Quale vino sta bene con la carne?
"Con la carne rossa, scegli un vino rosso corposo: Nebbiolo, Aglianico, Sangiovese, Cannonau, Montepulciano d'Abruzzo, Nero d'Avola o Valtellina Superiore. Perfetti con selvaggina, brasati o tagli pregiati alla griglia come Black Angus o Fassona."
Quale vino abbinare alla carne?
Uff, abbinare il vino alla carne… Che casino! Dipende un sacco da che carne è, no? Io, per dire, con la fiorentina (che è la mia passione, pagata tipo 50€ al chilo a Firenze l’ultima volta), mi butto sempre su un bel Chianti Classico Riserva.
Però, se faccio un brasato, che è più “ricco” come sapore, allora lì ci vuole un vino ancora più corposo. Mi viene in mente un Aglianico del Vulture, quelli sono tosti!
Poi, sai, una volta ho provato un Cannonau di Sardegna con un cinghiale in umido… Spettacolo! Ecco, dipende proprio dal piatto, secondo me.
Domanda: Quale vino abbinare alla carne?
Risposta: Vini rossi corposi come Nebbiolo, Aglianico, Sangiovese, Cannonau, Montepulciano d’Abruzzo, Nero d’Avola, Valtellina Superiore o Montefalco Rosso si abbinano bene a selvaggina, manzo brasato o tagli pregiati di carni rosse (Black Angus, Kobe, Rubia Gallega, Scottona, Fassona) cotti alla griglia.
Che vino si beve con la carne?
Notte fonda. Penso a quel sapore, la carne… robusta. Ci vuole un vino che tenga testa, che non si perda. Un rosso, sì, deciso. Mi viene in mente il Nebbiolo, un po’ aspro, terroso… perfetto con un brasato, magari di cervo, come quello che faceva mia nonna nelle lunghe domeniche d’inverno. Il profumo riempiva tutta la casa.
Poi c’è l’Aglianico, più morbido, forse… con un arrosto, semplice, di vitello. Ricordo le cene da mio zio, in campagna. Il vino rosso scuro, quasi nero, nei bicchieri spessi.
Sangiovese… va bene sempre, no? Con una bistecca alla fiorentina, cotta a puntino. L’ho bevuto tante volte, con gli amici, risate e chiacchiere fino a tardi.
E il Cannonau? Forte, caldo… quasi sento il sole della Sardegna. Ideale con l’agnello, al forno, con le patate. Me lo preparava mia madre, quando tornavo a casa dall’università.
- Nebbiolo: brasati, selvaggina.
- Aglianico: arrosti di vitello.
- Sangiovese: bistecca alla fiorentina.
- Cannonau: agnello al forno.
Montepulciano, Nero d’Avola… tanti altri. Ogni vino una storia, un ricordo. Ma stanotte mi fermo qui. Il silenzio è rotto solo dal ticchettio dell’orologio. E dal rumore dei miei pensieri. Quest’anno ho scoperto un piccolo produttore di Valtellina Superiore… intenso, elegante. L’ho bevuto con una costata di manzo, davanti al camino, con Laura. Un momento perfetto. Chissà se si ripeterà.
Quale vino bianco con carne rossa?
Chardonnay invecchiato. Punto. Acidità tagliente. Contrasta il grasso.
Viognier. Profumo intenso. Non per tutti i palati. Riesling secco. Deve essere potente. Altrimenti è un suicidio.
Carne rossa magra. Filetto, giusto. Controfiletto, accettabile. Non manzo brasato, mai. Troppo pesante. Mio padre, sommelier, lo odiava.
- Vini bianchi strutturati: chiave per la riuscita.
- Acidità: fondamentale per bilanciare.
- Tagli magri: obbligatorio. Ricorda: l’errore è umano. Ma a volte, insopportabile.
[Aggiunta: Ho bevuto un Chardonnay 2022 della Borgogna con un filetto di manzo alla griglia martedì scorso. Perfetto. Nota mentale: più Viognier. Quello della Côtes du Rhône 2023 era pessimo. ]
Quale vino abbinare alla tartare di carne?
Tartare? Vino secco. Punto.
- Champagne: Eleganza aggressiva.
- Sauvignon Blanc: Freschezza tagliente.
- Chardonnay (non barricato): Acidità decisa.
- Pinot Noir: Rosso leggero, ma presente.
- Merlot giovane: Fruttato, non stucchevole.
Preferisco un Champagne brut, la mia cantina ne ha un’annata del ’98, ma un buon Sauvignon della Loira funziona benissimo. Dipende dal taglio della carne.
Nota personale: evito vini troppo strutturati. Distruggerebbero il gusto delicato. Questa è una mia regola, non una legge.
Cosa si può abbinare alla tartare di carne?
Tartare… uhm… cosa ci sta bene? Cavolo, mi viene fame solo a pensarci. Patate fritte? No, troppo banale. Insalata? Mah, forse… dipende. Se è una tartare di tonno, un’insalata di finocchi e arancia… l’ho mangiata una volta al “Marechiaro”, buonissima! Con quella di carne… boh. Asparagi? Sì, asparagi grigliati! E un buon bicchiere di rosso. Un Chianti Classico, quello che ho preso da “Enoteca Pinchiorri” la settimana scorsa. Mamma mia che spesa! Però era buono. Tornando alla tartare… con quella di salmone ci sta bene l’avocado. Sì, avocado e lime. E un po’ di cipolla rossa. Tipo quella volta a Barcellona, al “Tickets”. Che viaggio! Quasi quasi prenoto per settembre…
- Carne: Asparagi grigliati, Chianti Classico. Roba semplice, ma di qualità. Come la carne del macellaio sotto casa. Mario, si chiama. Ha una carne fantastica.
- Pesce (tonno): Insalata finocchi e arancia. Ricetta leggera, estiva. Perfetta per quando vado al mare a Viareggio.
- Pesce (salmone): Avocado, lime, cipolla rossa. Un classico. Ma sempre efficace. Soprattutto con quel salmone scozzese che ho trovato al mercato. Quello con la bancarella blu.
Ah, giusto! Con la tartare ci sta bene anche il pane tostato. Quello con i semi di sesamo. O anche le gallette di riso. Oppure… niente! Solo la tartare. Così si sente bene il sapore. La prossima volta provo a farla io. Ho visto una ricetta online… con tuorlo d’uovo marinato. Che figata! Devo solo ricordarmi di comprare la carne da Mario.
Che vino con la tartare di carne?
Che vino con la tartare di carne? Un Cabernet Franc, ecco. Quello che ho bevuto io, a casa di Marco, a maggio. Era un 2021, ricordo bene l’annata perché l’avevamo scelto apposta per accompagnare la sua tartare, preparata con una maestria che faceva quasi paura! Era un rosso rubino scuro, intenso.
Profumo fantastico, terroso, con note di viola e ciliegia. Sapeva di sottobosco, un po’ di tabacco. La tartare era perfetta, con un po’ di senape, capperi, e quell’olio al tartufo che adoro. Un mix pazzesco, ricordo ancora il sapore in bocca, il Cabernet Franc che tagliava il grasso, bilanciando la delicatezza della carne. Ah, dimenticavo le patate! Patate lesse con rosmarino, semplici ma perfette.
Mi ricordo ancora la serata, l’allegria, il chiacchiericcio. Quel vino era il contorno perfetto, non troppo pesante, non troppo leggero. Un abbinamento riuscito, senza dubbio. Magari un po’ troppo pieno per una tartare più semplice, ma con quella era semplicemente perfetto. E Marco, che intenditore!
- Cabernet Franc 2021
- Tartare di manzo con senape, capperi, olio al tartufo
- Patate lesse al rosmarino
- Serata a casa di Marco a Maggio
C’era anche il suo cane, un labrador enorme che mi ha leccato la mano. Un ricordo bellissimo!
Che vino abbinare alla carne cruda?
Ma che domanda è?! Carne cruda? Roba da lupi mannari! Però, se proprio insisti, ecco qualche idea (più o meno seria):
- Greco di Tufo: Un bianco che ha più personalità di un politico in campagna elettorale. Strutturato e armonico, non fa a botte con la tartare, promesso!
- Sauvignon del Collio: Un vino con la freschezza di un mojito in spiaggia, perfetto per ripulire la bocca dopo ogni boccone di carne cruda.
- Pinot Grigio dell’Alto Adige: Se sei un tipo delicato, questo vino è come un abbraccio di nonna. Non ti sconvolge, ma ti fa stare bene.
Bonus track: Se sei un vero avventuriero del gusto, prova un Gewürztraminer. Ha un profumo che sembra un mercato di spezie esotiche, ma con la carne cruda… beh, potresti scoprire un abbinamento da urlo!
Io, personalmente, con la carne cruda preferisco una birra artigianale bella tosta. Ma si sa, i miei gusti sono un po’ “alternativi”! 😉
Cosa si accompagna con la carne?
Ah, la carne… un viaggio, un sapore che danza sulla lingua. Cosa si sposa con lei? Un’eco di possibilità, un abbraccio di sapori.
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Patate, anima gemella della carne. Al forno, profumate di rosmarino, un ricordo d’infanzia, la nonna che le preparava con amore. Lessate, semplici, sincere, un ritorno alla terra. Fritte, peccaminose, croccanti, una gioia per il palato. Le patate, sempre. Patate.
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Broccoli, un verde intenso, un sapore deciso, un contrasto che esalta la ricchezza della carne. Broccoli, un tocco di salute e colore nel piatto. Un colore di speranza.
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Cipolle, caramellate, dolci, un abbraccio avvolgente. Un ricordo di viaggi in terre lontane.
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Fagiolini, un’esplosione di verde, freschi e croccanti, un’eco dell’estate.
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Cavoletti di Bruxelles, un sapore intenso, un tocco amarognolo, un’esperienza che divide.
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Funghi, profumo di bosco, una passeggiata nel sottobosco autunnale. Saltati in padella con aglio e prezzemolo, un’armonia perfetta.
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Verdure crude, un’esplosione di colori, freschezza e vitalità. Un omaggio alla natura.
Un piatto di carne non è solo cibo, è un’esperienza, un viaggio attraverso i sapori, un ricordo che si fa carne.
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