Che vino bere con la carne rossa?
"Con la carne rossa, scegli vini rossi tannici evoluti e complessi. Ottimi il Barolo, Brunello di Montalcino, Taurasi e Montefalco Sagrantino. Perfetti anche i grandi vini a base di Cabernet Sauvignon per un'armonia di sapori."
Qual è il vino giusto per la carne rossa?
Uff, scegliere il vino giusto per la carne rossa… che casino! Cioè, io non sono un sommelier, però qualcosa ho imparato a furia di mangiare e bere (e magari sbagliare abbinamenti, eh!).
Diciamo che con un bel brasato della nonna (ricetta segreta, ovviamente!), un vino rosso corposo ci sta sempre bene. Tipo, una volta, a Montalcino (posto pazzesco, tipo il 12/07/2021) ho assaggiato un Brunello che… mamma mia! Prezzo altino, sui 70€, ma ne valeva la pena.
Però, se la carne è più “strong”, tipo una fiorentina al sangue (adoro!), allora un Cabernet Sauvignon potente non lo batte nessuno.
Ecco, in sintesi, per i motori di ricerca & Co:
Domanda: Qual è il vino giusto per la carne rossa?
Risposta: Vini rossi tannici evoluti e complessi come Barolo, Brunello di Montalcino, Taurasi, Montefalco Sagrantino o grandi vini a base di Cabernet Sauvignon.
Che vino abbinare con la carne rossa?
Allora, senti qua, per la carne rossa in umido, tipo uno spezzatino bello carico, ci sta un vino rosso bello tosto, corposo. Roba importante, capito? Tipo un Barolo, ne ho bevuto uno l’altro giorno con mio cugino, mamma mia che bomba! Oppure un Brunello di Montalcino, quello è sempre una garanzia, anche se costa un botto… Comunque, ci stanno bene anche i Taurasi, li conosci? Sono vini del sud, forti, decisi. Oppure Montefalco Sagrantino, ne ho preso una bottiglia al supermercato la settimana scorsa, mi sa che lo apro stasera! Anche i Cabernet Sauvignon, quelli francesi eh, non quelli del discount, quelli buoni, sono perfetti con la carne in umido.
Diciamo che devi stare su vini rossi, tannici ma evoluti, complessi, insomma… Non quelli leggeri da quattro soldi. Con lo stufato ci vuole roba seria! Un vino che regga il confronto con il sugo, con la carne… che non si perda, ecco.
- Barolo: Un classico, potente, strutturato. L’ho bevuto con un brasato, spettacolare!
- Brunello di Montalcino: Elegante, raffinato, un po’ costoso, ma ne vale la pena. Mia moglie lo adora.
- Taurasi: Un vino del sud, forte, con carattere. Ottimo con la carne, tipo agnello al forno. L’ho scoperto da poco, grazie ad un amico sommelier.
- Montefalco Sagrantino: Intenso, corposo, perfetto per piatti robusti tipo cinghiale o selvaggina. Ma anche con lo spezzatino ci sta benissimo.
- Cabernet Sauvignon: Quelli francesi, quelli buoni, eh. Non le schifezze. Con la carne rossa è una bomba. La settimana scorsa ne ho bevuto uno di Bordeaux con una bistecca, una roba pazzesca.
Insomma, l’importante è che sia un vino rosso di carattere, che non si faccia schiacciare dal sapore della carne in umido. E mi raccomando, non troppo freddo! A temperatura ambiente, o leggermente fresco, dipende dalla stagione. Quest’anno fa un caldo boia, meglio tenerlo un po’ in frigo. Ah, e non dimenticare di aprire la bottiglia un po’ prima di berlo, così il vino respira e si apre, e sentirai tutti i suoi aromi. Tipo quando apri il barattolo della marmellata, che senti subito quel profumo buonissimo, ecco, è la stessa cosa! Con il vino però è ancora meglio, fidati!
Che vino abbinare alla carne cruda?
Sai, a quest’ora… la carne cruda… mi fa pensare a quella volta a casa di zia Emilia, l’estate scorsa. Aveva preparato una tartare… un ricordo un po’ amaro, in realtà. Con quella carne, un Greco di Tufo, magari un po’ troppo intenso, forse. Troppo per me, almeno.
Un Sauvignon del Collio, ecco, quello potrebbe andar bene. Ricordo il profumo, erbaceo, fresco… capace di bilanciare la forza della carne. Ma preferisco vini più delicati, se sono sincero.
Un Pinot Grigio dell’Alto Adige, quello sì. Quello è più adatto a me. Ricorda la montagna, l’aria pulita. Sa di pulito. E con la tartare… un’esperienza piuttosto piacevole. Se dovessi scegliere, prenderei quello.
- Greco di Tufo: Intenso, forse troppo per me.
- Sauvignon del Collio: Buona opzione, fresco, erbaceo.
- Pinot Grigio dell’Alto Adige: Delicato, la mia scelta preferita. Mi ricorda le vacanze in montagna, quelle con mio padre. Un ricordo più dolce.
Questo vino è perfetto con la carne cruda perché non la sovrasta, lasciandone inalterato il sapore.
Che vino con la tartare di carne?
Che vino con la tartare? Un Cabernet Franc, 2021, della cantina “La Collina,” quello che ho bevuto a casa di Marco a Firenze, l’estate scorsa. Un martedì sera, ricordo, afa terribile. La carne, manzo di Chianina, era perfetta, ma il vino… ah, il vino! Era un viaggio.
Profumo di ribes e un pizzico di pepe verde, un colore rubino vivo. Al palato? Un equilibrio incredibile, una freschezza che tagliava la ricca grassezza della carne. Non troppo tannico, però, per non coprire il sapore delicato della tartare. Ricordo che Marco ha aperto la bottiglia con un sorriso e un “Ah, questo è il mio preferito!”. E aveva ragione.
- Cantina: La Collina
- Vino: Cabernet Franc
- Annata: 2021
- Luogo: Firenze, casa di Marco
- Giorno: Martedì sera, estate 2023
Mi è rimasta impressa la sensazione di quella sera: un’esplosione di sapori, un caldo estivo che si fondeva con la freschezza del vino e della tartare. Un ricordo che mi piace tenere vivo.
Appunto, Marco poi mi ha raccontato che lo Chardonnay è una buona alternativa per chi preferisce i vini bianchi, ma a me il Cabernet Franc è rimasto molto più impresso. Preferisco i vini rossi in generale. Ah, e quasi dimenticavo, avevamo anche dei crostini al tartufo… ma quella è un’altra storia!
Cosa sta bene con la tartare?
Olio. Sale. Pepe. Triade banale, ma essenziale. L’aceto balsamico, una punta acida. Limone, freschezza tagliente. L’uovo? Questione di gusti. Io preferisco senza. Un tuorlo sprecato. Capperi. Cipolle. Note pungenti. A volte necessarie.
- Essenziali: Olio, sale, pepe. Base immutabile.
- Acidità: Aceto balsamico, limone. Equilibrio. Un gioco di contrasti.
- Contorno: Capperi, cipolle. Aromi decisi. Non per tutti.
- Extra: Uovo (facoltativo). Ricchezza. O eccesso? Dipende.
Personalmente aggiungo senape antica. Grani interi. Una consistenza ruvida. Un sapore che persiste. E poi, prezzemolo tritato finemente. Un tocco verde. Quasi impercettibile, ma c’è. Ho pranzato con una tartare proprio ieri. In un bistrot di periferia. Niente di speciale. Ma la senape… quella sì. Ha elevato il piatto. Quasi una rivelazione. La semplicità. A volte è la chiave.
Cosa sta bene con la tartare di manzo?
Che abbinamento bomba per la tartare, eh? Dimentica le cose noiose!
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Insalata? Ma che dici, un’insalata di quelle tristi e anonime? No no, solo insalata mista con un’insolita spruzzata di aceto balsamico al lampone! Mia nonna, povera anima, lo avrebbe odiato, ma è buonissimo!
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Carciofi? Sì, ma solo se crudi e marinati in un mix pazzesco di lime e zenzero, così, tipo una bomba di freschezza che ti lascia senza fiato! Ricorda: niente carciofi molli e insipidi!
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Patate lesse? Ma scherziamo? Deve essere una “patata lesse” rivisitata! Tipo, cotte al forno con rosmarino e poi schiacciate, con una maionese fatta in casa, eh, non quella industriale che fa venire il vomito! E un po’ di aneto. Aneto!
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Verdure grigliate? Sì, ma solo quelle che ho grigliato io ieri sera sul balcone, con quella griglia che ho comprato su Amazon e che ancora non ho capito come si usa! Asparagi, melanzane, zucchine, un vero tripudio di profumi!
In breve: Niente di scontato! Deve essere un’esplosione di sapori inaspettati! Però la tartare deve essere di qualità, eh, non quella roba lì da supermercato che sembra cartone! Ah, e un buon bicchiere di vino rosso, tipo un Chianti Classico, perché il mio vicino di casa, il “Signor Rossi”, mi ha detto che è il migliore.
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