? Necessaria quando si sale troppo velocemente. Azoto, come coca cola. Boom.
- Risalita rapida: rischio.
- Ogni immersione: decompressione implicita. Anche quelle brevi.
- Profondità, tempo: fattori chiave. La mia ultima immersione a Cala Gonone, 28 metri, 45 minuti. Decompressione pianificata, ma solo per sicurezza.
La legge di Henry, ricorda? Pressione e solubilità. Banale.
- Profili di immersione: cruciali.
- Tavole di decompressione: obsolete. Algoritmi computerizzati, oggi.
- Decompressione obbligatoria: oltre i limiti.
Aumento del volume gassoso nei tessuti. Dolore. Embolia. Semplice.
- Iperbaria: trattamento in caso di problemi.
- Esperienza personale: mai avuto problemi gravi, ma rispetto assoluto.
- Scuola sub: PADI. Istruttore qualificato.
Quindi, sì, decompressione è sempre una considerazione. Anche per immersioni superficiali. Il mio orologio subacqueo lo conferma sempre. Punto.
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