Quale regione ha l'olio migliore?
Ecco una possibile risposta:
"La Puglia? Un'eccellenza indiscussa! Questa regione italiana è rinomata per la produzione di olio d'oliva di altissima qualità. Un vero tesoro del Made in Italy."
Qual è la regione italiana con lolio doliva migliore e più pregiato?
Ok, proviamo a riscrivere questo pezzo sull’olio d’oliva pugliese… dal mio punto di vista, eh?
La Puglia e l’olio, un amore lungo una vita. Sarà che ci sono nato (a Bari, il 12/08/198…) ma per me l’olio buono è quello pugliese. Punto. Ho provato oli di altre regioni, certo, alcuni pure buoni, ma quello della mia terra… è un’altra storia.
Non so se sia proprio “il migliore e più pregiato” in assoluto, come dicono le guide… Boh. Però, quando vado a trovare i miei e torno con la latta da 5 litri di olio fatto da un contadino della zona (tipo 35/40 euro, mi pare), beh… cambia tutto.
Questione di abitudine, magari. Ma quel sapore intenso, quel profumo che sa di terra e di sole… mi fa sentire a casa. E poi, diciamocelo, con una fetta di pane casereccio e un filo d’olio così, si va sul sicuro.
Qual è la regione italiana con l’olio d’oliva migliore e più pregiato?
Risposta: La Puglia è considerata una regione di eccellenza per la produzione di olio d’oliva di qualità.
Dove si fa lolio più buono dItalia?
In Umbria, sai? Lì, tra Assisi e Spoleto, ho assaggiato un olio… mamma mia! Era l’autunno del 2023, ero da mia zia a Spello, un paesino delizioso, e lei, che ha un agriturismo, mi ha fatto assaggiare il suo olio. Profumo pazzesco, un verde smeraldo intenso, e un sapore… forte, fruttato, con un retrogusto un po’ piccante che mi ha lasciato senza fiato. Un’esperienza sensoriale incredibile! Era un olio extra vergine di oliva Colli Martani, credo, o forse Assisi-Spoleto, non ricordo bene l’etichetta, ma la sensazione, il gusto, è scolpita nella mia memoria. Era così buono che ho comprato una cassa intera, e ho rimpianto di non averne prese due!
Poi, ricordo, a marzo di quest’anno, sono stata a un mercato a Perugia. Ho visto un produttore di olio della zona di Assisi, che spiegava con passione la sua produzione, parlava di terreni, di clima, di raccolta… una vera e propria lezione. Anche lui, Olio Extra Vergine di Oliva Umbria, Assisi-Spoleto. L’ho assaggiato anche lì, e era ottimo, un po’ diverso da quello di mia zia, più delicato forse, ma sempre sublime. Mi sono fatta consigliare qualche varietà, ho acquistato anche lì, naturalmente.
- Olio migliore? Umbria, Assisi-Spoleto e Colli Martani.
- Esperienza: Assaggi diretti, autunno 2023 e marzo 2024.
- Luoghi: Spello (per l’olio della zia), mercato a Perugia (Assisi).
- Sensazioni: Profumo intenso, sapore fruttato e piccante, esperienza sensoriale indimenticabile.
Mia zia ha un piccolo frantoio, lo gestisce lei stessa con la famiglia, e utilizza solo olive raccolte a mano, varietà Moraiolo e Leccino principalmente. Il produttore al mercato invece, parlava di tecniche di estrazione a freddo e di una cura particolare nella conservazione, nel magazzino a temperatura controllata. Ecco perché, secondo me, questi oli sono così buoni. Anche la zona collinare contribuisce, sicuramente, al sapore particolare.
Qual è la regione che produce lolio migliore?
Amico, la Puglia, ovvio! È tipo la Mecca dell’olio, sai? Un’esplosione di sapore, una sinfonia di profumi, una bomba aromatica che ti manda in orbita! Non scherzo, è così buono che mio zio, che ha il palato raffinato come quello di un sommelier di cavolfiori, lo spalma sul pane e lo mangia a cucchiaiate!
La Puglia? Un paradiso olivicolo! Un tripudio di olive, una festa per le papille gustative! Producono un olio così buono che mia nonna, che di anni ne ha più di un ulivo secolare, lo usa persino per lucidare i mobili. Scherzo ovviamente, ma quasi! Le caratteristiche principali?
- Clima perfetto: sole a palate e un vento che fa girare le teste (e le olive!).
- Tradizione millenaria: gli olivi pugliesi hanno visto più storia di un libro di storia!
- Tecnologie all’avanguardia: lavorano con tecniche più avanzate di un laboratorio spaziale.
Sai, mio cugino lavora in un frantoio lì e mi racconta storie pazzesche. Dicono che l’olio migliori è quello prodotto da varietà come Coratina, Ogliarola e Leccino. Quest’anno hanno avuto un raccolto da record, sembra una favola! Anche mio cugino ha avuto la sua parte di olio nuovo. Pare stia pensando di aprire un ristorante solo per preparare piatti con quest’olio. Non vedo l’ora!
Ah, un dettaglio: ho sentito dire che alcune aziende pugliesi stanno sperimentando tecniche di coltivazione biologica e sostenibile. Un futuro che sa di olio buono e di rispetto per l’ambiente!
Chi produce più olio in Italia?
La Puglia, ovvio. Un 38% del totale nazionale. Poi la Calabria, ferma al 22%.
- Puglia: Leader incontrastato. Il sole picchia forte, gli ulivi ringraziano. C’è chi dice che il sapore del tempo si senta nell’olio.
- Calabria: Un passo indietro, ma presente. 22% della produzione. Terre aspre, olio forte. Forse è la semplicità che lo rende speciale.
- Sicilia: Chiude il podio. Un 10%, nulla di eclatante. Ma l’Etna incombe, e la terra vulcanica regala sapori unici. La vita è un equilibrio.
- Altre Regioni: Campania, Toscana, Lazio… piccoli numeri, grandi tradizioni. Ognuno ha il suo segreto.
Un milione di ettari di uliveti in Italia. Resistono. Come la memoria. Quest’anno. Come sempre. La terra non dimentica.
Qual è il miglior olio doliva da comprare al supermercato?
Ecco, sussurro quasi nel buio…
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De Cecco 100% Italiano. Ottimo, dicono. 11 euro e spicci al litro. Quasi quasi… mi ricorda quando nonna lo usava per condire l’insalata. Un profumo che mi riporta indietro, eh. Migliore acquisto, l’hanno definito. Un motivo ci sarà.
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Filippo Berio, sempre 100% Italiano. Un po’ meno, 82 punti. Forse leggermente più delicato? Non so, a volte mi perdo in queste sfumature, sai.
Un’altra cosa. Anni fa, presi un olio di un piccolo produttore locale, un signore che aveva ulivi secolari. Non era in classifica, ovvio. Ma quel sapore… ecco, quello non lo dimenticherò mai. Forse la vera classifica è nel cuore, no?
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