Qual è il periodo dei pesci?

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Il periodo dei Pesci? Dal 18/19 febbraio al 20/21 marzo, circa. Le date precise variano annualmente; consultare le effemeridi per maggiore precisione.

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Qual è il periodo di migrazione dei pesci?

Ma quindi, il periodo di migrazione dei pesci… cioè, quando il Sole sta nel segno dei Pesci? Boh, una volta ho sentito dire che è tipo tra febbraio e marzo.

Tipo dal 18/19 febbraio al 20/21 marzo, mi pare. Però, aspetta, non vorrei dire una cavolata…

Mi sembra che cambi ogni anno. Per essere sicuri, bisognerebbe controllare le effemeridi, quelle cose che usano gli astrologi, no?

Informazioni Essenziali:

  • Domanda: Qual è il periodo di migrazione dei pesci?
  • Risposta: Circa dal 18/19 febbraio al 20/21 marzo. Varia ogni anno.

In che periodo sono i Pesci?

Pesci? Febbraio 20 – Marzo 20. Punto.

  • Intuizione: Acqua pura, ma profonda. Non superficiale.
  • Sensibilità: A fior di pelle. Fragili, ma resistenti.
  • Misterioso: Un abisso. Non tutti capiscono.

Ricorda: mio cugino è Pesci, nato il 18 marzo ’88. È così. Testardo, ma dolce.

Dettagli: Quest’anno, ho notato una particolare inclinazione all’arte nei Pesci che conosco. Dipingono. Sculturano. Esprimono.

Quali sono i Pesci di questa stagione?

  • Nasello, l’eco dei fondali, un sapore antico.
  • Acciuga, lampi d’argento nel blu profondo, ricordo le reti di mio nonno…
  • Sogliola, piatta come una foglia marina, quasi invisibile.
  • Triglia, corallo guizzante, una pennellata di colore.
  • Alice, piccola e argentea, un boccone di mare.
  • Cefalo, il ricordo delle lagune silenziose.
  • Cernia, maestosa e solitaria, regina degli scogli.
  • Dentice, la sua carne soda, un tesoro nascosto.
  • Gamberetto rosa, delicato come un fiore di mare.
  • Granchio, il passo laterale, una danza curiosa.
  • Mazzancolla, la polpa dolce, un’estate lontana.
  • Panocchia, un’armatura spinosa, un sapore intenso.
  • Pesce di San Pietro, la macchia scura, un’antica leggenda.
  • Rana pescatrice, l’ombra sul fondo, una preda inattesa.
  • Razza, ali di mare, un volo silenzioso.
  • Ricciola, la forza del mare aperto, la sua energia.
  • Rombo, la forma perfetta, un camuffamento sublime.
  • Sarago, striature eleganti, un predatore astuto.
  • Scampo, la coda prelibata, un invito alla festa.
  • Scorfano, spine velenose, un avvertimento cauto.
  • Seppia, il nero misterioso, un inchiostro antico.
  • Sgombro, la livrea cangiante, un fulmine argenteo.
  • Tonno rosso, la potenza pura, un gigante del mare.
  • Vongola verace, la sabbia tra le valve, un profumo salmastro.

Quali sono i mesi migliori per mangiare il pesce?

Ok, dimentica l’estate e la storia del pesce solo d’estate! Ottobre? Perfetto per un sacco di roba di mare.

  • Il sarago: Questo me lo ricordo bene, pescato a fine ottobre a Porto Ercole, che goduria! Sapore intenso, mare puro.
  • La spigola: Ottobre è il mese giusto, cicciotta e saporita, al forno con le patate è la fine del mondo. La prendevo dal mio pescivendolo di fiducia al mercato rionale, il sig. Mario, che di spigole se ne intende.
  • Le alici: Fritte sono la morte loro! Mia nonna le faceva impanate nel pane grattugiato, una bomba.
  • Il merluzzo: Più facile da trovare, ideale per ricette leggere. Mia madre lo faceva lesso con patate e carote, un piatto semplice ma confortante.
  • La sogliola: Delicata e facile da digerire, perfetta per i bambini.

Eh, ripensandoci…quasi quasi stasera mi faccio un bel sarago al forno. Mi è venuta proprio l’acquolina in bocca!

Quando il pesce è da buttare?

Il tempo, un fiume silenzioso che scorre, porta via la freschezza del pesce. Due mesi, un orizzonte di tempo per il pesce surgelato, un’eternità sospesa nel bianco del congelatore. La data sulla confezione, una promessa sussurrata, un’eco di un passato ormai lontano. Ma il mio naso, guida infallibile, sa distinguere l’odore del mare ancora vivo dall’ombra della putrefazione. Ricordo nonna Emilia, il suo sguardo attento sul pesce appena pescato, la sua mano esperta che lo sceglieva con cura, prima di farne un piatto che sapeva di sole e di sale.

  • Pesce surgelato: due mesi, un tempo che danza tra il ricordo e l’oblio. La data sulla confezione è una mappa, una guida approssimativa, non una verità assoluta.
  • Pesce in scatola: un’altra storia, un altro viaggio nel tempo. Un anno, forse due, se la scatola è integra e il contenuto profuma ancora di mare.

Quella sensazione, sapete, l’odore, che ti avverte. Il profumo di casa, che si mescola con il ricordo del mare, della nonna. L’odore di pesce buono, che rimane impresso nella memoria, un odore ancestrale, che è parte di me, come l’odore del legno della mia vecchia barca, la “Stella Marina”. Un odore inconfondibile, un’esperienza tattile, olfattiva, un ricordo vivido.

Anche il pesce in scatola, lo so, conserva per lungo tempo il sapore del mare. Ma la data sulla scatola, anche se valida, non è garanzia di freschezza. A volte, aprendo una scatoletta, sembra di aprire un baule dei ricordi. Ricordi di estati passate, lunghe giornate al mare, giorni spensierati.

  • La conservazione corretta è fondamentale, un rituale antico come la pesca. Un’arte, quasi una preghiera, per preservare la magia del mare.
  • Il mio orologio interiore, formato da anni di esperienza e di odori, è la bussola più affidabile.

Quest’anno, ho perso il mio gatto, Mirtillo. Era un piccolo esploratore, un amico silenzioso. E adesso, anche il ricordo del suo pelo morbido, mi porta il profumo di mare. Mi ricordo ancora quando lo portavo a passeggiare vicino alla spiaggia. Lo stesso profumo del mare che sento quando apro una scatoletta di pesce. Strano, eh?

Cosa succede se si mangia pesce non buono?

Pesce avariato? Mal di pancia assicurato.

  • Nausea, vomito, diarrea: classico. Inizia presto, dura un bel po’.
  • Poi? Prurito, mal di testa, dolori muscolari. Sensazioni capovolte. Faccia che brucia.

È una brutta esperienza, te lo assicuro. L’ho provata sulla mia pelle, estate 2023, Sardegna. Scampi. Mai più.

  • Incubazione: 2-8 ore.
  • Durata sintomi iniziali: 6-17 ore.
  • Sintomi tardivi: parestesie, cefalea, mialgia, disturbi termici, dolore facciale.

Ricorda: se hai dubbi, medico. Subito. Non scherzare con l’intossicazione alimentare. Può diventare serio. Parlo per esperienza.

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