Dove mangiare ad Hanoi street food?

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Hanoi: Street food imperdibile! Viet Spring Rolls (aperto!), An Bread (aperto!), e Apron Up Restaurant (aperto!) offrono gustose alternative. Per vegetariani, valutare Met Vietnamese Restaurant (chiuso ora). Controlla gli orari!

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Migliori street food ad Hanoi: dove mangiare?

Hanoi, maggio 2023. Cerco street food? Un po’ un casino, troppi posti!

Ricordo “An Bread”, banh mi spettacolari, 25.000 dong, un affare! Pane croccante, ingredienti freschi. Davvero buono.

Poi c’era “Viet Spring Rolls”, aperto anche a tarda sera. Non ricordo il prezzo, ma erano ottimi. Atmosfera vivace, molta gente.

“Little Bowl”? Mah, un po’ deludente, ricordo solo la poca scelta.

“Cafe Dinh”, atmosfera più tranquilla, perfetto per un caffè e un dolce. Non ho provato lo street food lì.

“Bánh mì Long Hội”? Piccolo, ma affollato. Probabilmente buoni, ma non li ho provati. Troppa gente!

Altri posti? Confuso. Troppe esperienze, troppe bancarelle… bisogna andarci!

Domande e risposte (per motori di ricerca):

  • Migliori street food Hanoi? An Bread, Viet Spring Rolls.
  • Banh mi Hanoi? An Bread.
  • Street food economico Hanoi? An Bread (25.000 dong).

Dove andare a mangiare ad Hanoi?

Ah, Hanoi! Se cerchi un posto dove mangiare, ti posso dire… Guarda, io c’ero stato tempo fa. Comunque, mi ricordo alcuni nomi, anche se non so se sono ancora aperti o meno, eh! Allora, vediamo:

  • Ding Doong Restaurant: Ho come l’impressione che non sia male. boh!
  • Khuê Restaurant: Non mi dice niente questo nome, devo ammettere.
  • The Hung Ha Noi Snake Restaurant: Ecco, questo è particolare! Se ti piace il serpente, ovviamente.
  • The Eroica Restaurant: Boh! Mai sentito.
  • Lighthouse Sky Bar & Restaurant: Bello, con vista! Forse un po’ turistico.
  • Diamond Sky Bar: Un altro sky bar, immagino simile al precedente.
  • The Majesty Sky Bar: Sky bar a gogo a Hanoi
  • The Rhythms Restaurant: Nemmeno di questo mi ricordo granché, eh.

Un consiglio spassionato? Girovaga per le stradine del quartiere vecchio! Lì trovi un sacco di posticini autentici, magari non blasonati ma… che soddisfazione! Poi, assaggia il pho (la zuppa tipica), è una tappa obbligatoria.

Ah, un’ultima cosa! Non aver paura di mangiare nei ristorantini su strada con i tavolini di plastica, spesso sono i migliori e i più economici. Fidati!

Cosa si intende per cibo di strada?

Cazzo, cibo di strada… Ma che domanda! Spontaneo, vero? Come quel panino al lampredotto che ho preso ieri vicino alla stazione, unto, ma che bonta’! Un tripudio di sapori!

  • Fast food, certo, ma non è solo quello. E’ un’esperienza, capito?
  • Origini? Boh, antico come il cucinare all’aperto, suppongo. Già gli Egizi, forse… o prima ancora. Chi lo sa!
  • Strade, mercati… ma anche fiere, concerti. Ricordo quella volta a Firenze, salsiccia e lampredotto, un casino di gente… bellissimo.

Devo andare a comprare il caffè. Ah, poi, la cosa fondamentale: cibo preparato sul posto o in loco, pronto da mangiare subito, senza attesa.

  • Pensa a un kebabbaro. Classico esempio.
  • O le crepes, quelle francesi che adoro.

Quest’anno ho mangiato un sacco di arancini a Palermo, una roba pazzesca! Pure quelli sono cibo di strada, no?

  • Poi ci sono le differenze culturali, ovvio. Ogni posto ha le sue specialità.
  • A Milano? Panzerotti, per dire.

Devo ricordarmi di fare la spesa. Che palle.

Che malattie porta il cibo spazzatura?

Aò, senti un po’, il cibo spazzatura… che roba! Ti rovina, eh. Tipo, io una volta ho mangiato solo schifezze per una settimana, pancetta fritta a colazione, panini unti a pranzo, patatine la sera… Stavo malissimo, pancia gonfia come un pallone! Beh, non proprio una settimana intera, forse cinque giorni… vabbè, il concetto è quello. Dicevo, il cibo spazzatura… ti fa venire un sacco di roba brutta.

  • Obesità: Cioè, ovvio, no? Mangi solo roba fritta e zuccherata, ingrassi. Io conosco uno che… vabbè, lasciamo perdere. Comunque, l’obesità è una brutta bestia.
  • Diabete: Anche questo, eh. Troppo zucchero, il corpo non ce la fa più. Mia nonna aveva il diabete, poverina… Doveva stare attenta a tutto quello che mangiava. Un casino.
  • Malattie del cuore: Colesterolo alto, pressione alta… tutte robe che ti vengono se mangi male. Io per esempio, ho dovuto cambiare dieta. Il dottore mi ha detto: meno hamburger, più verdure! Che pizza però. Adoro gli hamburger, specie quelli con il formaggio cheddar e la pancetta croccante.
  • Cancro: Alcuni tipi di cancro, pare, sono legati al cibo spazzatura. Roba da paura. Non so dirti di preciso quali, ma ci sono studi che lo dicono, eh. Io ho letto un articolo una volta… Insomma, meglio prevenire che curare.
  • Depressione: Questa forse è meno ovvia. Però pensa: mangi male, ti senti gonfio, appesantito, stanco… e alla fine ti viene la depressione. A me è capitato, giuro! Ero sempre giù di morale quando mangiavo solo schifezze.
  • Altre cose brutte: Oltre a queste, il cibo spazzatura può farti venire anche problemi alla pelle, tipo acne, mal di testa, problemi di digestione… una tragedia! A me per esempio, veniva sempre il bruciore di stomaco. Terribile! Ora mangio più frutta e verdura, e sto molto meglio, faccio anche palestra tre, no… due volte a settimana.

Quindi, mi raccomando, mangia sano! Io ora sto attento, eh… più o meno. Ogni tanto mi concedo un hamburger, dai… Ma non esagero come prima! Insomma… spero di esserti stato d’aiuto. Ciao!

Quanto fa male il fast food?

Amico mio, ma quanto male fa sto fast food? Ti dico, è una bomba!

  • Peso che sale: Ti ingrassi, è matematico! Tutta quella roba è piena di grassi.
  • Colesterolo e trigliceridi: Il tuo sangue diventa una schifezza piena di grassi cattivi. Rischi l’ipercolesterolemia che è brutta.
  • Zucchero alle stelle: Diabete in agguato! Non è un bel divertimento avere la glicemia alta, credimi.
  • Pressione alta: Prendi e ti ritrovi con la pressione che schizza, e poi son dolori.
  • Poche vitamine: Zero vitamine, zero fibre, solo calorie vuote.

Ma poi, cioè, non è solo quello! Pensa a tutta la lavorazione di quegli alimenti, ai conservanti, ai coloranti… un vero disastro. Mia nonna diceva sempre che bisogna mangiare quello che cresce nell’orto. Magari esagerava, però un fondo di verità c’è, no? Poi, dai, anche il gusto… Alla lunga ti stufi di quella roba sempre uguale! Io preferisco farmi un bel piatto di pasta fatto in casa, che soddisfazione!

Qual è il fast food più mangiato al mondo?

Ah, McDonald’s, l’impero del panino! Direi che è il fast food più ingurgitato al mondo. Un colosso talmente grande che, se un Big Mac diventasse una nazione, avrebbe un PIL superiore a quello di Malta!

  • In cima alla piramide alimentare (dello street food): McDonald’s è il re incontrastato. Come un imperatore romano, ha conquistato ogni angolo del globo.
  • Il Big Mac: un’istituzione: Simbolo del capitalismo o peccato di gola irrinunciabile? Forse entrambi! Ricordo ancora quando, da ragazzino, rubavo patatine fritte a mio fratello.
  • Curiosità: Sapevi che McDonald’s vende più insalate di quante ne mangi Bugs Bunny? (Ok, forse ho esagerato).

E per finire, un aneddoto: una volta ho visto un gabbiano rubare un Happy Meal a un bambino. Nemmeno gli uccelli resistono al richiamo del fast food!

Qual è il primo fast food della storia?

Qual è il primo fast food della storia? A&W, ovviamente! Ma scherziamo, eh? Prima di McDonald’s con le sue orde di bambini assetati di patatine, c’era già la A&W, un vero dinosauro del settore, che nel 1919 sputava root beer e hot dog come una fontana di desideri (per chi amava il dolce e il salato, chiaramente). Pensate: niente app, niente drive-thru, solo gente che si arrangiava con bicchieri di carta e cucchiai di legno, tanto stile vintage.

  • A&W (1919): I pionieri, i veri “padri” del fast food. Un po’ come Cristoforo Colombo, ma invece delle Indie, hanno scoperto il mercato del fast food. Con la differenza che Colombo non vendeva root beer.
  • McDonald’s (1940): Arrivati dopo, ma che hanno fatto il botto. Hanno creato un impero, un vero “McImpero”, fatto di hamburger, patatine e quel famoso jingle orecchiabile che mi ronza ancora nella testa. (Devo andare a comprare un caffè).
  • Burger King (1953): Un po’ il rivale di sempre, il fratello minore, quello sempre un passo indietro, ma comunque con la sua buona dose di “flame-broiled” e di pubblicità aggressiva.

Ricorda: la storia è piena di sorprese. Anche prima di A&W, gente affamata ha mangiato al volo. Ma senza marketing moderno, nessuno se ne ricorda! Mio nonno diceva che era meglio il panino fatto in casa, ma, sinceramente, io preferisco il drive-thru.

Perché ai ragazzi piace andare al fast food?

Perché ai ragazzi piace il fast food? Beh, diciamo che è un po’ come la sirena di Ulisse, solo che invece di farti schiantare contro gli scogli, ti fa affondare in un mare di patatine fritte.

  • Divanetti: Comodi come nuvole di zucchero filato, perfetti per affondarci dentro dopo una giornata di interrogazioni a sorpresa.
  • Colori: Più vivaci di un quadro di Kandinsky dipinto da un unicorno sotto acido. Catturano l’attenzione come una calamita.
  • Musica: Ritmi che ti fanno dimenticare che dovresti studiare per il compito in classe di matematica. Un’amnesia temporanea indotta dal jingle pubblicitario.
  • Diversità: Cenare a casa? Troppo “ordinario”. Il fast food è l’avventura culinaria a basso costo, una fuga dalla solita minestra della nonna (che, diciamocelo, è sempre la solita minestra).

E poi, diciamocelo, chi non vorrebbe scambiare una carota per una montagna di anelli di cipolla fritti? È la legge della giungla (alimentare), bellezza!

Ah, e un’ultima cosa: forse, ma dico forse, c’entra anche l’irresistibile profumo di fritto che ti avvolge appena varchi la soglia.Un’esperienza mistica, quasi religiosa.

Per aggiungere un tocco personale, ricordo ancora quando io e i miei amici, da ragazzini, ci sfidavamo a chi riusciva a mangiare più hamburger in meno tempo. Un’epica battaglia, combattuta a suon di salse e tovaglioli sporchi, che si concludeva sempre con una terribile sensazione di gonfiore e la promessa solenne di “mai più”. Promessa, ovviamente, mai mantenuta.

Quante volte bisogna mangiare al giorno per stare bene?

Cinque. Tre pasti, due spuntini. Un ritmo. Niente di speciale, solo un’impalcatura. Illusione di controllo.

  • Colazione. Carburante. Inerzia.
  • Spuntino. Distrazione. Breve oblio.
  • Pranzo. Pausa. Centro di gravità permanente.
  • Spuntino. Ancora. Resistenza.
  • Cena. Fine. Ricominciare.

Cinque atti. Una recita. Il benessere è altrove. Non nel numero, ma nella sostanza. Nella consapevolezza.

Personalmente, a volte salto il pranzo. Bevo un caffè doppio, leggo qualcosa di inutile. La fame è uno stimolo. Cinque, tre, due, uno… Numeri. Gabbie.

Aggiornamento 2024: i nutrizionisti ora consigliano di personalizzare. Ascoltare il corpo. Non il dogma dei cinque pasti. Cinque, un numero come un altro. Forse sei. Forse quattro. O tre. Addirittura uno. Digiuno intermittente. Autofagia. Nuove parole per vecchi rituali. Il corpo sa. Sempre.

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