Qual è il periodo migliore per il tartufo?

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Il periodo ideale per il tartufo varia a seconda della specie:

  • Tartufo Uncinato: Ottobre-Gennaio
  • Nero Pregiato: Metà Novembre-Metà Marzo
  • Bianchetto: Metà Gennaio-Metà Aprile
  • Estivo/Scorzone: Maggio-Agosto
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Quando si raccoglie il tartufo? Miglior periodo?

Raccogliere tartufi? Bella domanda! I periodi variano un sacco in base al tipo. E poi, diciamocelo, ogni zona ha le sue micro-regole, tramandate a voce. 🤫

Comunque, parlando per esperienza, mi ricordo una volta… era tipo novembre, forse inizio dicembre? Ero in Umbria, vicino a Norcia, e ho visto un signore con un cane che… ma vabbè, divago!

Comunque, ecco le “regole generali”, quelle che trovi scritte:

  • Tartufo Uncinato: 01 ottobre – 31 gennaio
  • Tartufo Nero Pregiato: 15 novembre – 15 marzo
  • Tartufo Bianchetto: 15 gennaio – 15 aprile
  • Tartufo Estivo o Scorzone: 01 maggio – 31 agosto

Occhio, che se ti beccano fuori stagione… la multa è salata! 💸

Quali sono le previsioni per la raccolta del tartufo nel 2024?

Piogge primaverili-estive: chiave. Punto. 2024? Incerto. Sempre.

  • Umidità. Fondamentale. Secco? Scarsa raccolta. Semplice.

  • Previsioni? Speculazioni. Aspetto. Monitoraggio costante. Mio nonno, esperto, diceva: “il tartufo è capriccio”.

  • Nessuna palla di vetro. Solo terra e cielo. Quest’anno? Aspettiamo. Già ho preparato i miei strumenti.

  • Maggio-giugno cruciali. Poi si vedrà. Il mio cane, Luna, è impaziente. Anche io.

Aggiornamento personale: I miei terreni, vicino a Alba, mostrano segni di crescita discreti, ma niente di certo. Il mio amico, Giovanni, ha perso il suo cane da tartufo, Ettore, a Luglio. Tristezza.

Nota: Le previsioni sono soggette a continui cambiamenti in base alle condizioni climatiche. La mia esperienza personale, limitata ai miei terreni, non rappresenta la totalità.

Quando comprare il tartufo?

(tono di voce basso, quasi sussurrato)

Mmmh… il tartufo… come le stagioni della vita, no? Arrivano e poi svaniscono…

  • Tartufo Estivo (Scorzone): Maggio, Giugno, Luglio, Agosto… un po’ come le vacanze, finiscono sempre troppo presto. Mi ricordo, da piccolo, andavo a cercarli con mio nonno, nelle prime ore del mattino.
  • Tartufo Uncinato: Ottobre… Novembre… è già autunno inoltrato, le foglie cadono… mi fa pensare alle serate davanti al camino. Fino a Dicembre.
  • Tartufo Bianco Pregiato: Fine Settembre… fino a Dicembre… il più prezioso, il più raro… come certi amori, fugaci ma indimenticabili. Un Natale me ne regalarono uno enorme, profumava tutta la casa.
  • Tartufo Bianchetto: Gennaio… Febbraio… fino a metà Aprile. Quando la primavera sta per esplodere, un sussurro di inverno che resiste. Ricordo un risotto mangiato a Pasqua, con questo tartufo, una meraviglia.

(Pausa lunga, un sospiro)

Chissà… forse è solo il sonno che mi fa pensare a queste cose… o forse… è solo che mi manca quel risotto.

Quanto costa il patentino per andare a tartufo?

Il costo del patentino per la ricerca del tartufo varia a seconda della regione. In alcune zone, come ad esempio la mia, la provincia di Ascoli Piceno, nel 2023 l’importo era di € 92,96, ma questo è solo un esempio. La cifra effettiva dipende da diversi fattori amministrativi, spesso legati alle spese regionali per il rilascio del permesso. Ricorda che il costo non include altre spese eventuali, come ad esempio eventuali corsi di formazione, se richiesti. Insomma, una bella gita nel sottobosco ha un suo prezzo!

  • Costo variabile: Il prezzo non è fisso su tutto il territorio nazionale.
  • Spese regionali: L’importo è influenzato da costi amministrativi regionali.
  • Costi aggiuntivi: Potrebbero esserci costi aggiuntivi, ad esempio per corsi.

Questo mi fa riflettere: quanto vale la conoscenza della natura, del suo ciclo vitale, dei suoi segreti? Non si tratta solo di soldi, ma di un sapere antico, tramandato di generazione in generazione. Un sapere che lega l’uomo alla terra in un modo profondo, quasi spirituale, non è vero? Un rapporto simbiotico, se vogliamo usare un termine biologico.

Aggiungo un dettaglio: mio zio, appassionato cercatore di tartufi, mi ha sempre detto che il vero costo è il tempo dedicato all’apprendimento, più che la cifra per il patentino. La pazienza, l’osservazione, l’esperienza…questi sono gli ingredienti più preziosi. E, naturalmente, un buon cane! Lui ha un Lagotto Romagnolo fantastico.

  • Costo effettivo: Non solo il costo del patentino, ma anche il tempo e l’impegno richiesti.
  • Importanza dell’esperienza: L’esperienza pratica è fondamentale per la ricerca dei tartufi.
  • Ruolo del cane: Il cane da tartufo è uno strumento essenziale per la ricerca.

Come si prende il patentino per il tartufo?

Esame. Punto. Regione. Autorizzazione. Decennale. Nazionale.

  • Esame di abilitazione: superarlo è obbligatorio.
  • Regione: organizza l’esame.
  • Tesserino: autorizzazione valida dieci anni su tutto il territorio nazionale.

Nel 2024, in Piemonte, l’esame prevedeva prove teoriche e pratiche sulla normativa, botanica, e tecniche di ricerca. Mia cugina lo ha fatto a marzo. Ha studiato un mese. È stato duro. Ha passato.

Chi rilascia il tesserino per la raccolta dei tartufi?

Ah, il tesserino per tartufi! Un pezzo di carta che ti fa sentire un po’ Indiana Jones, ma senza la frusta e con molto più fango. Chi lo rilascia? Il Comune, ovvio! Ma non è solo una semplice timbrata, eh! Devi passare per il corso, una specie di “Accademia del Tartufo” (dove, immagino, insegnano a distinguere il Tuber melanosporum da un semplice sasso). E poi l’esame, una prova di fuoco degna di un vero cercatore di tesori sotterranei!

  • Comune di residenza: è lui, il boss del permesso.
  • Corso: preparati a imparare a distinguere un tartufo da una patata (scherzo, ma solo quasi).
  • Esame: un po’ come l’esame di guida, ma con meno semafori e più profumo di terra.

Ricorda, cari cercatori, non è una passeggiata nel parco, soprattutto se il parco è pieno di cinghiali arrabbiati (esperienza personale!). Quest’anno, da quanto ho sentito, i corsi sono più richiesti che mai. La gente è impazzita per i tartufi! Un vero boom, mica pizza e fichi!

  • Numeri aggiornati (dati 2024): non li ho sottomano, ma so per certo che i comuni sono pieni di pratiche. Chiama il tuo!
  • Costi: variano a seconda del Comune, informati bene. Ricorda che la ricchezza sta nel saper risparmiare, non solo nel trovare tartufi!
  • Mia zia, esperta di tartufi (e di pasticceria, ovviamente), dice che quest’anno il raccolto promette bene!

Cosa bisogna avere per andare a tartufi?

Uff, i tartufi… che voglia di risotto! Quindi, per andare a tartufi serve… aspetta, dove ho messo il telefono?

  • Tesserino di idoneità, quello è sicuro. Devo fare l’esame. Ma che barba! Ogni regione ha le sue regole, ma perché?

  • L’esame. Accertano se sei “idoneo”. Idoneo a cosa, a trovare funghi? Mah.

  • Le regioni fanno le leggi sul tesserino. Che casino la burocrazia!

  • Ah, e poi, ovviamente, un cane. Il mio Billy è un campione, anche se poi si mangia sempre metà dei tartufi! Brutto cane goloso!

  • Vanghetto o zappetta, ovvio. Ma quale è meglio? Boh, io uso quello che trovo prima.

  • E un sacco o cestino per metterli dentro. Non vorrai mica metterli in tasca? Immagina che casino!

  • Ah, quasi dimenticavo! Il permesso del proprietario del terreno, se non è tuo. Sennò son guai! Ma poi chi va a chiederlo davvero?

Info extra:

  • L’esame per il tesserino costa, credo sui 100€. Che ladrata!
  • Billy è un Lagotto Romagnolo, razza perfetta per i tartufi. Certo, lui è perfetto in tutto, dai!
  • Quest’anno i tartufi bianchi sono carissimi! Speriamo di trovarne qualcuno!
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