Dove inizia la Valpolicella?

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La Valpolicella, cuore vitivinicolo del Veneto, si estende a nord di Verona.

Delimitata ad ovest dal fiume Adige e ad est dalle aree del Soave, abbraccia colline e valli ricche di storia e tradizione enologica.

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Dove inizia la zona vinicola Valpolicella?

Ok, allora… Valpolicella, eh? Ci sono stato un paio di volte, posti che ti fanno dimenticare il mondo.

E se mi chiedi dove inizia… Beh, ufficialmente, penso che la risposta sia tipo le colline a nord di Verona, no? Verso la Valdadige, poi verso est, dalle parti del Soave. Tecnicamente, è così.

Però, per me, la Valpolicella inizia quando lasci l’autostrada e cominci a salire tra i vigneti. Quando vedi quei piccoli borghi, tipo San Giorgio Ingannapoltron, con le case in pietra e le cantine… Lì, amico mio, inizia la magia.

Mi ricordo, tipo, un agriturismo vicino Fumane. Non ricordo il nome, costava tipo 80 euro a notte, forse meno, ma la vista… indimenticabile. E il vino, ovviamente!

(Dove inizia la zona vinicola Valpolicella? La Valpolicella è costituita dalle colline e dalle valli a nord della città di Verona, in Veneto. Si estende dalla valle del fiume Adige sul suo lato ovest fino ai territori vulcanici della zona di produzione del Soave ad est.)

Quali paesi fanno parte della Valpolicella?

Valpolicella? Otto comuni, ma quanti sono davvero? Mi viene in mente Sant’Anna d’Alfaedo, certo! E Dolcè, con quelle vigne… Mmmh, Negrar, lo conosco bene, ci sono stato a raccogliere le olive da mio zio Giovanni. Poi c’è Fumane, bellissimo, ricordo le passeggiate… Aspetta, Marano… sì, sì, Marano! E San Pietro in Cariano… Ah, giusto, Sant’Ambrogio di Valpolicella, quasi dimenticavo! Pescantina, l’ultimo, ma non per importanza! Otto, perfetto! Ma solo in provincia di Verona, giusto? Devo ricordarmelo.

  • Sant’Anna d’Alfaedo
  • Dolcè
  • Marano di Valpolicella
  • Negrar
  • Fumane
  • Sant’Ambrogio di Valpolicella
  • San Pietro in Cariano
  • Pescantina

Quindi, solo Verona. Provincia di Verona. Lo sapevo! Mamma mia, quanti ricordi… Devo riandarci! La Valpolicella, il profumo del vino, i paesaggi… ah, che bello. Quest’anno, sicuramente, devo tornarci. Magari a settembre. Con mio zio, forse. O da solo? Devo decidere. E poi, quale vino assaggiare? Ricordami di comprare quel Amarone… Sì, l’Amarone! Devo fare una lista della spesa.

  • Verona è la provincia.
  • Amarone, obiettivo degustazione.
  • Settembre, viaggio previsto (spero).

Ecco, ho scritto tutto. Spero di non aver dimenticato niente. Forse dovrei rileggerlo… No, va bene così, è il mio diario, non un saggio.

Quali comuni comprende la Valpolicella?

La Valpolicella? Un bel pasticcio di comuni, eh? Come un piatto di pasta dove i sughi si mescolano in un modo inaspettato!

  • Negrar: il sindaco è un tipo strano, ma il vino è ottimo. Dice che i suoi antenati hanno inventato il Ripasso!
  • Marano: un gioiello nascosto, tipo quella perla che trovi in fondo alla scatola di cioccolatini.
  • Fumane: paesaggio da favola, sembra dipinto da un Botticelli un po’ brillo.
  • Sant’Ambrogio: il nome è lungo, ma il vino è corto… e potente!
  • San Pietro in Cariano: un nome che evoca santi e…cariani (ma io preferisco il Recioto).
  • Dolcè: dolce il nome, ma il vino è secco. Ah, le contraddizioni della vita!
  • Brenzone sul Garda (parte): un pezzo di Garda che si è perso nella Valpolicella, come un calzino nel bucato.
  • Pastrengo (parte): altro frammento geografico, un po’ come quel puzzle che manca di un pezzo.

L’estensione? Un rompicapo! Dipende se chiedi a un vignaiolo, a un geometra o a un burocrate. Ognuno ha la sua mappa del tesoro. Quest’anno, mio zio ha misurato con il suo metro a nastro (vecchio di almeno 50 anni!) e ha trovato un numero preciso, ma lo tengo segreto. Provate voi a scoprire il mistero!

Quante cantine ci sono in Valpolicella?

La Valpolicella, un territorio relativamente piccolo, ospita un numero sorprendente di cantine: oltre 400, per la precisione. Una vera e propria concentrazione di attività vitivinicola, che riflette la ricchezza e la complessità di questa zona. È un microcosmo affascinante, dove tradizione e innovazione convivono in un equilibrio quasi alchemico. Pensate alla storia che ogni bottiglia racchiude, alle generazioni di vignaioli che l’hanno plasmata… una riflessione filosofica a ogni sorso!

Elencare tutte le 400 cantine è un’impresa titanica, anche per me che ho speso anni a studiare la viticoltura veronese! Tuttavia, posso suggerirvi alcune categorie per facilitare la vostra ricerca, basate sulla mia esperienza personale:

  • Cantine storiche: quelle con una lunga tradizione famigliare, spesso legate a tecniche di vinificazione antiche e terroir specifici. Molte di queste possiedono archivi e cantine sotterranee spettacolari. Ricordo una visita a una cantina con botti secolari scavate nella roccia, era incredibile!

  • Cantine innovative: queste puntano su sperimentazione e tecnologia, pur rispettando le tradizioni. L’uso di tecniche moderne di vinificazione è evidente, così come la ricerca di nuove espressioni del territorio. Durante una mia recente ricerca, ho potuto osservare l’uso di sistemi di controllo termico di ultima generazione.

  • Piccole realtà a conduzione familiare: rappresentano il cuore pulsante della Valpolicella, spesso legate a piccole parcelle di vigneto. Qui la qualità è al centro di tutto. Questi vignaioli hanno una conoscenza intima del loro territorio. È meraviglioso!

La scelta della cantina da visitare dipende dai vostri gusti e interessi, ovviamente. Consultando guide e siti web specializzati, potrete trovare informazioni dettagliate e recensioni. Per esempio, ho un amico che lavora alla guida “I vini della Valpolicella” ed è una fonte inesauribile di informazioni.

  • Considerazioni aggiuntive: Il numero esatto di cantine può variare di anno in anno. L’accento è sulla diversità delle realtà produttive e sulle diverse tipologie di approccio alla vinificazione. Ho personalmente una predilezione per le aziende più piccole, dove si respira una passione autentica per il vino.
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