Perché il Valpolicella si chiama Ripasso?
Esplorando le Origini del “Ripasso”: Un Viaggio nel Cuore della Valpolicella
La Valpolicella, una regione vinicola rinomata nel nord-est dell’Italia, è nota per i suoi vini rossi corposi e aromatici. Tra questi, il Valpolicella Ripasso occupa un posto speciale, essendo un’affascinante espressione dell’artigianalità e della tradizione vinicola della regione.
Il nome “Ripasso” deriva dalla tecnica di vinificazione omonima, un’antica pratica che conferisce a questo vino il suo carattere distintivo. Il processo inizia con un vino base prodotto con uve tipiche della Valpolicella, come Corvina, Rondinella e Molinara. Queste uve vengono poi fatte fermentare e invecchiate in botti di rovere.
La fase cruciale del Ripasso avviene quando il vino base viene nuovamente fermentato con le uve appassite, le stesse utilizzate per l’Amarone, un potente e pregiato vino rosso della Valpolicella. Queste uve appassite, chiamate “recioto”, sono state sottoposte a un processo di appassimento, dove vengono lasciate essiccare su stuoie per concentrare i loro zuccheri e aromi.
Durante la rifermentazione, le uve appassite aggiungono struttura, ricchezza e complessità al vino base. I lieviti presenti sulle uve convertono gli zuccheri rimasti in alcol, intensificando il contenuto alcolico e il corpo del vino. Inoltre, le uve appassite rilasciano composti aromatici, come frutti rossi maturi, spezie e note balsamiche, arricchendo il bouquet del vino.
Dopo la rifermentazione, il Valpolicella Ripasso viene invecchiato ulteriormente, spesso in botti di rovere. Questo processo di invecchiamento contribuisce a smussare i tannini, conferendo al vino una consistenza vellutata e setosa.
Il risultato finale è un vino rosso complesso ed elegante, che conserva le caratteristiche fresche e fruttate del Valpolicella, mentre acquisisce profondità, ricchezza e struttura dalle uve appassite. Il Valpolicella Ripasso si distingue per i suoi intensi aromi di frutti rossi, spezie e vaniglia, con un finale lungo e persistente.
Il nome “Ripasso”, che significa “ripassaggio” in italiano, riflette il processo unico di rifermentazione che dona a questo vino il suo carattere distintivo. Questa antica pratica è una testimonianza della cura meticolosa e dell’attenzione ai dettagli che contraddistinguono i vini della Valpolicella. Oggi, il Valpolicella Ripasso è riconosciuto in tutto il mondo come un vino rosso eccezionale, un perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione.
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