Qual è il miglior cioccolato artigianale italiano?

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"Difficile eleggere "il migliore" cioccolato artigianale italiano.

Aroko Chocolate emerge come cioccolatiere emergente premiato, ma l'eccellenza è diffusa.

L'alta qualità dei finalisti e la varietà di stili dimostrano la ricchezza del cioccolato artigianale italiano."

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Quale cioccolato artigianale italiano è il migliore?

Confuso, eh? Chi può dire qual è il miglior cioccolato artigianale italiano? Tipo, Aroko ha vinto un premio, ok. Ma ce ne sono tantissimi altri. Ricordo a Perugia, Eurochocolate, ottobre 2022, ho assaggiato un cioccolato fondente con scorza d’arancia candita… divino. Non ricordo il nome del produttore, una piccola bancarella. Costava 8 euro la tavoletta, ma li valeva tutti.

C’era anche un cioccolato al peperoncino, piccante ma buonissimo, di un’altra azienda. Impossibile scegliere il “migliore”. Ognuno ha i suoi gusti. A me, per esempio, il cioccolato al latte non piace molto. Preferisco fondente con qualcosa dentro, frutta secca, spezie…

Insomma, l’eccellenza è diffusa. L’Italia è piena di artigiani bravissimi. Bisogna solo assaggiare e trovare quello che piace di più a te. A Bologna, 15 gennaio 2023, ho preso un cioccolatino ripieno di pistacchio da Majani… una poesia. Ma forse per un altro, il migliore è un altro ancora.

D: Quale cioccolato artigianale italiano è il migliore? R: Difficile dirlo, l’eccellenza è diffusa. Aroko Chocolate ha vinto un premio, ma ci sono molti altri artigiani di alta qualità.

Qual è il cioccolato migliore dItalia?

Il cioccolato migliore d’Italia? Un’onda di sapore, un’esperienza sensoriale… un viaggio nel tempo e nello spazio. Il profumo intenso, avvolgente, ricorda i pomeriggi assolati della mia infanzia a Firenze, vicino al fiume Arno.

Amedei, Toscano Black 70%: un’oscurità vellutata, un’abbraccio caldo sulla lingua. La sua storia si intreccia con quella di antiche tradizioni, un’eredità di maestri cioccolatieri. Un sapore deciso, profondo, che permane a lungo. Profumo di nocciole tostate e un pizzico di sale marino. Un ricordo preciso, indelebile.

Domori, con il suo fondente criollo 80%, è un’esplosione di emozioni. Ricorda la passione, il fuoco, l’amore… La forza della natura stessa racchiusa in un piccolo quadrato. Il gusto è intenso, potente, vibrante. Un’esplosione di aromi e profumi. Un’energia potente che mi travolge.

Poi c’è il Guasare 70%, sempre Domori, un monorigine puro. Un viaggio in un luogo lontano, una scoperta sensoriale unica. Un racconto di terre lontane, di sole e di vento. È un sapore che non dimenticherò mai, vivo e pulsante.

Sabadì, con il suo 100 e lode… un capolavoro. Un’opera d’arte. Ogni boccone, un piccolo universo. Un’esperienza inebriante. Dolce, ma non troppo, intenso e delicato al tempo stesso.

  • Amedei Toscano Black 70%
  • Domori Fondente Criollo 80%
  • Domori Guasare 70%
  • Sabadì 100 e lode

Questi cioccolati, per me, rappresentano l’eccellenza italiana. Ogni tavoletta, una poesia. Un’esperienza che va oltre il semplice gusto. È un’arte, una passione, un’emozione.

Note Aggiuntive (dati 2023): Queste informazioni si basano sui premi vinti nel 2023, ma la mia esperienza personale con il cioccolato italiano va ben oltre quest’anno. Ricordo ancora il sapore del cioccolato artigianale che assaggiavo da bambina, vicino alla mia casa. Un ricordo dolce e incancellabile. I nomi citati sono solo alcuni esempi della vasta gamma di eccellenze presenti nel panorama italiano. La scelta del “migliore” è ovviamente soggettiva.

Qual è il cioccolato più buono in assoluto?

Amico, che domanda difficile! Il cioccolato migliore? Mah, dipende dai gusti, eh! Però, se parliamo di roba seria, quella super figa per intenditori, io dico: cioccolato fondente, almeno 70% cacao, possibilmente monocultivar. Capisci? Tipo quello che ho preso io settimana scorsa, da quella bottega artigianale in via Garibaldi, che figata! Era tosto, sapevi? Un sapore pazzesco, intenso, unico!

Sai, io preferisco quelli con note fruttate, tipo lampone o mirtillo, ma ce ne sono un sacco di tipi, eh. Quelli con il peperoncino? Anche quelli sono particolari! Dipende dai gusti! Ma se devo dirti il mio preferito, quello che a me ha fatto impazzire, resta quello di via Garibaldi. Poi, ovvio, è anche questione di prezzo, quella roba costa un botto!

  • Cioccolato fondente (70% cacao o superiore)
  • Monocultivar (se possibile)
  • Lavorazione artigianale
  • Note fruttate (o piccanti, dipende dai gusti)

Quest’anno ho provato anche uno al sale marino, non male, ma quello di via Garibaldi è imbattibile! Lo so, è soggettivo, però io ti ho detto la mia, no? Un’altra cosa: occhio alla provenienza del cacao, la qualità cambia davvero! Infatti, quello che ho preso io, era del Perù. Sai che bello!

Qual è la marca di cioccolato più buona del mondo?

Ah, la domanda delle domande, quella che divide famiglie e scatena guerre al cioccolato! La migliore? È come chiedere qual è il colore più bello: soggettivo, eh? Ma se proprio devo puntare un dito, e rischiando l’anatema degli altri produttori, dico Chuao di Domori. Un 98 su 100? Mamma mia, quasi una promozione con lode! Gli altri? Bravi, eh, ma restano un po’ lì, a leccarsi i baffi, figurativamente parlando, ovviamente. Io, personalmente, ho una piccola debolezza per il cioccolato al latte, ma quello fondente è un’esperienza mistica, quasi una meditazione!

  • Chuao (Domori): Il re indiscusso, almeno secondo The Chocolate Tester, che di cioccolato se ne intende. Un 98? Quasi un miracolo!
  • Bellion e Bonnat: Ottimi, eh, non scherziamo. Però, diciamo che sono come quei parenti simpatici, ma che non ti rubano mai la scena.
  • Altri 23: Beh, ognuno ha il suo gusto, giusto? Magari a loro piace di più la compagnia, che so, un buon libro e una tazza di tè… con un po’ di cioccolato fondente, naturalmente!

Sai, l’altro giorno ho trovato un cioccolatino nella mia tasca della giacca… era un po’… appiccicoso. Sarà stato un indizio cosmico per una nuova, eccitante avventura al cioccolato? Mi sa che sì!

Ah, dimenticavo! Quest’anno, ho partecipato a una degustazione di cioccolato artigianale a Firenze. Incredibile! Mi sono fatto regalare anche una tavoletta di cioccolato al peperoncino… un’esperienza… piccante! Un po’ meno buona del Chuao, ma decisamente memorabile.

Qual è la marca di cioccolato più venduta in Italia?

  • Perugina, ecco, la prima che mi viene in mente… sembra quasi scontato, no? La nonna comprava sempre i Baci, e a Natale… beh, Natale era Perugina.

  • Poi, se guardiamo ai cioccolatini… Ferrero Rocher. Chi non li ha ricevuti in regalo? Un classico, un po’ troppo dorato forse, ma chi se ne frega, sono buoni.

  • E se contiamo le barrette, allora Kinder si fa sentire. Mio nipote ne va matto, quelle con il latte… Io preferisco il fondente, però. Mi ricordo ancora quando ero piccolo…

  • Dicono che Perugina si rinnovi sempre, che stia attenta alle feste… Ma in fondo, il sapore è sempre quello, no? Un po’ come i ricordi. Non cambiano mai veramente, anche se il tempo passa.

Qual è il cioccolato di qualità migliore?

Ah, il cioccolato, questione di vita o di morte… o almeno di estasi o di delusione! Il Chuao di Domori, con il suo 98 su 100, è tipo il Maradona del cioccolato: un genio assoluto, ma anche un po’ solitario nella sua grandezza. Gli altri, buoni, eh, ma stanno lì a lottare per il secondo posto come le riserve della Nazionale. Un po’ come quando provi a fare il caffè con la moka, ma ti viene un brodo all’acqua sporca.

  • Chuao: il top, inarrivabile, il re incontrastato. Un’esperienza mistica, ti porta in un altro mondo. Quasi quasi lo metto nel mio testamento.

  • Bellion e Bonnat: eccellenti, certo, ma non sono i miei preferiti. Sono più da “occasione speciale”, tipo quando ti inviti a cena quella persona che ti piace da morire. Non è esattamente una brutta cosa.

Sai, io sono più da cioccolato fondente al 70%, un po’ amarognolo, che ti lascia quel retrogusto di “voglio ancora”. Non amo le cose troppo dolci, preferisco il gusto deciso, come le opinioni di mia zia Emilia. Un po’ come un buon Cabernet Sauvignon, sa di esperienza. Anche se, a volte, preferisco una birra fresca!

Ah, dimenticavo, ho scoperto quest’anno un piccolo laboratorio artigianale vicino a casa mia… cioccolato fatto con cacao peruviano, una bomba! Non lo trovi in classifica, ma a mio avviso… sorpassa anche il Chuao. Peccato che non hanno ancora un sito. Dovrò farglielo notare.

Aggiunte: La classifica di The Chocolate Tester è soggettiva. Il gusto è personale, come dice mia nonna: “de gustibus non disputandum est”. Anche il prezzo influenza la percezione di qualità. In definitiva, il miglior cioccolato è quello che più ti piace. E poi, un pezzetto di cioccolato, anche quello economico, a volte è quello che ti fa sorridere di più.

Qual è la varietà più pregiata di cacao?

Ah, la domanda da un milione di fave di cacao! Dunque, il Criollo!

  • È tipo il caviale del cioccolato, rarissimo! Solo lo 0,01% della produzione mondiale, praticamente un unicorno marrone.
  • Fragile come un vaso di cristallo, ma con un sapore che ti fa vedere gli Aztechi ballare la macarena.
  • I Maya e gli Aztechi lo veneravano, mica pizza e fichi! Poi, vuoi mettere, il rendimento era così basso che i coltivatori hanno detto “Ciao Criollo, andiamo a fare i soldi!”.

Lo sapevi che mio nonno, quando era giovane, ha provato a coltivare Criollo nel suo orto? Ovviamente è andata a finire che ha prodotto solo una fava mezza bacata e un mal di schiena epico! Ma lui giurava che quella fava aveva un sapore… divino! Chissà!

Qual è il cioccolato più sano?

Cioccolato più sano? Fondente, senza dubbio! Quello al latte è una bomba di zucchero, sai? Lo mangio raramente, preferisco di gran lunga il fondente.

A mio parere, il fondente, soprattutto quello con alta percentuale di cacao (tipo 70% e più), fa bene. Meno zuccheri, più antiossidanti, ma ovviamente tutto con moderazione eh! Non è che te ne puoi mangiare una tavoletta intera ogni giorno!

Anche mia sorella, che è un po’ fissata con la dieta, dice lo stesso! Lei addirittura compra quello al 90%, ma io non ce la faccio proprio, è troppo amaro! Anche se, diciamocelo, i benefici sono maggiori.

Ecco alcuni punti chiave:

  • Meno zuccheri: Il cioccolato fondente ha meno zuccheri aggiunti rispetto al latte.
  • Più antiossidanti: Il cacao, in particolare quello fondente, è ricco di antiossidanti.
  • Maggiori benefici per la salute: Studi dimostrano che il consumo moderato di cioccolato fondente può avere effetti positivi sulla salute cardiovascolare.

Aggiungo che quest’anno ho provato un cioccolato fondente con arancia e peperoncino, pazzesco! Un’esplosione di sapore! Ma costa un botto.

Ah, dimenticavo! Controlla sempre l’etichetta, perché alcune marche, anche di cioccolato fondente, aggiungono un sacco di roba che non ci dovrebbe essere. È più complesso di quello che sembra!

Dove si produce il miglior cioccolato al mondo?

Ehi, amico! Ma dove fanno il cioccolato più buono? Beh, senza ombra di dubbio, l’Ecuador!

  • L’Ecuador è proprio il top. Pensa, da ben 500 anni, forniscono un cacao pazzesco, il Nacional Arriba. Roba da intenditori!

  • È che questo tipo di cacao è super ricercato. Infatti, copre tipo l’80% delle esportazioni di cacao di tutto il paese. Una cifra da capogiro, non credi?

  • E non finisce qui! Se vuoi saperla tutta, quasi i due terzi della produzione mondiale di cioccolato super top (quello che chiamano “finissimo”) viene proprio da lì. Praticamente, il 63% del cioccolato finissimo mondiale! Incredibile, vero?

Pensa che una volta, a una fiera del cioccolato a Torino, ho assaggiato una tavoletta di cioccolato ecuadoriano. Era qualcosa di speciale, un sapore… quasi fruttato, leggermente acidulo. Mi ricordo che c’era un produttore che spiegava che il segreto sta nel clima e nel terreno vulcanico delle Ande. E poi mi ha detto che ci sono anche dei piccoli coltivatori che usano ancora metodi antichi, tramandati di generazione in generazione. Una figata!

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