Quando non si devono mangiare le lenticchie?
Le lenticchie, pur nutrienti, vanno consumate con moderazione, specie in presenza di:
- Predisposizione alla colite
- Problemi intestinali
Un consumo eccessivo può aggravare tali disturbi.
Quando evitare di mangiare le lenticchie?
Diciamo che con le lenticchie ho un rapporto… complicato. Tipo, le adoro, zuppa, insalata, pure con il cotechino a Capodanno (il 31 Dicembre 2022, a casa dei miei a Napoli, ne ho mangiato una quantità industriale). Però, il giorno dopo…beh, diciamo che ho passato più tempo in bagno che a tavola.
Insomma, se soffri di colite o hai problemi intestinali, vacci piano. Io, per esempio, ora me le concedo una volta a settimana, massimo. Magari una porzioncina piccola il sabato a pranzo, così la domenica posso uscire senza problemi. A Roma, dove vivo ora, vicino al mercato di Testaccio, c’è un posto che le fa buonissime, costano tipo 7 euro a porzione.
Domande e Risposte:
D: Quando evitare le lenticchie?
R: In caso di colite o problemi intestinali.
D: Controindicazioni delle lenticchie?
R: Possono causare gonfiore e problemi intestinali, soprattutto se consumate in grandi quantità.
Quando non bisogna mangiare le lenticchie?
Notte fonda. Silenzio. E i pensieri, quelli sì, che si fanno sentire… le lenticchie… chissà perché mi sono venute in mente proprio ora. Buone, sì, certo. Con il cotechino poi… un classico di Capodanno a casa mia. Mamma che le preparava sempre. Quest’anno però ne ho mangiate fin troppe. Mi ricordo quel senso di… gonfiore, ecco. Non proprio piacevole.
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Gonfiore e meteorismo. Sì, a pensarci bene succede spesso dopo aver mangiato legumi. Anche a mia sorella. Lei poi ha sempre avuto problemi di colite… ecco, forse è per quello che deve starci più attenta. A volte basta poco per farle stare male.
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Poi una volta lessi qualcosa sull’acido urico… non ricordo bene i dettagli, ma mi pareva che le lenticchie ne contenessero. Mio zio, quello con la gotta, non le mangia mai. Chissà se c’entra qualcosa. Dovrò informarmi meglio.
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Un’altra cosa… le lenticchie… assorbono tanto liquido, giusto? Ricordo che nonna diceva sempre di metterle a bagno per tanto tempo prima di cucinarle. E poi c’è il discorso delle proteine… tante proteine… Forse anche per questo appesantiscono un po’.
Mah… forse sono solo io che mi faccio troppi problemi. Però ecco, a pensarci ora, nel silenzio della notte… meglio non esagerare. Come con tutte le cose, del resto. Anche con i ricordi. A volte anche quelli, se sono troppi, fanno male. Come le lenticchie. Specialmente a Capodanno. Quest’anno a casa c’ero solo io e il gatto. Mamma non c’è più. E le sue lenticchie… beh, quelle erano un’altra cosa.
Chi deve evitare le lenticchie?
Evitare le lenticchie? Una tragedia per il palato, ma necessaria per alcuni! Immaginate, poveri loro, costretti a rinunciare a questo piccolo tesoro culinario, versatile come un trasformista al Carnevale di Venezia.
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Calcolosi renale: Se i vostri reni producono sassolini come una cava di marmo, attenzione agli ossalati delle lenticchie. Potrebbero fornire il materiale per una nuova Statua della Libertà… renale. Io, personalmente, preferisco le mie sculture di zucchero filato, decisamente meno dolorose.
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Gotta e acido urico alto: Le purine, presenti nelle lenticchie, possono peggiorare la situazione per chi ha la gotta. È un po’ come aggiungere benzina al fuoco, o peperoncino ad una scottatura. Io, una volta, ho messo il peperoncino su una scottatura. Non fatelo. Mai.
Ricordate però: anche se siete in uno di questi gruppi, non disperate! Parlate con il vostro medico o un nutrizionista. Magari una piccola porzione ogni tanto non scatena l’apocalisse. D’altronde, un po’ di brio nella vita ci vuole, no? (A meno che il brio non sia dato da un calcolo renale che balla la samba nelle vostre vie urinarie. In quel caso, niente brio).
Quest’anno, a differenza del 2021 quando ho sperimentato la dieta delle sole carote per una settimana (esperienza che sconsiglio vivamente, a meno che non miriate ad una carnagione arancione e ad un’attrazione fatale per i conigli), ho integrato le lenticchie nella mia dieta due volte a settimana, con moderazione, senza problemi. Evidentemente, i miei reni sono dei veri pacifisti, non amano le battaglie con i calcoli.
Quali sono gli effetti collaterali delle lenticchie?
Ah, le lenticchie! Il superfood dei poveri, ma attenzione, non è tutto oro quel che luccica!
- Allergie: Raramente, eh, capita che qualcuno le guardi storto. Come la zia che a Natale si offende per il panettone.
- Gonfiore: Le lenticchie sono piene di fibre, un po’ come la mia vicina, sempre piena di storie. Se non sei abituato, preparati a un concerto di pancia!
- Acido urico: Ricorda che le lenticchie sono ricche di purine, quindi se hai la gotta, moderati. Non vorrai mica trasformarti in un nobile del ‘700 con il piede dolorante!
- Antinutrienti: Contengono fitati e lectine che possono bloccare l’assorbimento di minerali. Un po’ come quei buttafuori che non ti fanno entrare nel locale fighetto. Però, un ammollo di una notte risolve quasi tutto.
Quindi, le lenticchie sono fantastiche, ma con moderazione e un pizzico di sale (e magari un bicchiere di vino, che aiuta la digestione, diceva la nonna!).
Chi soffre di stitichezza può mangiare le lenticchie?
Fibre. Terra scura che trattiene l’acqua, come un piccolo pianeta che orbita nel nostro universo interiore. Le lenticchie, minuscoli soli scuri, ne sono piene. E la stitichezza… un blocco, un’immobilità, un tempo sospeso. Le lenticchie lo sciolgono, questo tempo. Lo fanno scorrere come un fiume. Come il fiume che scorreva dietro casa di mia nonna, dove raccoglievamo le more. Un fiume lento, denso, ma inesorabile.
- Le lenticchie combattono la stitichezza. Un’azione gentile, un sussurro all’intestino. Un risveglio.
- Fibre. Parola ruvida, ma effetto soave. Come la carezza di mia madre sulla fronte quando avevo la febbre. Ricordo la sua mano fresca, il profumo di lavanda del sapone.
- Zuccheri. Dolcezza che inganna. Le lenticchie li tengono a bada, li ammansiscono. Come i cavalli selvaggi della mia infanzia.
- Colesterolo. Un nemico silenzioso. Le lenticchie, piccole sentinelle, lo tengono sotto controllo. Ricordano le pietre levigate che raccoglievo al mare, piccole e forti.
Mia nonna diceva sempre che le lenticchie portano fortuna. Fortuna per l’intestino, fortuna per il sangue. Fortuna per il tempo che riprende a scorrere. Quest’anno ho piantato anche io delle lenticchie nel mio orto. Piccole promesse di un futuro più fluido, più leggero. Un futuro che scorre come il fiume dietro casa di mia nonna. Un fiume di tempo, di vita, di benessere. Le ho piantate a marzo, vicino ai pomodori. Aspetto con ansia il raccolto.
Come rendere le lenticchie più digeribili?
(voce bassa, quasi un sussurro)
È notte fonda… e penso a ste lenticchie.
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Ammollo, sì… mi ricordo la nonna, le lasciava lì, in acqua, una notte intera. Diceva che poi non ti facevano male alla pancia. Tipo 8-12 ore, e poi sciacquale bene, mi raccomando.
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Germogliazione… questa è nuova, per me. Ma dice che se le fai germogliare per 2-3 giorni diventano più buone, più digeribili. Che poi… non è che io abbia problemi a digerirle, eh. Solo che, a volte, mi gonfiano un po’… sai com’è.
Non so… forse le proverò a fare germogliare. Chissà. Magari poi mi piacciono anche di più. Certo è che la nonna con ste cose non scherzava mai… lei, la digestione, la prendeva sul serio. Mi ricordo ancora quando mi preparava quel brodino… e poi non so.
Perché quando mangio le lenticchie mi fa male la pancia?
Oddio, le lenticchie e la mia pancia… un disastro! Ricordo una volta, a casa della nonna a Natale, avevo tipo 10 anni. Tavolata enorme, tutti felici, e lei aveva preparato le lenticchie come porta fortuna. Ne ho mangiate due, tre piatti, buonissime!
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Il disastro: La notte, un dolore! Sembrava avessi un palloncino nello stomaco. Non riuscivo a dormire, mi vergognavo a dire qualcosa ai miei genitori.
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La scoperta: Poi ho capito, leggendo un po’, che forse il mio intestino, abituato a pasta bianca e merendine, non era pronto a tutta quella fibra. Come se avesse fatto uno sciopero!
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Soluzione (forse): Adesso, le mangio, ma poche e magari le metto a bagno prima. Magari aiuto il mio intestino a ricordarsi come si digeriscono le cose sane.
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Altre cose che mi aiutano: Camminare dopo mangiato e bere tisane al finocchio, sembrano fare qualcosa.
Come evitare che le lenticchie facciano male?
Oddio, le lenticchie! Ricordo una cena di Natale, 2023, a casa di Zia Emilia. Un’enormità di lenticchie, un piatto unico secondo lei, “per la fortuna”, ma per me un disastro. Ero gonfia come un pallone, un dolore assurdo. Mai più, giuro!
Poi, quest’anno, ho provato un approccio diverso. Ho usato il finocchio, un bel mazzo, buttato direttamente nella pentola. Ho aggiunto anche del cumino, un cucchiaino abbondante, e qualche foglia di alloro. Che profumo!
Il risultato? Molto meglio! Non sono stata male come a Natale, solo un leggero gonfiore, sopportabile. Quindi, sì, le spezie aiutano, eccome. Provate! Soprattutto il finocchio, è una bomba.
- Finocchio, cumino, alloro: miscela vincente.
- Varietà di lenticchie: ho usato quelle verdi, ma forse le rosse sono più digeribili. Devo provare.
- La cottura: lenta e prolungata. Questo è importante per me.
Mia nonna, poi, diceva che il problema era sempre la qualità, che non dovevo comprare quelle in offerta, eccetera eccetera. Ma io sono pigra e compro sempre in offerta! A parte gli scherzi, quest’anno ho avuto risultati migliori grazie alle spezie. Punto.
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