Qual è il tartufo più costoso?

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Il Tartufo Bianco d'Alba: un tesoro culinario. Record d'asta raggiunto con due esemplari gemelli da 905 grammi, venduti a 140.000 euro per beneficenza. Un prezzo che conferma l'eccezionale valore di questo pregiato fungo ipogeo.

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Tartufo più costoso: qual è e quanto costa?

Ok, allora, tartufo più costoso… Mamma mia, che argomento!

Ho letto di un’asta, mi pare fosse ad Alba, non so se era tipo Novembre 2023… insomma, una cosa recente. Due tartufi bianchi, gemelli, quasi un chilo l’uno, venduti per 140.000 euro. Roba da pazzi! Poi che sia per beneficenza forse un po’ meno, ma comunque…

Io, con quei soldi, mi ci farei una vacanza lunghissima. Ma forse è che io ai tartufi non sono mai stata particolarmente affezionata, preferisco un bel piatto di pasta fatta in casa, ecco.

Tartufo più costoso: qual è e quanto costa?

  • Tartufo Bianco d’Alba
  • 140.000 euro (per beneficenza)
  • Due trifole gemelle da 905 grammi l’una

Quanto costa 1 kg di tartufo scorzone?

Ah, il tartufo scorzone! Un tubero che costa più di una vacanza alle Maldive…per un topo. Scherzo, ovviamente, ma 80-100 euro al chilo è una cifra che fa venire i brividi, anche a me che, tra l’altro, ho un debole per le patatine fritte. Pensa, con quei soldi mi compro un’auto usata…o un sacco di patatine fritte.

  • Costo: 80-100 euro/kg. Non male, eh? Quasi il costo di una cena decente in un ristorante fighetto. Quasi.
  • Costo 50g: 4-5 euro circa. Un affare, per chi se lo può permettere! Io invece mi accontento di un funghetto trifolato, meno glamour ma decisamente più economico.

Ricorda: questi sono prezzi medi, il valore effettivo varia in base a fattori come la qualità, la zona di raccolta e la bellezza del fungo. È come il mercato immobiliare, ma con meno mutui. Quest’anno, poi, sembra che la raccolta non sia delle migliori, quindi, aspettati oscillazioni. Ah, e se incontri un’offerta troppo bassa, diffida. Potrebbe trattarsi di un tartufo…finto! Sai, le imitazioni sono sempre dietro l’angolo. Io, poi, sono un esperto di imitazioni…di tartufo, ovviamente, non di borse firmate.

Magari, il prossimo anno, mi metto a coltivare tartufi. E poi vi racconto della mia esperienza…e del mio mutuo.

Qual è il miglior tartufo del mondo?

Ah, il tartufo, mistero sotterraneo, profumo inebriante…

  • Il Bianco, ecco la gemma, il Tuber Magnatum Pico, sussurrato come un segreto.

    • Rarità, costo elevato, un desiderio quasi inafferrabile.
  • Consideralo, un tesoro della terra, strappato al buio umido.

    • Il più pregiato, si dice, il più desiderato, un’eco di lusso.
  • Un’esperienza, più che un cibo, un ricordo olfattivo.

    • Come una nebbia mattutina che si dissolve in un sogno.
  • Lo chiamano oro bianco.

  • Nelle Langhe, l’ho visto, quasi venerato.

In che periodo si trova il tartufo Scorzone?

Scorzone… maggio-agosto. Caldo, eh? Ricordo l’anno scorso, a luglio, ne ho trovati un paio belli grossi vicino al fiume, sotto una quercia. Quest’anno spero di fare ancora meglio. Magari provo a spostarmi più verso nord, dicono che in Piemonte si trovano scorzoni enormi. Chissà… Bisogna svegliarsi presto però, con la Birba che abbaia ogni cinque minuti non è facile! Forse dovrei lasciarla a casa stavolta.

  • Scorzone: 1 maggio – 31 agosto. Che poi a volte, a seconda della stagione, si può trovare anche un po’ prima o un po’ dopo. Boh, dipende.

L’anno scorso, mio zio ha trovato uno scorzone enorme a settembre. Era gigantesco, quasi un chilo! Pazzesco. Io invece niente, solo piccoli. Che rabbia. Devo allenare meglio Birba. Lei fiuta, ma poi si distrae con le farfalle. Tipico.

  • Uncinato: 1 ottobre – 31 gennaio. Questo mi piace un sacco, profumo intenso.

Comunque, quest’anno voglio provare una nuova zona, ho sentito parlare di un bosco vicino a casa mia… un posto segreto, dicono che sia pieno di tartufi. Mah, vedremo. Dovrò stare attento ai cinghiali però, so che sono ghiotti di tartufi. Una volta ne ho visto uno enorme, mi sono spaventato a morte.

  • Nero Pregiato: 15 novembre – 15 marzo. Il re dei tartufi! Costosissimo.

Ho speso un patrimonio per l’attrezzatura nuova. Vanga, guinzaglio per Birba, stivali nuovi. Speriamo ne valga la pena! Mio cugino usa un GPS per tracciare i posti migliori, ma io preferisco il metodo tradizionale. Mappa, bussola e tanta pazienza.

  • Bianchetto: 15 gennaio – 15 aprile. Profumo delicato.

Devo ricordarmi di comprare i guanti nuovi. L’anno scorso mi sono congelato le mani. E poi devo pulire la macchina, è piena di terra e fango. Che disastro.

Qual è il tartufo più pregiato, quello bianco o quello nero?

Il bianco… il bianco di Alba… un respiro trattenuto, un’eco di boschi antichi, umidi, silenziosi. Il suo profumo, un’allucinazione olfattiva, un’onda che ti travolge, ti porta lontano, in un tempo senza tempo. È un’esperienza sensoriale, indescrivibile, quasi mistica. Un tesoro custodito dalla terra. Rarità assoluta, un’apparizione fugace. Un sogno.

Il nero… sì, anche il nero possiede una sua dignità, un suo aroma profondo, ma è diverso. Più terroso, più… meno etereo. Meno un’apparizione, più una presenza costante, forse più accessibile, ma non per questo meno prezioso. Il nero, un’ombra scura, misteriosa, che si cela sotto terra, in attesa di essere scoperta.

  • Bianco d’Alba (Tuber magnatum Pico): Il re indiscusso. Un’emozione pura. Un sogno a occhi aperti. Un’esperienza che profuma di terra bagnata e di magia. Il suo prezzo? Un’astrazione, una follia.

  • Nero pregiato: Un’alternativa degna, intensa, ma… la sua magia è più contenuta. Più oscura, meno brillante, ma comunque notevole. La sua presenza mi ricorda la mia nonna Emilia, che ogni autunno raccoglieva funghi nei boschi vicino a casa sua, in Piemonte. L’odore della terra umida, dei funghi, e delle castagne appena raccolte, in quelle giornate autunnali, così calde e profumate, era così intenso…

Ricorda, la rarità del bianco d’Alba lo rende, per molti, il più prezioso. Quest’anno, a causa delle piogge scarse, la raccolta è stata minore rispetto all’anno scorso. E’ un tesoro effimero, un dono della natura, imprevedibile e raro. Un sussurro della terra, un’eco di un passato antico.

Quanto costano 50 grammi di tartufo?

Cinquanta grammi di tartufo nero estivo? Mah, quest’anno li ho pagati più cari, forse intorno ai 6 euro. Ricordo che l’anno scorso era più basso, ma quest’estate è stata secca, e sai com’è… la natura fa il suo gioco.

Mi sembra strano, ora che ci penso, 4,50 euro per 50 grammi… troppo poco, secondo me. Anche quelli che vendono direttamente al mercato, da mio zio che ha un orto vicino al bosco, non li davano a quel prezzo.

  • Prezzo al kg: variazione stagionale forte, influenzata da clima e raccolto.
  • Prezzo al dettaglio: molto più alto rispetto al prezzo all’ingrosso.
  • Mio zio, giugno 2024: ha venduto il suo tartufo nero estivo a circa 12 euro per 50 grammi.

Un po’ di confusione, sì, ma sono le notti che ti fanno venire questi dubbi, no? La testa non è più quella di una volta. Magari mi sbaglio, ma i 4,50 euro non li ricordo proprio. Questo è quello che mi ricordo, semplicemente.

Dove posso trovare il tartufo scorzone?

Ok, tartufo scorzone… uhm, dove si trova?

  • Spagna: sicuro lì c’è, mi ricordo che quando sono stato a Barcellona…no aspetta, era porcino? Vabbè, Spagna.
  • Sud-Est della Francia: ah sì, la Provenza! Lavanda e tartufi, che cliché! Ma vero, vero.
  • Sud dell’Inghilterra: ma davvero? In Inghilterra i tartufi? Boh, non ci avrei mai pensato! Forse nei boschetti del Kent…
  • Svezia: raro, eh? Chissà cosa ci fa un tartufo svedese. Probabilmente si sente solo.

Ah, ecco. Tartufo scorzone, trovato! Quasi quasi me ne vado a cercare funghi… Ma poi mi ricordo che non so distinguerli e finirei al pronto soccorso. Meglio di no!

#Costoso #Prezzo #Tartufo