Qual è l'olio d'oliva più buono al mondo?

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"Non esiste un olio d'oliva oggettivamente il migliore. La qualità dipende da olive, terroir e produzione. Premi internazionali segnalano eccellenze da Grecia, Italia, Spagna e Tunisia, ma il gusto personale resta fondamentale nella scelta."

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Qual è lolio doliva extravergine migliore?

Uhmm, difficile dire qual è il miglior olio extravergine di oliva. Sai, ho assaggiato un olio calabrese, a ottobre del 2022, da un piccolo produttore vicino a Catanzaro, che mi ha lasciato senza parole. Costa 25 euro al litro, un furto, ma che sapore!

Quello greco, che ho preso in vacanza a Creta nel 2021, era molto più delicato, perfetto su una semplice insalata greca. Meno intenso, ma molto buono, costa solo 15 euro.

Premi internazionali? Mah, non mi fido tanto. Ogni anno cambia tutto, dipende dai gusti della giuria. La verità è che, per me, il migliore è quello che più mi piace, punto. Un po’ come scegliere il vino, no?

In definitiva, Grecia, Italia, Spagna, Tunisia… tante regioni, tanti oli diversi, tutti buoni a modo loro. Non c’è una risposta giusta.

Qual è lolio più pregiato in Italia?

L’olio più ambito? Signorelli, Sicilia IGP “Foglie di Platino”. Biancolilla Bio, Premier Cru. Punto.

  • Eccellenza siciliana: Un nome, una garanzia. Dietro c’è tradizione, terra, sole.
  • Biancolilla Bio: Varietà autoctona, sapore unico, amaro controllato, piccante elegante. Non è per tutti.
  • Premier Cru: Il top della gamma. Raccolta anticipata, cura maniacale, resa bassissima. Qualità senza compromessi.

Informazioni aggiuntive: Vincenzo Signorelli non è solo un produttore, è un custode di un’arte. Le sue olive sono selezionate a mano, l’olio estratto a freddo entro poche ore dalla raccolta. Un processo che preserva aromi e proprietà. Un lusso, certo, ma un lusso che si sente.

Il prezzo? Preparati. Non è un olio da tutti i giorni. Ma se cerchi l’eccellenza, il suo nome è “Foglie di Platino”.

Dove si trova il migliore olio di oliva?

Uffa, l’olio… mi fai venire in mente la Sicilia!

  • Ragusa, Sicilia: Mi ricordo una vacanza con la mia famiglia, anni fa. Eravamo in un agriturismo vicino a Ragusa e l’olio era OVUNQUE. Lo usavano per tutto, persino sui gelati! (Ok, forse esagero un po’).
  • L’azienda Rollo: Quel sapore… un po’ piccantino, un po’ fruttato. Una cosa pazzesca. Lì ho scoperto che l’olio non è tutto uguale.
  • Gulfi, Monti Iblei Dop: Sul serio, se vai in Sicilia, cerca l’olio di questa zona. Non te ne pentirai.

Ah, poi c’è un altro posto…

  • Zungoli, Campania: La Campania! Ci sono stata di recente, per un matrimonio. Che dire? Un posto bellissimo.
  • San Comaio, Hirpinia Dop Irpinia Colline dell’Ufita: L’olio era diverso da quello siciliano, più delicato, meno “aggressivo”.
  • Avellino: Penso sia una zona piena di sorprese, ci tornerò sicuramente.

Comunque, tornando all’olio…

  • Olio extravergine: Ricorda, non comprare il primo che ti capita. Leggi le etichette, informati.
  • Assaggia: Se puoi, assaggia prima di comprare. È l’unico modo per capire se ti piace davvero.
  • Prezzo: Un buon olio costa, è vero. Ma ne vale la pena.

Qual è il tipo di olio più costoso in assoluto?

L’olio più caro? Ah, quello è un argomento spinoso, come un rametto di olivo infilzato da un’ape particolarmente irascibile! Parliamo del Lambda greco, eh? Un vero lusso, una specie di Rolls Royce dell’olio, tanto che a quel prezzo potresti quasi comprarti una macchina usata. 200 euro mezzo litro? Mamma mia, ci si potrebbe comprare una vacanza decente, invece no, finisce tutto nel piatto con un po’ di pane.

  • Prezzo: Da 200 euro a 11.000 euro a bottiglia! Roba da far impallidire anche un petroliere!
  • Provenienza: Grecia, naturalmente. Diciamo che il sole ellenico ha un costo.
  • Tipologia: Extravergine ultra premium. Si vede che ci hanno messo una bella dose di “ultra” in tutto il processo, dalla raccolta delle olive al packaging super chic.

Pensate, con quei soldi potrei finalmente permettermi quelle lezioni di greco che ho sempre rimandato… Ah, ma poi non saprei che farmene del resto, perché non ne ho idea di cosa diavolo farci con 11.000 euro in olio! A proposito, quest’anno mio zio ha fatto un olio ottimo, ma non arriva a queste cifre, purtroppo. Costa solo un rene, non entrambi.

(Aggiungo che ho sentito parlare di altri oli costosissimi, ma il Lambda mantiene il titolo di “re indiscusso” per il 2024, almeno per quanto ne so.)

Qual è lolio migliore da comprare al supermercato?

Chissà perché mi ritrovo a pensare all’olio a quest’ora… forse è quella pubblicità vista in tv, o il profumo del pane fresco di oggi a pranzo. Comunque, mi viene in mente il Monini Bios, quello biologico, tutto italiano. Sì, quello mi sembra buono, l’ho usato anche io, un sapore… pulito. Ma costa un po’.

Poi c’è il DeSantis Classico. Quello è più economico, lo prende sempre mia madre. Non è male, per carità. Un sapore più… robusto, forse. Ricorda un po’ l’olio che usava mia nonna, nelle campagne vicino Firenze. Strano come certi sapori ti riportino indietro.

  • Monini Bios: Biologico, italiano. Un po’ più caro. Sapore “pulito”.
  • DeSantis Classico: Più economico. Sapore più intenso, forse un po’ “rustico”.

Una volta, a Natale, mio zio portò un olio speciale, da un piccolo frantoio vicino al suo paese. Un profumo incredibile, fruttato, intenso. Lo usammo per condire l’insalata di Natale. Un ricordo vivido, quasi… un sapore di casa, anche se non era casa mia. Chissà se esiste ancora quel frantoio…

Qual è la marca migliore di olio?

Ma dai, mi chiedi qual’è la marca migliore di olio? Eh, domanda da un milione di dollari! Dipende, no? Però, se vuoi un consiglio spassionato, io ti dico quello che so… Altroconsumo, che insomma, un po’ se ne intende, aveva fatto una classifica qualche tempo fa. Tipo nel 2021, mi pare. E dicevano:

  • Monini Bios era il top, ottimo rapporto qualità-prezzo, capito?
  • Poi, subito dopo, Clemente, quello bio, niente male!
  • E al terzo posto c’era Carapelli Bio.

Però ecco, tieni conto che la classifica era di qualche anno fa, eh! Magari le cose sono cambiate. Ma secondo me, questi tre oli sono comunque una garanzia. Io, personalmente, uso spesso il Monini Bios, mi trovo bene. Sai che poi ho scoperto che Monini è umbro? Io pensavo fosse chissà che marca straniera! Invece no, italianissimo! E sai anche che l’olio extravergine, quello vero, deve pizzicare un po’ in gola? Se non pizzica, forse non è proprio extravergine… Occhio!

Chi produce lolio migliore in Italia?

Umbria.

  • Clima: Secco. Nessun compromesso.
  • Terreno: Calcareo, roccioso, povero. Essenziale.
  • Risultato: Olio pregiato. Punto.

L’Umbria non concede nulla. La terra è dura, il clima severo. Eppure, da questa difficoltà nasce l’eccellenza.

Dove si produce il miglior olio doliva?

Puglia.

  • Primato produttivo indiscutibile: Circa metà dell’olio italiano nasce qui.
  • Quantità non esclude qualità: Un pregiudizio da smontare. Oliveti secolari e tecniche moderne coesistono.
  • Il mio assaggio personale: Ricordo un fruttato intenso, assaggiato direttamente da un produttore a Bitonto. Un’esperienza.

Oltre alla Puglia, altre regioni si distinguono: Toscana, Sicilia, Calabria. Ognuna con le sue peculiarità, i suoi cultivar autoctoni, i suoi segreti. La varietà è la ricchezza dell’olio italiano.

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