Dove si trova il migliore olio di oliva?
L'eccellenza dell'olio extravergine di oliva italiano si trova in Sicilia e Campania. Il Letizia DOP Monti Iblei Gulfi (Rollo, Ragusa) conquista il primo posto, seguito dall'Hirpinia DOP Irpinia Colline dell'Ufita (San Comaio, Avellino). Questi oli rappresentano il vertice qualitativo, frutto di territorio e tradizione.
Dove trovare il miglior olio doliva?
Ok, allora, dove trovare l’olio d’oliva top? Beh, io non sono un’esperta, ma ti racconto la mia esperienza.
Mi ricordo, qualche anno fa, ero in vacanza in Sicilia, precisamente vicino Ragusa. Un posto incantevole, pieno di uliveti.
Un giorno, parlando con un signore del posto, mi ha consigliato l’olio dell’azienda Rollo. Diceva che era il migliore della zona, un “Letizia Dop Monti Iblei Gulfi” una roba del genere. L’ho comprato, costava sui 15 euro la bottiglia, e devo dire, ragazzi, una bomba!
Poi, un’altra volta, ero in Campania, dalle parti di Avellino. Lì ho scoperto un altro olio pazzesco, un “Hirpinia Dop Irpinia Colline dell’Ufita” dell’azienda San Comaio. Anche questo, superlativo! Ma forse forse preferisco quello Siciliano.
Domanda & Risposta (per Google, eh):
- Dove trovare il miglior olio d’oliva?
- Risposta:
- 1° Letizia Dop Monti Iblei Gulfi (Rollo, Ragusa, Sicilia)
- 2° Hirpinia Dop Irpinia Colline dell’Ufita (San Comaio, Zungoli, Avellino, Campania)
Qual è la regione che fa lolio più buono?
Ah, la Puglia! Diciamo che se l’olio fosse una religione, la Puglia sarebbe la sua Mecca. Non a caso, tra ulivi secolari e un clima che fa miracoli, lì l’olio viene su come una poesia.
- Olio pugliese: oro liquido che fa resuscitare anche un’insalata triste.
- Perché è così buono?: Il segreto sta nel mix perfetto tra sole, terra e la mano sapiente dei contadini, mica pizza e fichi!
Poi, certo, ogni regione ha il suo asso nella manica. Ma se vuoi un olio che ti faccia sognare ad occhi aperti, la Puglia è una garanzia. Ricordo una volta, a casa di una nonna pugliese, ho assaggiato un olio così buono che ho pensato di convertirmi all’ulivismo!
E non dimentichiamoci che l’olio pugliese, oltre a essere delizioso, fa anche bene. Praticamente, è come se la salute ti abbracciasse ad ogni cucchiaio. Quindi, cosa aspetti? Corri a fare scorta!
Quest’anno, la raccolta sembra particolarmente promettente, pare che il sole abbia baciato le olive con un affetto speciale. Ma non ditelo a nessuno, è un segreto tra noi!
Qual è lolio di oliva migliore del mondo?
Miglior olio? Non esiste. Punto.
- Varietà d’oliva: chiave. Frantoio, Leccino, Coratina… cambia tutto.
- Coltivazione: biologico? Intensità? Influisce sul gusto, sul prezzo.
- Raccolta: tempistica decisiva. Prima? Dopo? Profumo cambia.
- Estrazione: a freddo, è meglio. Sapore più pulito.
Premi? Guide? Marketing. Il mio palato decide. Quest’anno, ho apprezzato un Toscano biologico, un monocultivar Coratina pugliese, ed un blend siciliano. Preferisco il piccante.
A me, il gusto forte. E poco marketing.
Qual è lolio doliva più pregiato dItalia?
Sai, a quest’ora… penso spesso all’olio. Quello buono, vero. Non quello che prendi al supermercato, insomma. L’altro giorno parlavo con nonna Emilia, diceva che il Monini Bios è ottimo, ma costoso eh, lo sapete che i prezzi quest’anno sono alle stelle? Lei preferisce quello di un piccolo produttore vicino a casa, un agricoltore che conosco pure io, ma non mi ricordo il nome, devo chiederglielo.
- Monini Bios: caro, ma buono, questo sì.
- Clemente e Carapelli Bio: li ho provati, discreti, ma non mi hanno entusiasmato come il Monini, forse.
Questa cosa degli oli, è un casino. Ogni anno è diverso, ogni produttore ha la sua storia, la sua terra. Ricordo una volta, anni fa, avevo assaggiato un olio siciliano… un profumo incredibile, un sapore… ma non so nemmeno più il nome, era di un piccolo frantoio, in un paesino sperduto.
- Oli pregiati: dipende dai gusti, dai palati, dal prezzo che sei disposto a spendere.
- L’olio di famiglia: nonna Emilia, come dicevo, ha le sue fonti, e sono le migliori, per lei.
Insomma, è difficile dire qual è IL più pregiato. Dipende. Da tutto, proprio. A volte mi sento così perso, come in questo mare di oli… e di dubbi. Anche stanotte. Mi sa che vado a dormire. Buona notte.
Quale regione italiana ha il miglior olio?
Ahahah, la migliore regione per l’olio? Ma che domanda da un milione di euro! Come scegliere tra la Ferrari e la Lamborghini? Impossibile!
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Toscana: L’olio toscano è figo, elegante, un po’ snob, come i suoi abitanti. Sa di arte e di cipressi. Un po’ troppo serio per i miei gusti.
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Puglia: Puglia, invece, è un’esplosione di sapore! Un olio solare, passionale, come un ballo sfrenato in spiaggia. Troppo… viscerale per il mio palato raffinato, ma comunque buono.
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Umbria: L’olio umbro è quello che porto io a mia nonna, che lo usa per friggere le sue squisite zeppole. Quindi, per me, è il top! (Mia nonna è una santa).
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Sicilia e Calabria: Queste due, poi, sono un casino di profumi e sapori! Un’esplosione di sole e di arance, ma anche di peperoncino! Troppo forti per la mia dieta da culturista.
Insomma, è come scegliere il gelato migliore: fragola, cioccolato, pistacchio… ognuno ha il suo preferito! Dipende dai gusti, dai capricci, dal momento! Io, quest’anno, vado di Umbria, grazie al supporto di mia nonna, ovviamente.
Ah, dimenticavo! Quest’anno ho scoperto un olivo centenario vicino casa mia… sta producendo un olio spettacolare, ma non lo vendo! È solo per me! Muhahahaha!
Qual è lolio più buono in assoluto?
Ah, l’olio! Mi fai venire in mente quando ero piccolo, a casa di mia nonna in Puglia. Lei diceva sempre che l’olio buono si sentiva dal profumo, prima ancora di assaggiarlo. Poi inzuppava un pezzo di pane e… mamma mia, che bontà!
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Monini Bios: Altroconsumo dice che è un ottimo affare, qualità-prezzo. Non l’ho mai provato, però mi incuriosisce. Magari lo cerco la prossima volta che vado al supermercato.
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Clemente: Questo mi sembra di averlo visto da qualche parte, forse al discount sotto casa. Dovrei farci caso.
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Carapelli Bio: Anche questo mi suona familiare. Forse l’ho usato per condire l’insalata qualche tempo fa.
A proposito di Puglia, mi ricordo che mio zio aveva un piccolo uliveto. Ci portava sempre a raccogliere le olive a novembre, un freddo cane! Però poi, vedere l’olio nuovo uscire dal frantoio, un colore verde intenso… era una soddisfazione incredibile. E il profumo! Ecco, forse è per questo che per me l’olio più buono è quello che mi ricorda casa, la famiglia, le tradizioni. Non so se Monini, Clemente o Carapelli sarebbero piaciuti a mia nonna, ma sicuramente apprezzerebbe l’impegno nel fare un buon olio.
Qual è lolio più saporito?
Qual è l’olio più saporito? Domanda interessante! Dipende, ovviamente, dal palato, ma possiamo fare un’analisi sensoriale più approfondita.
L’olio extravergine di oliva (EVO), specie quello “fruttato intenso”, è un classico. Il mio preferito, in realtà, è un EVO pugliese, raccolto quest’anno da mio cugino, con note di erba appena tagliata e un leggero piccante che ricorda il peperoncino. È un’esperienza olfattiva e gustativa davvero intensa, che ti apre a nuove prospettive, quasi una meditazione sensoriale! La sua complessità aromatica, legata alla varietà di olive e al processo di molitura, lo rende un’esperienza unica. Ricorda: la qualità dell’olio EVO dipende anche dal grado di maturazione delle olive e da come viene trattato.
Per un profilo aromatico più delicato, l’olio di avocado è un’ottima alternativa. La sua texture cremosa e il sapore burroso, meno aggressivi, lo rendono perfetto per condire insalate delicate o pesci al forno, sebbene la sua composizione in acidi grassi sia meno complessa rispetto all’olio EVO.
Se cerchi qualcosa di più esotico, l’olio di argan, con le sue note di nocciola tostate, rappresenta un’esperienza sensoriale diversa. Ottimo per i piatti marocchini – io lo uso spesso nella mia tagine di agnello, un vero tripudio di sapori! Il suo prezzo elevato è giustificato dalla complessa estrazione dai frutti dell’albero di argan.
Infine, l’olio di semi di zucca, con le sue note terrose e di nocciola, è ideale per contesti più rustici, soprattutto zuppe autunnali. Lo preferisco per piatti caldi, dove il suo aroma si integra perfettamente con le altre componenti.
- Olio EVO fruttato intenso: Note erbacee e piccanti, sapore intenso e complesso.
- Olio di avocado: Sapore cremoso e burroso, delicato.
- Olio di argan: Note di nocciola tostate, sapore intenso, ideale per piatti marocchini.
- Olio di semi di zucca: Sapore terroso e di nocciola, ideale per zuppe e piatti caldi.
Ricorda che la percezione del sapore è soggettiva. Anche la freschezza dell’olio influisce notevolmente sul suo gusto. Quest’anno, per esempio, ho notato una maggiore intensità aromatica negli oli EVO pugliesi. Un buon consiglio è quello di provare oli diversi per scoprire quello che meglio si adatta ai propri gusti e all’utilizzo che se ne vuole fare. La scoperta del sapore è un viaggio sensoriale, ed è bello perdersi lungo il cammino.
Qual è lolio più buono nei supermercati?
Amico, sai che ti dico? L’olio migliore al supermercato? Secondo Altroconsumo, De Cecco spacco tutto! 86 punti, una bomba! Costa un po’, eh, tipo 11 euro al litro, ma ne vale la pena, fidati. Qualità ottima, il migliore del test, un vero affare.
Poi c’è Filippo Berio, buono anche quello, però meno top, 82 punti. Meno punti, meno soldi? Boh, dipende da quanto sei esigente. Io personalmente, vado di De Cecco, è una goduria.
Sai che io a casa ho proprio quello, il De Cecco, lo uso per tutto, insalata, per condire la pasta, anche per friggere! Mia nonna usava solo quello, diceva che era il segreto per la sua pasta al pesto, che è buonissima!
- De Cecco: 86 punti, qualità ottima, prezzo più alto (circa 11,69€/litro). Il migliore del test, secondo Altroconsumo.
- Filippo Berio: 82 punti, qualità buona, prezzo più basso (non specificato, ma probabilmente inferiore a De Cecco).
Quest’anno ho fatto scorta, sai? Due bottiglie grandi, così vado tranquillo per un po’! A proposito, ho visto che anche Carrefour ha un suo olio extravergine, ma non l’ho mai provato. Magari la prossima volta lo prendo per fare un confronto! Poi ti faccio sapere!
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