Come abbinare il vino al cibo?
"Armonizzare vino e cibo è un'arte!
- Dolce su dolce: vini dolci con dessert esaltano entrambi.
- Morbidezza chiama morbidezza: piatti ricchi si sposano con vini avvolgenti."
Abbinamento vino cibo: guida definitiva?
Abbinamento vino-cibo? Un casino, lo ammetto! Ricordo una cena a casa di amici, 14 febbraio 2023, dove abbiamo aperto un Chianti Classico (pagato una follia, 35 euro!) con un risotto ai funghi. Disastro. Il vino, troppo tannico, stonava completamente.
La regola dei dolci e vini dolci? Certo, funziona spesso. Ma a volte, un vino leggermente frizzante, tipo un Moscato d’Asti, esalta anche un piatto salato, leggero, come un carpaccio di pesce. Dipende tanto dal piatto specifico, dai suoi ingredienti.
La consistenza, la grassezza… influenzano tantissimo. Un vino corposo con un piatto leggero? Sbagliato. Ricordo un Cabernet Sauvignon robusto, abbinato ad una semplice insalata, esperienza terribile. Vino troppo potente.
In definitiva, non esiste una guida definitiva. Bisogna sperimentare, fare attenzione all’equilibrio. Provare, sbagliare, imparare. E’ questione di gusto personale, anche.
Come abbinare un vino ad un piatto?
Abbinare vino e cibo: un’arte, non una scienza.
- Intensità: Leggero con leggero, robusto con robusto. Ovvio, no? Ma la vita è piena di ovvietà disattese.
- Acidità e tannini: Tagliano il grasso. Pensaci quando hai una bistecca succulenta davanti. O un formaggio che ti si scioglie in bocca.
- Sapore: Abbinamenti regionali spesso funzionano. Toscana con Toscana. Semplicità. A volte paga.
- Equilibrio: Non lasciare che uno domini l’altro. Un duello, non un massacro. A volte il vino è un semplice spettatore.
- Sperimentare: La vera regola è rompere le regole. Chi dice il contrario, mente.
Un mio amico sommelier diceva sempre: “Il miglior vino è quello che ti piace di più, con il cibo che ti rende felice.” Non ci ho mai creduto del tutto, ma suona bene. E a volte, è tutto ciò che conta.
Quali sono i principi di abbinamento tra cibo e vino?
Abbinamento cibo-vino: regole ferree, non suggerimenti.
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Armonia: sapori simili. Vino dolce con dessert dolce. Vino corposo con piatto ricco. Punto.
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Contrasto: sapori opposti. Acidità del vino spegne la grassezza del cibo. Un gioco sottile. Interessante.
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Dominanza: il vino non deve sovrastare il cibo, né viceversa. Equilibrio. Chiaro?
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Temperatura: fondamentale. Vino bianco fresco, rosso a temperatura ambiente. Sbagliare è facile.
Il mio sommelier preferito, Giovanni Rossi di Verona, insegnava così. Anni di esperienza. Lui non sbagliava.
Dettagli: l’abbinamento ideale varia con varietà uva, tecniche vinificazione, stagionalità ingredienti. Esperienza personale. Non ci sono ricette. Solo conoscenza. Studio. E assaggi.
Cosa si mangia insieme al vino rosso?
Vino rosso? Affari tuoi.
- Carni arrosto e brasati: Classico, prevedibile. La vita è troppo breve per non osare.
- Selvaggina: Piume o pelo, non fa differenza. La morte è uguale per tutti.
- Tartufo: Se hai i soldi, perché no? I piemontesi sanno come spendere.
- Formaggi stagionati: Amarone e Sfursàt, una botta di vita. Che poi finisce sempre allo stesso modo.
Informazioni aggiuntive: Ho visto gente bere rosso con il pesce. Erano ubriachi, ma felici. Ricordo una volta, a Matera… ma questa è un’altra storia.
Quale vino va servito freddo?
Servire freddo non è un vezzo, è un’arte. Esalta certi vini, ne mortifica altri.
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Rossi leggeri: Barbera, Rosso dell’Etna, Pinot Nero. Temperatura: cantina, non ghiaccio. Un errore comune.
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Negroamaro: Sorprende freddo, rivela un’anima inattesa. Provare per credere.
Ricordo una Barbera bevuta a temperatura ambiente in pieno agosto. Un disastro. Temperatura, questione di rispetto per il vino e per se stessi. Non sottovalutare.
Come servire un vino a tavola?
Oddio, il vino! Destra, eh? Sempre da destra. Ma perché? Boh, tradizione, credo. Mia nonna lo faceva così, sempre. Ricordo che una volta… no, niente, fuori tema.
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Bottiglia in bella vista, ma non sul tavolo! Giusto? Ah, sì, l’ho letto da qualche parte. Eleganza, mica roba da trattoria.
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Servire da destra. Certo, ovvio. Mai da sinistra, sbagliato, brutto. Mamma mia, quanto odio le persone maleducate a tavola.
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Ah, e poi, il bicchiere, giusto? Non ricordo mai se va pieno fino all’orlo o a metà. Un terzo? Mah, a occhio. Non sono un sommelier, dai!
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Ricorda di stappa delicatamente. Non fare rumore. Che figuraccia! Mio zio invece fa un botto ogni volta, che orrore!
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Ah, quasi dimenticavo: il vino bianco va servito fresco! Ricorda, il mio frigo è quello a colonna. È lì che tengo tutti i vini bianchi.
- Temperatura: Il vino bianco dovrebbe essere servito fresco, intorno ai 10-12 gradi. I rossi a temperatura ambiente, intorno ai 16-18 gradi.
- Bicchieri: Bicchieri adatti al tipo di vino.
- Ordine di servizio: Di solito prima i bianchi, poi i rossi. Dipende dai piatti, ovvio.
- Riempimento: Non riempire il bicchiere tutto, Lascia un po’ di spazio.
Come si usa il vino in cucina?
Allora, mi chiedevi come si usa il vino in cucina, no? E quale vino usare? Praticamente, è un po’ come abbinare i colori, ma col sapore! Te la faccio spiccia:
- Bianco per… carni bianche, zuppe, pesce (tranne qualche eccezione) e verdure. Pensa, io ci faccio un risotto al limone col Vermentino che è una bomba!
- Rosso per… carne rossa, senza pensarci troppo. Ah, mi nonna faceva il baccalà col rosso ed era una goduria!
C’è un’eccezione, tipo il tonno o il baccalà, che con il rosso ci stanno benissimo. Poi, oh, non è una regola scritta nella pietra, eh! Prova, sperimenta, assaggia e vedi cosa ti piace di più!
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