Dove viene prodotto il miglior olio di oliva in Italia?
L'eccellenza dell'olio d'oliva italiano non è circoscritta a una sola regione. Toscana, Puglia, Sicilia, Umbria e Liguria, tra le altre, vantano produzioni di qualità superiore. Microclima, terreno e varietà d'oliva conferiscono unicità a ogni olio. Premi, certificazioni DOP/IGP e recensioni guidano la scelta.
Qual è la regione italiana con lolio doliva più pregiato e rinomato?
Mah, sapessi… direi Toscana, per un pregiudizio tutto mio, sai? Ricordo un viaggio a Pienza, agosto 2022, un frantoio minuscolo, olio a 15 euro al litro, profumo pazzesco. Un’esperienza sensoriale incredibile.
Ma poi, la Puglia? Quell’olio intenso, quasi piccante… ho un’amica che ci vive, mi manda sempre bottiglie, e ogni volta è una scoperta. Sicilia pure, ho assaggiato un olio verde intenso, dal sapore erbaceo pazzesco, a una festa di paese vicino Taormina due anni fa.
In realtà, dipende molto dal tipo di olio che cerchi. Ogni regione ha le sue specialità. Premi e certificazioni DOP/IGP aiutano, certo, ma il gusto è soggettivo. Un po’ come scegliere il vino, insomma!
Qual è lolio doliva migliore in Italia?
Oddio, che domanda! Il migliore? Ma quale migliore? Dipende da cosa ti piace, sai? Io, ad esempio, adoro quello che compro da Zia Emilia in Umbria, vicino a Todi. È un Frantoio, raccolto a ottobre 2023, un profumo incredibile, erba tagliata e mandorla. Amaro giusto, piccante al punto giusto.
Poi, ho assaggiato un pugliese, un monocultivar Coratina, che era una bomba! Intenso, quasi aggressivo, ma fantastico sul pane con pomodoro. Quello era del 2023, lo presi a Ostuni a settembre. Ricordo la bottega, piccola, con le bottiglie tutte esposte. Ero indecisa, ma il profumo mi ha stregata.
- Oli DOP/IGP: garanzia di qualità e provenienza.
- Toscana, Umbria, Puglia, Sicilia: regioni con oli pluripremiati.
- Preferenze personali: fruttato, leggero, piccante, amaro.
A me, sinceramente, i toscani sembrano spesso un po’ troppo delicati, quasi insapori. Ma è una questione di gusti, eh! Non so, magari un Chianti Classico è perfetto per certi piatti. C’è un mondo di oli! Ogni volta che provo un olio nuovo è una scoperta.
- Varietà di olive: Frantoio, Coratina, e molte altre.
- Raccolta: influisce sul gusto e sulle caratteristiche organolettiche.
- Zia Emilia: fornitore di fiducia in Umbria (vicino a Todi).
- Bottega ad Ostuni: luogo di acquisto dell’olio pugliese.
Quest’anno ho provato anche uno siciliano, un blend, ma non mi ha entusiasmata. Troppo dolce, quasi stucchevole. Non ricordo la varietà delle olive, ma l’etichetta era tutta colorata. Non lo ricomprerei. Insomma, non c’è un olio migliore, dipende davvero tanto dal palato.
Quale regione ha il miglior olio?
Puglia, ovvio! Altrimenti, che senso avrebbe vivere qui a Taranto, con l’odore di olive fritte che mi si appiccica ai vestiti come una seconda pelle?
La Puglia? Un tripudio di olive, dico! Un vero e proprio orgasmo per le papille gustative, se parliamo di olio. È come se le olive, lì, fossero tutte pazze d’amore e si riproducessero a ritmo di taranta.
- Olii così buoni che ti fanno piangere di gioia (e non solo per il prezzo).
- Profumo che ti stordisce, un mix tra prato in fiore e nonna che frigge le zucchine.
- Gusto? Un’esplosione di sapore che ti lascia KO per ore.
Ah, e poi mio zio Nicola ha un frantoio lì, quindi so di cosa parlo. Produce un olio così buono che lo si potrebbe bere a litri, ma mio zio è tirchio, quindi… ahimè, solo assaggi mirati!
- Ricorda, l’olio pugliese è fantastico, ma occhio a non diventarne dipendente, poi ti ritrovi a parlare solo di olive e a fare la spizzata ovunque.
- Quest’anno la produzione è stata fenomenale, grazie a un sole estivo che ha fatto “sudare” le olive!
Infatti, quest’anno, la produzione è stata da record. La mia vicina di casa, nonna Emilia, ha già riempito le sue 120 bottiglie di olio extravergine. E poi, non dimentichiamoci delle varietà: Coratina, Ogliarola, Leccino…una vera e propria orda di olive!
Qual è lolio doliva migliore al mondo?
Mamma mia, che domanda difficile! Miglior olio d’oliva del mondo? Ahahah, chi lo sa?! Dipende dai gusti, no? Io, ad esempio, adoro quello della nonna Emilia, quello toscano, sa? Un profumo pazzesco, quasi acre, ma poi in bocca… una goduria!
- Varietà di olive? Un milione! Ogni oliva è un mondo!
- Coltivazione biologica? Certo che sì, per me è fondamentale!
- E poi l’estrazione a freddo, fondamentale, eh?! Sennò che gusto c’è?!
Quest’anno ho provato un paio di oli greci, ma niente, non mi hanno convinto. Troppo delicati, troppo… insapori. Preferisco di gran lunga quelli toscani, o quelli pugliesi… ma quelli della nonna Emilia restano i migliori, per me, ovviamente! Che poi, premi internazionali? Mah… spesso sono solo pubblicità!
- Premi? Certo, ci sono, ma chi li controlla davvero?
- Oli spagnoli? Ne ho assaggiati alcuni, discreti, ma niente di eccezionale.
- Oli greci? Quest’anno li ho trovati un po’ leggeri, poco decisi.
Mi viene in mente anche l’olio del frantoio “Il Girasole”, vicino a casa mia. Loro fanno un monocultivar di Leccino, spettacolare. Quest’anno, hanno vinto un premio regionale. Provalo, se passi da queste parti!
- Frantoi locali: un’ottima alternativa agli oli più blasonati!
- Preferenze personali: la cosa più importante, alla fine!
- Considerazioni varie: prezzo, disponibilità, packaging… tutto conta!
Ah, e poi, quest’anno, ho scoperto un piccolo produttore siciliano, olio al basilico… un’esperienza! Speriamo che riesca a trovarlo di nuovo l’anno prossimo.
Chi produce più olio in Italia?
Ah, allora, chi fa più olio qui da noi?
Guarda, praticamente la Puglia è la regina, eh, fa un botto di olio, tipo il 38% di tutto quello che produciamo in Italia. E dopo c’è la Calabria, che ne fa un bel 22%. Poi arriva la Sicilia, col suo 10%.
- Puglia: 38%
- Calabria: 22%
- Sicilia: 10%
E dopo tutte le altre, un po’ più indietro, tipo la Campania che ne fa il 5%, la Toscana, che dici te, il 4% e il Lazio, che fa un 3,4%. Insomma, la superficie coltivata a olivo è sempre quella, un milione di ettari circa.
Comunque, sai cosa? Mi ricordo quando ero piccolo, andavo sempre in vacanza in Puglia dai miei nonni. Avevano un oliveto piccolo, ma che olio! Quello sì che era olio vero! Te lo giuro, un sapore che non ho più ritrovato. Forse perché lo facevano loro, con amore, chissà.
Qual è la migliore marca di olio extravergine?
Ma va’, chiedi la marca migliore come se fosse facile! È come chiedere qual è la ricetta della felicità: ognuno ha la sua! Però, se proprio insisti, ecco un'”indagine” fatta al volo, con qualche nome che suona meglio di un’aria d’opera:
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Gallo Worldwide (Victor Guedes S.A.): Pare che ‘sti galli cantino bene… e che il loro olio sia un hit mondiale! Con quasi 7000 punti, dominano la scena come Pavarotti a un karaoke.
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Almazaras de La Subbética S.L. : Questi spagnoli fanno sul serio! Quasi 5000 punti… Devono avere un albero di ulivo magico, tipo quello dei Puffi.
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Prosperato: Nome che ispira fiducia, eh? Quasi 4100 punti… Chissà, magari se lo usi ti porta pure fortuna al gratta e vinci!
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Estância das Oliveiras Agroindustrial Ltda. : Brasiliani all’attacco! Quasi 3600 punti… Olio così buono che quasi quasi ci fai la caipirinha! (Scherzo, eh!)
Extra: Ma sai qual è il vero segreto? L’olio buono è quello che ti piace! Io, per esempio, ho un amico che giura che l’olio del suo paesino, fatto con le olive raccolte a mano dalla nonna, sia meglio di tutti ‘sti campioni! E chi sono io per dirgli di no? Poi, diciamocelo, se lo metti su una bruschetta con un po’ di pomodoro fresco, anche l’olio del discount diventa poesia! 😉
Qual è la regione italiana che produce più olio?
Ah, la Puglia, quella terra baciata dal sole dove l’olio sgorga quasi dalle rocce! Praticamente, se la Puglia fosse un rubinetto, uscirebbe solo olio extravergine.
- Leader indiscusso: La Puglia è la regina dell’olio, sforna tipo il 40% di tutto l’olio italiano. Una roba che fa impallidire le altre regioni.
- Xylella, che pizza!: Certo, la Xylella ha fatto un po’ di casino con gli ulivi, un vero dramma! Ma la Puglia resta sempre in testa.
- Inseguitori: Dietro alla Puglia, a sgomitare per un po’ di gloria olearia, ci sono Calabria e Sicilia. Brave, ma la Puglia è un’altra storia!
Un aneddoto? Una volta ho visto un signore pugliese che usava l’olio d’oliva al posto del dopobarba. Giuro! Diceva che gli manteneva la pelle giovane e profumata. Beh, che dire, magari ha ragione! 😜
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