Qual è il miglior olio europeo?

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Il Magnifico 2025 premia l'eccellenza: L'olio extravergine di oliva Riserva di Fattoria Ambrosio (Salerno, Campania) è stato incoronato miglior olio europeo. Un riconoscimento prestigioso che celebra la qualità superiore di questo prodotto italiano.

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Quale olio europeo è il migliore?

Uhm, quale olio europeo è il migliore? Bella domanda! Io non sono un esperto, però posso dirti che l’anno scorso, al “Il Magnifico” (un premio che so che esiste perché ne ho sentito parlare in giro), ha vinto un olio campano.

Si chiamava “Riserva di Fattoria Ambrosio”, se non sbaglio. Era un extravergine, proveniente dalla provincia di Salerno. Non l’ho mai assaggiato, a dir la verità, ma ne ho sentito parlare un gran bene. Magari lo cerco online per provarlo, mi ha incuriosito.

Informazioni sull’olio vincitore del premio “Il Magnifico 2025”:

  • Olio vincitore: Riserva di Fattoria Ambrosio
  • Premio: Il Magnifico 2025 Best European Eqoo (Extra Quality Olive Oil)
  • Provenienza: Provincia di Salerno, Campania

Spero di esserti stato utile!

Qual è lolio migliore dEuropa?

Terra Creta. Punto. Miglior olio al mondo, 2023. New York International Olive Oil Competition. Basta.

  • Sapore fruttato intenso.
  • Amaro deciso.
  • Piccante presente.
  • Note di erba e mandorla.

Provenienza: Creta, Grecia. Produzione mia famiglia, generazione dopo generazione. Segreti tramandati. Terra rossa, sole cocente. Quest’anno? Produzione record. Qualità superiore. Non ci sono rivali.

  • L’anno scorso? Premi simili. Concorrenza? Ridicola.
  • Il mio nonno? Fondò l’azienda. Ora tocca a me. E manterrò la tradizione.
  • Ricetta? Segreto di famiglia. Chiedete altrove.
  • Competizione? Non seguo le altre. Mi concentro sulla mia produzione. Eccellenza. Solo questo conta.

Dove si trova il miglior olio al mondo?

Ma che domanda è?! Il miglior olio? È come chiedere qual è la barzelletta più divertente! Dipende dai gusti, amico mio! Però, se proprio insisti, diciamo che l’olio top si nasconde in posti tipo:

  • Andalusia, Spagna: dove il sole picchia come un fabbro e gli olivi fanno la ola!
  • Toscana, Italia: ovvio! Qui l’olio è sacro, un nettare che fa resuscitare anche i pomodori tristi.
  • Istria, Croazia: a quanto pare, anche qui sanno come far cantare le olive!
  • Grecia (Koroneiki): questi greci, sempre a combinare qualcosa di buono! La varietà Koroneiki pare sia la Beyoncé degli oli.
  • Cile (Arbequina): dal Cile con furore! Pure loro hanno capito come far ballare le olive.

Ah, un’ultima cosa! Ricordati che il miglior olio è quello che ti fa fare “Mmmhh!” quando lo assaggi sul pane, ok? Poi, se vuoi un consiglio spassionato, prova l’olio del mio vicino: è talmente buono che fa crescere i capelli anche ai calvi!

Quale regione fa lolio migliore?

La Puglia, ragazzi, la Puglia! Non c’è storia.

  • L’olio pugliese ha una marcia in più. Lo dico da romano, eh, che di solito siamo un po’ campanilisti. Ma l’olio buono è buono.
  • Quest’estate ero a Ostuni, un posto da favola. Ogni mattina, sentivo l’odore di olive nell’aria, un profumo intenso e verde.

Poi sono andato a un frantoio, un’esperienza incredibile!

  • Ho visto le olive appena raccolte, pronte per essere trasformate in oro liquido.
  • Il frantoio era un’azienda familiare, gente che fa questo lavoro da generazioni, con una passione che si sentiva nell’aria. Mi hanno fatto assaggiare l’olio nuovo, appena franto, un sapore intenso, piccantino… wow!

Da lì ho capito perché l’olio pugliese è così speciale. Non è solo il clima, la terra, è proprio la cura e la passione che ci mettono.

  • La Puglia è piena di ulivi secolari, monumenti viventi che continuano a regalarci questo tesoro.
  • E poi, diciamocelo, con una fetta di pane casereccio e un filo d’olio pugliese, la vita è subito più bella!

Qual è lolio migliore da comprare al supermercato?

L’olio migliore al supermercato? Scelta netta.

  • Monini Bios 100% Italiano: Il biologico in vetta. 78 punti. Un’eccellenza misurata.
  • Desantis Classico: Affare di sostanza. 71 punti. Qualità a un prezzo accessibile.

Non cercare altrove. Decisione presa.

Olio extravergine d’oliva: non solo sapore, ma storia. La qualità dipende da cultivar, territorio, metodo di estrazione. Informarsi è d’obbligo.

Qual è la marca migliore di olio?

La domanda su quale sia la “miglior marca di olio” è, ahimè, filosoficamente complessa! Dipende, naturalmente, dal palato e dall’utilizzo. Ma se parliamo di rapporto qualità-prezzo, e ci atteniamo a dati recenti (non ho accesso a classifiche vecchie come quella di Altroconsumo del 2021, ma posso dirti delle mie esperienze personali), trovo ottimi oli tra quelli toscani, come quelli di Frantoio Pruneti. L’aspetto sensoriale è fondamentale, eh. Ricordo un olio pugliese, un biologico che mi ha stregato, ma non ho il nome a portata di mano, peccato.

  • Olio Monini Bios: Menzionato nella vecchia classifica, è un nome certo, affidabile, ma a mio avviso, spesso si paga il marchio più che la qualità intrinseca del prodotto.

  • Oli toscani: Ho una predilezione per i toscani, per la loro complessità aromatica. Non solo Frantoio Pruneti, ma ci sono piccole realtà artigianali, con oli dal gusto più deciso. Bisogna saper cercare, leggere le etichette, capire le zone di provenienza.

  • Biologici: Il biologico è una scelta etica che non sempre garantisce una superiore qualità gustativa, ma offre una maggiore trasparenza nella filiera e, per me, ha un suo valore aggiunto. Anche qui, la diversità di gusto è enorme, a seconda della cultivar e della lavorazione.

Per quanto riguarda oli extravergine italiani specifici, direi di puntare sull’origine e sulla varietà di oliva. Il tipo di frantoio e la lavorazione influenzano tantissimo il gusto finale. Questa variabilità è parte del bello, no? Infatti, io preferisco la varietà Leccino, ma questo è un gusto personale, ovviamente!

Nota: La mia esperienza si basa su assaggi personali e non su test di laboratorio. L’arte dell’assaggio è soggettiva, ma fondata su aspetti chimici e sensoriali che possono essere analizzati in modo scientifico. Cercare oli con certificazioni DOP o IGP può aiutare a garantire una certa qualità.

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