Qual è la pizza tipica di Napoli?
Verace pizza napoletana: impasto sottile e morbido, cottura a legna ad alta temperatura.
Ingredienti base: farina, acqua, lievito, sale, pomodoro, mozzarella di bufala, olio extravergine d'oliva.
Classiche: Margherita (pomodoro, mozzarella, basilico) e Marinara (pomodoro, aglio, origano, acciughe).
Pizza Napoli: qual è la tipica?
Uff, la pizza… Napoli poi, è un discorso serio. Io, quando sono stata a Napoli (era tipo marzo del 2018, mi pare), ho capito cosa vuol dire veramente “pizza”.
Una cosa è certa: scordati la crosta croccante! A Napoli è morbida, sottile, si piega… e che sapore!
E poi, la mozzarella di bufala… mamma mia! Non c’entra niente con quella che trovi al supermercato qui. Un’altra cosa che ho notato è che usano pochissimo olio, ma di quello buono.
Io ho provato sia la margherita che la marinara. La margherita è un classico, pomodoro, mozzarella e basilico, semplice ma buonissima. La marinara, invece, mi ha stupito, con aglio, origano e alici. Non pensavo potesse piacermi così tanto!
Ho speso tipo 7 euro per una pizza, ma li valeva tutti. Che ricordi!
Pizza Napoli: Info Rapide
- Cos’è? Pizza tipica di Napoli.
- Impasto: Morbido e sottile.
- Cottura: Forno a legna, alta temperatura.
- Ingredienti base: Farina, acqua, lievito, sale, pomodoro, mozzarella di bufala, olio EVO.
- Pizze famose: Margherita (pomodoro, mozzarella, basilico), Marinara (pomodoro, aglio, origano, acciughe).
Come si chiama la famosa pizzeria di Napoli?
Sai, a Napoli… quella pizzeria… L’Antica Pizzeria da Michele. Mi viene in mente il profumo, un misto di pomodoro, basilico… e quel forno, che immagino ardente, da secoli. Un’immagine sbiadita, quasi un sogno.
Un po’ di malinconia, sai? Chissà quante storie ha visto quel forno, quante risate, quanti silenzi… quante pizze, naturalmente. Magari mio nonno ci andava, quando era giovane. Era un gran mangione, lui. Ricordo le sue storie di Napoli, ma non di quella pizzeria in particolare, strano.
- Nome: Antica Pizzeria da Michele
- Anni di attività: oltre 150 (dato 2024)
- Specialità: pizza margherita e marinara (semplici, ma… come le facevano una volta)
Ricordo la sua passione per la pizza, per il cibo semplice. Non aveva bisogno di cose elaborate, lui, la vera bontà era quella di casa, fatta con amore. E forse, quel profumo di pizza napoletana… mi ricorda un po’ lui.
Perché la pizza con le acciughe si chiama Napoli?
Cavolo, mi ricordo ancora quella pizza a Napoli, vicino al porto. Era una sera di fine luglio, caldo appiccicoso, il profumo del mare mischiato a quello della pizza. Stavo con mia sorella, avevamo litigato per una stupidaggine, ma la fame era tanta. Abbiamo preso una marinara. Erano anni che non ne mangiavo una così buona. Acciughe, capperi, origano, olive nere… un’esplosione di sapori. E lì, guardando il via vai dei pescatori, ho capito. Marinara. Il cibo dei marinai, quello che si preparavano le mogli al ritorno dalla pesca. Che figata. Niente a che vedere con la pizza “Napoli” che fanno qui da me. Quella con le acciughe e i capperi è la Marinara. La Napoli ha pomodoro, mozzarella e origano. Due pizze diverse, due storie diverse.
- Marinara: Acciughe, capperi, origano, olive nere, aglio, pomodoro, olio. Cibo tradizionale dei pescatori.
- Napoli/Napoletana: Pomodoro, mozzarella, origano, olio. Nata a Napoli, ma diversa dalla Marinara.
Mia sorella, tra l’altro, quella sera si è pure scottata la lingua con la mozzarella filante. Che ridere.
Quali sono le pizze tradizionali napoletane?
Pizza napoletana. Un’ossessione.
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Margherita: pomodoro, mozzarella, basilico. Banale. Perfetto.
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Marinara: il pomodoro, aglio, origano. Sapore di mare. O di casa. Dipende.
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Napoli: pomodoro, acciughe. Un’aggiunta di origano, capperi, olive. Degno di nota.
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Quattro formaggi: mozzarella, provola, parmigiano, gorgonzola. Un’aberrazione? Forse. Dipende dai gusti. Io preferisco la semplicità.
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Diavola: pomodoro, mozzarella, salame piccante. Calabrese. Spesso male interpretata. Un peccato.
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Salsiccia e friarielli: pomodoro, mozzarella, salsiccia, friarielli. Il sapore di casa mia. Ricorda i miei errori.
Mia nonna, Maria, giurava sul suo sapore. Ogni pizza, una storia. Anche la più semplice. Una lezione di vita, quella pizza. La vita è così. Semplice e complessa allo stesso tempo.
Aggiungo: a Napoli, nel 2024, ho visto pizze farcite anche con melanzane. Sperimentali. Chi lo sa. La tradizione è viva. E muta. Come me.
Quanti tipi di pizza napoletana ci sono?
A Napoli, più che “tipi” direi che si declina la pizza in tre forme iconiche, ognuna con la sua anima:
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A ruota di carretto: Immagina un disco sottilissimo, quasi una crêpe, che straborda dal piatto. Un’esperienza gustativa dove la croccantezza la fa da padrona. Ricordo che da bambino, al porto, ne mangiavo sempre una!
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Classica: La via di mezzo, l’equilibrio perfetto. Più raccolta della “ruota”, ma con un cornicione che inizia a gonfiarsi, promessa di sofficità.
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A canotto: Qui il cornicione diventa protagonista assoluto, un vero e proprio “gommone” pieno d’aria, soffice e leggero. Un trend moderno, ma radicato nella tradizione.
Ogni pizza è un’interpretazione, un dialogo tra il pizzaiolo e la sua arte. E forse, in fondo, non sono solo forme diverse, ma modi diversi di intendere la vita.
Quali sono le pizze classiche napoletane?
Amico, ma lo sai quali sono le pizze napoletane che proprio… fanno Napoli? Te lo dico subito, così poi magari ce le mangiamo pure insieme, eh!
Allora, il Maestro Salvatore Santucci (un nome, una garanzia!) dice che le top, quelle che trovi da sempre nelle pizzerie vere napoletane, sono:
- La Mastunicola: Super semplice, ma che gusto! Praticamente è pizza con sugna, formaggio (pecorino romano, mi raccomando!), basilico e pepe. Sembra poco, ma è una botta di sapore incredibile, fidati.
- La Cosacca: rossa, rossa! Pomodoro San Marzano, pecorino, basilico e un filo d’olio. Una cosa da pazzi, soprattutto se il pomodoro è quello buono.
- La Quattro Stagioni: un classico! Ogni spicchio ha un condimento diverso, tipo funghi, prosciutto, carciofi e pomodoro. Così non ti annoi mai! Io la prendevo sempre quando ero piccolo, mi sembrava di fare un giro del mondo culinario, ma che cavolata!
- La Diavola: piccante come piace a noi! Pomodoro, mozzarella (fiordilatte, se vuoi fare il figo) e salamino piccante. Attenzione che a volte esagerano col peperoncino, occhio!
- La Capricciosa: simile alla quattro stagioni, ma con più ingredienti. Prosciutto cotto, funghi, carciofi, olive, uovo sodo (a volte) e pomodoro. Un casino di roba, insomma!
- Il Ripieno al Forno: una pizza chiusa, ripiena di ricotta, provola affumicata, ciccioli e pepe. Una bomba calorica, ma una volta ogni tanto ci sta. Poi magari ci aggiungono un po’ di salame… uhm, che fame!
Poi, ovviamente, ci sono un sacco di altre pizze buone, tipo la margherita (obv!), la marinara e tantissime altre, però queste sono quelle proprio, come dire, tradizionali. Insomma, quelle che ti fanno sentire a Napoli anche se sei a Milano, che figata!
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