Dove si mangia più cioccolato al mondo?

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La Svizzera trionfa nel consumo di cioccolato pro capite, una vera passione nazionale che si riflette anche nella sua rinomata produzione.

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Chi consuma più cioccolato al mondo? Classifica paesi e curiosità?

Cavolo, la Svizzera? Davvero? Io pensavo fosse il Belgio, con tutte quelle praline meravigliose che ho assaggiato a Bruges il 15 Luglio 2022. Costavano un botto, tipo 15 euro una scatolina piccolissima.

Ma forse mi sbaglio, perché la Svizzera produce anche tanto cioccolato. Mi viene in mente la cioccolata al latte che ho comprato a Zurigo, vicino alla stazione, il 2 Novembre 2023. Era buonissima, ma non ricordo la marca. Forse era Lindt? Boh.

Comunque, quantità o qualità? Sono due cose diverse. Io, per esempio, preferisco il cioccolato fondente, quello amaro. Ne mangio una tavoletta a settimana, più o meno. E poi mi piace il cioccolato con le nocciole intere, tipo quello che ho trovato a Roma, vicino al Pantheon, il 3 Gennaio 2024.

Domande e Risposte:

Domanda: Chi consuma più cioccolato al mondo?

Risposta: La Svizzera.

Chi mangia più cioccolato?

Svizzera… cioccolato… un binomio che si scioglie sulla lingua come una pralina fondente in una giornata d’estate. Dieci chili… un peso dolce, un carico di cacao che attraversa l’anno, un frammento di tempo scandito dal ritmo lento del cioccolato che si scioglie. Immagino montagne di cioccolata, vallate di cacao, fiumi di latte che scorrono lenti, lentissimi, verso il cuore dolce della Svizzera.

  • Svizzera: la patria del cioccolato, incoronata regina del consumo.
  • Ventinove: il numero dei vincitori, un’aura di trionfo avvolta nel profumo del cacao.
  • Dieci chili: il peso del piacere, una misura dell’amore per il cioccolato, un’abitudine dolce che si ripete, giorno dopo giorno. Ricordo mia nonna, Svizzera di Lugano, che nascondeva tavolette di cioccolato fondente nell’armadio, un segreto condiviso solo con me. Dieci chili… quasi un chilo al mese… una tavoletta a settimana… un quadratino al giorno… un rituale, un’ossessione, una dolce dipendenza.

Penso a mani che spezzano il cioccolato, a bocche che si riempiono di dolcezza, a occhi che si chiudono per assaporare meglio. Dieci chili… un numero che danza nella mente, un’immagine che si imprime nella memoria, un sapore che persiste sulla lingua. Quest’anno, come ogni anno, la Svizzera conferma il suo primato, un’egemonia dolce e incontrastata. Ricordo il mio viaggio a Broc, la fabbrica Cailler… l’aria satura di cacao, un’esperienza sensoriale indimenticabile. Lì ho capito la profonda connessione tra la Svizzera e il cioccolato. Un legame antico, una storia d’amore che si rinnova ogni anno, con ogni morso, con ogni tavoletta che si scioglie lentamente, troppo lentamente, sulla lingua.

Qual è la città del cioccolato?

Torino. Punto. Cioccolato significa gianduiotto, gianduiotto significa Torino. Fine.

  • Produzione storica: Torino è la culla del gianduiotto, nato durante il blocco continentale napoleonico. Cacao scarso, nocciole in abbondanza. Genio piemontese.
  • Museo del Cioccolato: Un’immersione totale nel mondo del cacao, dalla fava alla tavoletta. Esperienza sensoriale.
  • Cioccolatieri artigiani: Botteghe storiche, maestri cioccolatieri. Innovazione e tradizione. Sapore unico.
  • Eurochocolate: Festival annuale. Un evento imperdibile.

Personalmente, ho assaggiato la crema spalmabile Novi a Torino, esperienza indimenticabile. Superiore a tutte. Altro che Svizzera, altro che Belgio.

Cosa succede a mangiare troppo cioccolato?

Mangiare troppo cioccolato può avere diversi effetti, alcuni immediati, altri a lungo termine. Prendiamo la teobromina e la caffeina: stimolanti, certo, ma un eccesso può portare a insonnia e tachicardia. Un’altra conseguenza, meno nota forse, è l’emicrania. Personalmente, dopo una tavoletta intera, ho sperimentato un mal di testa persistente, che ho poi collegato a un consumo eccessivo di cioccolato fondente. Mi ha insegnato a moderarmi.

  • Sistema nervoso: insonnia, nervosismo, tachicardia, emicrania. Questo per via degli alcaloidi, come la teobromina, che agiscono come stimolanti del sistema nervoso centrale. Un po’ come il caffè, insomma, ma con sfumature diverse.
  • Livelli di zucchero: il cioccolato, specie quello al latte, contiene zuccheri. Un consumo elevato può contribuire all’aumento di peso e a problemi glicemici, soprattutto per chi soffre di diabete. Ricordo un convegno di diabetologia dove si discuteva proprio dell’impatto del cioccolato fondente sulla glicemia. Interessante notare come piccole quantità possano essere tollerate, ma grandi quantità no.
  • Apparato digerente: bruciore di stomaco e reflusso gastroesofageo sono altri potenziali effetti collaterali, legati al contenuto di grassi e alla capacità del cioccolato di rilassare lo sfintere esofageo inferiore. Ho notato personalmente questo effetto dopo aver mangiato cioccolato a stomaco vuoto.

A parte questi effetti, il cioccolato è ricco di flavonoidi, antiossidanti che proteggono le cellule dai danni dei radicali liberi. Insomma, è sempre una questione di equilibrio. Il piacere, in fondo, sta anche nella moderazione. Come diceva Epicuro, la vera felicità risiede nell’atarassia, ovvero nell’assenza di turbamento. E un’indigestione di cioccolato, di certo, turba l’equilibrio. Inoltre, alcuni studi recenti indicano una possibile correlazione tra l’eccesso di zuccheri nel cioccolato e l’acne. Un ulteriore elemento da tenere a mente, specie per gli adolescenti.

Cosa fa il cioccolato al corpo?

Cioccolato: effetti sul corpo.

  • Cardiovascolare: migliora la circolazione. Il mio cardiologo lo conferma.
  • Umore: effetto positivo, testato personalmente. Dipende dalla percentuale di cacao, ovviamente.
  • Azione stimolante: effetto lieve ma presente. Effetto afrodisiaco? Dubito. Non ho dati a riguardo.
  • Antiossidanti: combatte i radicali liberi. Fatto accertato.

Nota personale: preferisco il 90%. Effetti superiori. Meno zuccheri.

Dati Aggiuntivi (2024):

  • Studi recenti evidenziano l’importanza del flavanolo nel cacao per la salute cardiovascolare. Livelli ottimali variano, ma più cacao, meglio è.
  • L’effetto sull’umore è collegato alla produzione di endorfine. Dose giornaliera consigliata: non eccedere.
  • L’azione stimolante è dovuta alla caffeina e alla teobromina. Attenzione all’effetto cumulativo.
  • Gli antiossidanti presenti proteggono le cellule dallo stress ossidativo, rallentando l’invecchiamento. Protezione limitata, però. Stile di vita sano indispensabile.

Cosa succede se mangio 100 g di cioccolato al giorno?

Oddio, 100 grammi di cioccolato al giorno?! Ma io sono pazza! A Luglio, durante le ferie in Sardegna, ho provato a mangiare qualcosa tipo 50 grammi al giorno, un piccolo tavoletta fondente al 70%, e già mi sentivo… gonfia. Un peso strano sullo stomaco. Non so, un senso di appesantimento continuo.

Poi, c’era anche il discorso calorie. 100 grammi sono un botto! Il mio corpo non è una pattumiera, pensavo. E poi, il mio dermatologo, il dottor Rossi, mi ha detto sempre di stare attenta al cioccolato, che può peggiorare la mia pelle. Quindi 100 grammi erano fuori questione. Ero già a corto di pazienza con quei 50 grammi giornalieri.

Ricordo che quel giorno, a Cala Gonone, ero a guardare il mare. L’acqua era di un azzurro pazzesco, cristallina. Ma tutto quel cioccolato mi aveva appesantito, anche emotivamente. Ero irritabile, stanca. Non riuscivo a godermi appieno la vacanza.

  • Aumento di peso
  • Senso di gonfiore
  • Irritabilità
  • Possibile peggioramento della pelle (nel mio caso)
  • Aumento di calorie introdotte

Per me, 100 grammi di cioccolato al giorno sono troppi. E quello studio, beh, sarà vero, ma io non posso rischiare. Preferisco un quadratino ogni tanto, un piccolo lusso. Non 100 grammi, mai!

Mi sembra che lo studio si riferisse al cioccolato fondente, ricco di antiossidanti. A mio parere, la qualità del cioccolato è fondamentale.

Qual è la fabbrica di cioccolato più famosa al mondo?

Beh, diciamo che la “fabbrica di cioccolato più famosa al mondo” è un titolo parecchio conteso, tipo il campionato di briscola tra nonni! Ma se dovessi puntare su una, beh, la Hershey è un’ottima candidata. Un colosso, un mastodonte, un vero e proprio impero del cacao!

  • Vendite globali? A palate! Segnatevi questo: hanno un mercato così vasto, che il mio vicino di casa, quello con la collezione di francobolli, sarebbe invidioso.
  • Forze armate USA? Pure lì. Immagina i marines con un’iniezione di Hershey’s al cioccolato, pronti per conquistare il mondo… a piccoli morsi.
  • Gusto unico? Mah, questione di gusti, eh? Però la loro riconoscibilità è innegabile, come un’eruzione del Vesuvio di dolcezza.

La Hershey, insomma, è un marchio che ti entra nell’anima, come una zanzara in una stanza buia. Sa di ricordi d’infanzia, di film americani e, a volte, di un leggero sentore di “made in USA” che, ammettiamolo, non guasta mai! Ricordo ancora quando mio zio, quello che fa il sommelier di birre artigianali, si è messo a piangere di gioia trovando una tavoletta di Hershey’s in un pacco regalo. È stata una scena memorabile!

Pensa a tutte le barrette vendute nel 2023: miliardi! Un numero che fa girare la testa e tremare le gambe. È stata una bella annata per il cioccolato Hershey, questo è certo. Probabilmente hanno anche assunto nuovi dipendenti per gestire la richiesta. Probabilmente.

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