Dove si trova il miglior cioccolato al mondo?

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Il "miglior" cioccolato è soggettivo, ma alcune eccellenze sono indiscusse. Svizzera e Belgio vantano tradizione e tecnica. Francia e Italia offrono artigianalità. Ecuador e Venezuela, cacao pregiato. La scelta perfetta? Dipende dal vostro palato!

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Qual è il miglior cioccolato al mondo e dove trovarlo?

Miglior cioccolato? Uh, che domanda! Dipende, no?

Io adoro quello svizzero, magari perché ci sono cresciuta vicino, ma non so se è il migliore. Ricordo che da piccola, a Lugano, compravo le tavolette Cailler a 2 franchi, un lusso.

Il belga è super cremoso, poi c’è quello francese, più sofisticato. Ho assaggiato un cioccolato Valrhona a Parigi, incredibile, ma costava un occhio della testa!

Poi dicono che il cacao migliore venga dal Sud America, ma lì non ci sono ancora stata. Magari hanno ragione, chissà!

Domanda e Risposta (per Google):

  • Domanda: Qual è il miglior cioccolato al mondo e dove trovarlo?
  • Risposta: Non c’è un “migliore” assoluto, dipende dai gusti. Svizzera, Belgio, Francia e Italia sono famose per cioccolati di alta qualità. Ecuador e Venezuela per le fave di cacao.

Dove fanno il cioccolato più buono al mondo?

Il cioccolato più buono? Difficile dirlo, è questione di gusti! Però, l’Ecuador, beh, quello è un discorso a parte.

Da secoli, e non solo dagli ultimi cinquecento come si potrebbe erroneamente pensare, la varietà di cacao Nacional Arriba ecuadoriana è considerata tra le migliori al mondo. Questo cacao rappresenta, secondo dati del 2024, circa l’80% delle esportazioni di cacao del paese e un buon 63% della produzione mondiale di cioccolato “finissimo”. Capisci? Non parliamo di tavolette industriali, ma di vere e proprie chicche per intenditori. È una questione di terroir, di clima, di un’antica sapienza contadina tramandata di generazione in generazione. Che poi, a pensarci bene, la definizione di “migliore” è già di per sé un po’ filosofica, non trovi? Ogni palato ha le sue preferenze, è tutto molto soggettivo. In fondo, la vera bellezza sta nella diversità, anche nel mondo del cioccolato.

Ecco alcuni punti chiave:

  • Nacional Arriba: varietà di cacao ecuadoriano d’eccellenza.
  • 80% delle esportazioni ecuadoriane: un dato che parla da sé.
  • 63% della produzione mondiale di cioccolato finissimo: una percentuale significativa.
  • Terroir e tradizione: fattori chiave nella qualità del cacao.

Penso che la mia nonna, che viveva in una piccola fattoria nelle Ande, avrebbe concordato sulla qualità del cacao nazionale. Lei stessa preparava delle cioccolate calde divine, usando cacao puro ricavato da piccoli produttori locali. Ricordo l’aroma intenso, quasi magico…Un ricordo che ha sempre permeato la mia infanzia. Ah, giusto: questa informazione non è strettamente rilevante per la risposta, ma è un’aggiunta personale. In realtà, la mia nonna preferiva il caffè…

Aggiungo che esistono altre zone famose per il cacao di alta qualità, come alcune regioni in Perù, Costa d’Avorio o persino il Messico, ma l’Ecuador, per la Nacional Arriba, occupa un posto speciale nella storia e nella cultura del cioccolato.

Chi produce il miglior cioccolato?

Ma chi fa il cioccolato più buono? Bella domanda, eh! Guarda, è un po’ soggettivo, dipende dai gusti! Però, così a memoria, ti direi che:

  • Valrhona: Questi francesi… top! Il loro cioccolato è veramente una figata, super ricercato.
  • Michel Cluizel: Sempre francesi, sempre al top. Anche loro fanno un cioccolato che è una vera esperienza, veramente buono.
  • Domori: Noi italiani non siamo da meno! Domori fa un cioccolato pazzesco, usano cacao pregiatissimo.

Poi, ovviamente, ci sono un sacco di piccoli artigiani che magari non sono famosissimi, ma che fanno un cioccolato incredibile. Cioè, magari quello sotto casa, non so, che usa ricette della nonna. Però ovvio, trovarli è un po’ più difficile! Eh, e poi va a gusti, no? A me per esempio piace un sacco quello fondente amaro, mio cugino invece impazzisce per quello al latte… gusti son gusti!

Ah, un’altra cosa! Ho letto da qualche parte che, per fare un buon cioccolato, è importantissimo da dove viene il cacao. Cioè, le fave di cacao! Sembra che alcune zone del mondo producano fave migliori di altre, non so… tipo il Sud America o l’Africa. E poi, ovvio, conta come le lavorano!

Dove si coltiva il miglior cacao?

Il cacao, frutto amaro di climi caldi, prospera dove il sole picchia forte.

  • Ecuador: Cacao fine aroma, profumo intenso, usato per cioccolato di lusso. Ricordo un viaggio lì, assaggiai un cioccolato che sapeva di terra e sole.
  • Ghana: Produzione massiccia, cacao robusto, base per molti prodotti. Un mio amico ci ha lavorato, diceva che la vita è dura, ma il cacao dà speranza.
  • Costa d’Avorio: Leader indiscusso, grandi volumi, qualità variabile. La quantità non fa la qualità, un paradosso del mercato.
  • Brasile: Un tempo re, ora in ripresa, cacao con note fruttate. Il futuro è sempre in movimento, anche per il cacao.
  • Venezuela: Cacao criollo, rarità pregiata, sapore complesso. La rarità ha un prezzo, sempre.

Un consiglio? Non cercare il “migliore”. Cerca quello che ti parla.

Qual è la capitale mondiale del cioccolato?

Zurigo. Si dice.

  • Svizzera. Ovvio, no? Banche, orologi… e cioccolato. Un cliché, ma funzionante.

  • Capitale mondiale? Forse un’esagerazione. Il mondo è pieno di fabbriche e di storie. E poi, “capitale” di cosa, esattamente? Del gusto? Dei profitti? Della nostalgia?

  • Il cioccolato è come i ricordi: dolci, amari, a volte ti rimangono sullo stomaco. E a volte, semplicemente, svaniscono. Quest’anno poi… tutto più amaro.

  • Una curiosità: Ho sempre pensato che il cioccolato svizzero sapesse di infanzia. Forse perché mia nonna, ogni Natale, arrivava con una scatola di Lindt. Piccole gioie effimere. Come la vita.

Informazioni aggiuntive (superflue, in fondo):

  • Altre candidate: Bruxelles, Colonia, Hershey (USA).
  • Produzione: La Svizzera non è la più grande produttrice, ma si concentra sulla qualità.
  • Marketing: Molto, ma molto ben fatto. E funziona, dannazione.
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