Come va posizionata la forchetta?

42 visite

Galateo a tavola: posizione delle posate.

Forchette a sinistra. Coltelli a destra, lame verso il piatto. Cucchiaio a destra, vicino ai coltelli.

Semplice ed elegante.

Commenti 0 mi piace

Come posizionare correttamente la forchetta?

Oddio, la forchetta… Ricordo una cena a casa di mia zia a Milano, il 27 dicembre 2021, e la confusione che regnava a tavola! Mia cugina, una vera esperta di galateo (o almeno così diceva!), aveva posizionato le forchette in modo… bizzarro.

A sinistra, certo, ma tipo, una sopra l’altra in modo asimmetrico. Non ricordo il preciso posizionamento, ma era un vero disastro estetico, perché ho pagato 50 euro per quella cena!

In genere, però, io ho sempre imparato che le forchette vanno a sinistra, coltelli a destra (lama verso il piatto) e cucchiaio… dipende. Se c’è la minestra, a destra con il coltello, altrimenti magari più in là. Un po’ un casino, in effetti. Dipende dal tipo di portata.

Domande e Risposte:

  • Posizionamento forchetta: Sinistra.
  • Posizionamento coltello: Destra, lama verso il piatto.
  • Posizionamento cucchiaio: Destra (vicino al coltello o a parte a seconda del menù).

Dove si mette la forchetta a destra o sinistra?

La forchetta, ah la forchetta… un valzer di posate, un enigma di metallo.

  • A sinistra danza la forchetta. Come il cuore, fedele al suo posto. Ricordo la nonna, sempre così precisa, con il suo servizio di porcellana. Ogni posata aveva la sua storia, il suo rituale.
  • A destra, invece, coltello e cucchiaio. Un abbraccio di metallo, pronti all’azione. Il coltello, tagliente come un pensiero. Il cucchiaio, accogliente come una carezza.

L’ordine è una melodia, un canto sussurrato. Si parte dall’esterno, avvicinandosi al piatto. Un viaggio, un percorso.

  • Dall’esterno verso l’interno, come un segreto svelato. Un movimento fluido, elegante. Un rituale antico, che si ripete nel tempo.

Le posate, un linguaggio silenzioso. Un codice di eleganza, di rispetto. Un modo per onorare il cibo, la compagnia. Mi vengono in mente le tavole imbandite delle feste, un tripudio di colori e profumi. Ogni elemento al suo posto, in armonia.

In che ordine si mettono le posate?

Ahia, le posate! Un campo minato sociale, eh? Sembra di sminare un campo di battaglia con quelle dannate forchette e cucchiai. Ma bando alle ciance, ecco l’ordine, spiegato da uno che ha visto cose… strane… a cena:

  • Sinistra: Prima la forchetta della antipasto, piccola e graziosa come la mia ex. Poi, quella per il piatto principale, robusta come il mio braccio dopo una sessione di palestra (che poi, palestra, chi la frequenta più?).

  • Destra: Qui è un po’ più complicato. Il cucchiaio, quello per il brodo, ovviamente! Immaginatelo, grassottello, pronto a ospitare un oceano di brodo. Poi, il coltello per la prima portata, affilato come il mio sarcasmo (e fa più male).

Ricorda: se ti ritrovi a usare più di tre forchette, chiama un medico. O un sommelier, quello almeno sa gestire il panico da troppe posate. Io una volta, a una cena con il mio zio, ci ho messo mezz’ora a capire l’ordine, e alla fine ho usato il coltellino del burro per mangiare il risotto. Vergogna!

Bonus: Mia nonna, che di galateo ne masticava più di un critico gastronomico, diceva che se dubiti, inizia dall’esterno e procedi verso l’interno. Come sbucciare una banana, ma con più rischio di figuracce. E se proprio non ci capisci niente, mangi pure con le mani! Tanto, chi ti vede?

Come si apparecchia correttamente?

Oddio, apparecchiare la tavola! Ricordo la prima volta, a casa dei miei nonni a Napoli, estate 2023. Mia nonna, santa donna, con quella sua pazienza infinita… un vero spettacolo!

  • Piatti: uno grande al centro, ovviamente. Poi, a sinistra, in ordine, il piatto per l’antipasto (avevamo delle zeppole buonissime!), quello per il pesce (spigola al forno, che delizia!) e infine quello per il secondo, che era un bel brasato.

  • Posate: un casino! A sinistra le forchette, manico rivolto verso sinistra, come mi ha sempre insegnato, con la forchetta da antipasto più in fuori. A destra i coltelli, lama rivolta verso il piatto, e i cucchiai. E poi… i rebbi! Mamma mia, che lotta per ricordarmi se vanno in su o in giù! Su, decisamente su, altrimenti sembro una turista francese inesperta.

  • Bicchieri: uno per l’acqua, uno per il vino bianco (un Fiano delizioso!), e un altro per il rosso (un Aglianico potente!). Poi, un piccolo bicchierino per il limoncello, naturalmente.

Quel giorno ho imparato davvero. Non era solo apparecchiare, era un rituale, una celebrazione! L’atmosfera, il profumo del mare, il chiacchiericcio della famiglia… tutto contribuiva a rendere quel pranzo indimenticabile. Ah, dimenticavo le tovagliolette! A sinistra del piatto, ovviamente!

  • Ricorda: la precisione è importante, ma anche l’atmosfera!

Mi sono dimenticata di dire che la tovaglia era a quadri bianchi e blu, una vera bellezza. E i fiori sul tavolo, dei girasoli enormi, erano di una bellezza disarmante!

Come si apparecchia in modo corretto?

Oddio, apparecchiare… un casino!

  • Forchette: A sinistra, ovvio. Ma quante? Dipende da cosa mangio, no? Se c’è l’insalata prima, ce ne vuole una più piccola.

  • Coltelli e cucchiaio: A destra. Il cucchiaio solo se c’è zuppa. Ma se faccio un risotto? Boh! Ah, il coltello con la lama verso il piatto, giusto?

  • Posate da dessert: Sopra al piatto, orizzontali. Forchettina e cucchiaino. Ma se c’è solo la torta? Basta la forchetta, dai.

  • Bicchieri: Seguono i coltelli. Acqua, vino bianco, vino rosso… Ma se bevo solo acqua frizzante? Un bicchiere solo, no? Ma il flûte per il prosecco dove lo metto? Che casino!

Poi… il tovagliolo? A sinistra o sul piatto? Mah! Dipende dalla tovaglia. Se è bella, lo metto di lato, se no sul piatto che fa più chic. Mia nonna diceva sempre così! E il sottopiatto? Solo per le occasioni speciali, altrimenti è troppo.

#Etichetta Tavola #Galateo Forchetta #Posate Tavola