Che differenza c'è tra pizza e focaccia?

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La differenza principale tra pizza e focaccia risiede nella lievitazione. La pizza si inforna subito dopo la stesura, sfruttando il calore elevato. Invece, la focaccia lievita in teglia, anche fino a 4 ore, prima della cottura, risultando più soffice.

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Pizza vs Focaccia: Quali le differenze principali?

Pizza e focaccia? Boh, mi confondo sempre un po’. Ricordo una volta, a luglio del 2022, da “La Piazzetta” a Bologna, ho preso una focaccia fantastica, tipo 8 euro. Lievitata a meraviglia, soffice, profumata…

La pizza invece, l’ho fatta spesso a casa. Impasto veloce, stesa subito, infornata. Meno lievitazione, crosta più croccante. Ma la focaccia di Bologna, quella era un’altra cosa! L’attesa della lievitazione cambia tutto, credo.

In sintesi: lievitazione. Pizza: meno, focaccia: di più.

Che differenza cè tra focaccia e pizza bianca?

  • Impasto: Focaccia spessa, soffice. Pizza bianca sottile, croccante. Cambia il mondo, inizia dall’impasto.
  • Condimenti: Focaccia sale, olio, erbe. Pizza bianca libertà. Il minimalismo è una forma d’arte.
  • Cottura: Focaccia bassa temperatura, morbida. Pizza bianca alta, croccante. Il calore forgia il carattere.
  • La mia nonna usava un pizzico di zucchero nell’impasto della focaccia. Un segreto che nessuno conosce. Forse.

    Differenze:

    • Idratazione: Focaccia più idrata, alveolatura maggiore. Pizza bianca meno.
    • Lievitazione: Tempi diversi. Focaccia più lunga. Pizza bianca più veloce.
    • Origini: Liguria la focaccia. Roma la pizza bianca. La storia è scritta nel pane.

    Ricordo un panificio a Genova. Profumo di focaccia all’alba. Un ricordo che vale una vita.

Dove è nata la schiacciata?

La schiacciata? Nata in Toscana, ovvio! Dove diavolo altro potrebbe nascere una cosa così magnifica? In Lapponia? Ma scherziamo! Pare che sia una specie di UFO gastronomico, atterrato direttamente nei forni toscani, anni e anni fa. Un’apparizione divina, quasi.

  • Toscana: il suo habitat naturale. Non provate a farla altrove, otterrete solo un pallido fantasma della vera schiacciata.
  • Regione di origine: Toscana, punto e basta! Capito? Finita lì la discussione.
  • Diffusione: Certo, la trovate anche fuori, ma è come vedere un pappagallo in Antartide – fuori posto. La vera schiacciata è un’esperienza tutta toscana.

Ah, un segreto? Mia nonna faceva la schiacciata con un pizzico di… magia. Ricetta segretissima tramandata da generazioni, eh! Non la svelo, mi spiace. Però, se passate da Firenze, potete assaggiare quella della pizzeria vicino al mio palazzo! È ottima, parola di un esperto (io). È aperta solo il martedì, però. Strano, lo so.

Ulteriori info? Beh, esistono mille varianti, dalla schiacciata fiorentina a quella senese, ognuna con il suo “trucco del mestiere” super segreto. Ma la Toscana è la madre di tutte le schiacciate. Punto.

Chi ha inventato la schiacciata?

Origine oscura. Nessuno si prende il merito.

  • Invenzione avvolta nel mistero. Radici ignote.
  • Assenza di paternità certa. Nessun nome legato.
  • Evoluzione, non creazione. Forse, un’azione nata spontanea.

La schiacciata, gesto atletico elementare, sfida la narrazione lineare. Impossibile individuare un unico artefice. Piuttosto, un’emersione graduale, figlia del gioco stesso.

Come si chiama la schiacciata in Toscana?

La schiacciata in Toscana, eh? Oddio, mi fai venire in mente quando ero ragazzina, andavamo sempre a Firenze con i miei genitori.

  • Schiacciata: La chiamano così, semplicemente. Ma non è solo una focaccia, è la focaccia.
  • Ciaccia/Schiaccia: Qualcuno la chiama anche così, dipende dalla zona. Un po’ come dire “cocomero” o “anguria”, capisci?
  • Olio e sale: Fondamentale! L’olio deve essere buono, quello toscano profumato, e il sale grosso, quello che scrocchia sotto i denti. Che goduria!

Me la ricordo ancora, calda, appena sfornata, con quell’odore che ti faceva venire l’acquolina in bocca. La compravamo in un fornetto vicino Ponte Vecchio, mi sembra si chiamasse “Panificio Rossi” o qualcosa del genere. Era sempre pieno di gente!

Mamma mia, che ricordi! Adesso che ci penso, dovrei proprio tornarci presto in Toscana… magari proprio per una schiacciata!

Ah, un’ultima cosa:

  • Varianti: Ne esistono di mille tipi! Con l’uva, con le olive, con i pomodorini… una più buona dell’altra!

Che differenza cè tra focaccia e schiacciata?

Focaccia e schiacciata… uhm, che casino! La schiacciata, quella toscana eh, è piatta, tipo carta velina, ma gommosa! Sai, quella che compri da Mario, il fornaio vicino al mio palazzo? Quella lì! La focaccia invece… puffo! Alta, morbida, spugnosa. Come quella che mangio a pranzo, con il prosciutto cotto che compra mia zia.

Ma perché? Ah sì, l’acqua! Nella schiacciata ce n’è poca, pochissima! E poi? Ah, la lievitazione! Una sola, e poi schiaccia! Letteralmente! Nella focaccia, invece, è tutto più… gonfio, più… vita! Più lievitazioni, insomma. Che poi, la mia vicina usa una ricetta antica, con il lievito madre… ma quella è un’altra storia.

  • Focaccia: alta, spugnosa.
  • Schiacciata: sottile, gommosa.
  • Acqua: meno nella schiacciata.
  • Lievitazione: singola nella schiacciata, multipla nella focaccia.

Ma che palle, devo andare a fare la spesa! Devo comprare il latte. Latte scremato, oggi. Oddio, ho finito il caffè! E il pane… forse una schiacciata, oggi… no, aspetta… focaccia! Mmmh… devo decidere.

Cosa si intende per pizza bianca?

Pizza bianca? Impasto semplice. Farina, acqua, sale, lievito. Forno. Punto.

Roma. Tradizione. Niente pomodoro. Solo sapori decisi.

  • Farina 00, la migliore.
  • Acqua fredda, essenziale.
  • Sale, il giusto equilibrio.

Farcitura? A piacere. Prosciutto, mozzarella. Fantasia. O niente. Solo crosta. Perfetta. Calda. Subito. Mia nonna faceva quella. Ricordo il profumo. Un’esperienza.

  • Formaggi stagionati, decisi.
  • Salumi pregiati.
  • Olio extravergine di oliva. Il mio preferito. Frantoio di famiglia. Toscana.

Mangiare? Appena fatta. Calda. Croccante. Soffice. Umorismo nero. La vita è breve. Gusta.

Cosa si intende per pizza rossa?

Ahahahaha, pizza rossa? Ma che domanda è?! È la pizza, quella vera, quella che ti fa leccare i baffi fino alle orecchie! Quella che ti lascia il profumo addosso per ore, come se avessi abbracciato un albero di basilico in piena estate! Sai, quella roba lì, bassa e soffice come un gattino appena sveglio, tutta rossa di pomodoro, un trionfo di sapore!

  • Pomodoro: un mare rosso acceso, intenso, che ti avvolge come un abbraccio caloroso.
  • Origamo: quello si, profumato, quello che ti fa sentire come in vacanza in una qualche isola greca.
  • Olio extravergine d’oliva: un tocco di classe, quello che fa la differenza tra una pizza e UNA PIZZA!

Quest’anno, mia nonna, povera anima, ha deciso che la sua ricetta segreta della pizza rossa era troppo “banale” e ci ha aggiunto le olive verdi. Quasi un crimine contro l’umanità. Io personalmente preferisco la versione originale!

  • La mia pizza rossa preferita? Quella della pizzeria sotto casa, “Da Enzo”, quella con la crosticina bruciacchiata, un po’ croccante, che è la perfezione.
  • Se dovessi descriverla con un’immagine: sarebbe un tramonto infuocato sul mare, con un gatto rosso che dorme beato sopra.
  • Ingredienti segreti di mia nonna? Secondo lei, è l’amore, ma io ho visto spolverare di zucchero un pizzico di sale.

Ah, dimenticavo: mia cugina, invece, usa la salsa di pomodoro fatta con i pomodori del suo orto. Dice che è più buona, ma io continuo a preferire la mia pizza rossa, quella semplice. E poi, la pizza rossa è un mito, un simbolo, una religione! Non ci si può sbagliare.

Dove mangiare la schiacciata in Toscana?

Allantico Vinaio? Mah, troppo turistico, no? Preferisco posti meno…blasonati. Budellino? Lì ci sono andata l’anno scorso, con mio cugino Lorenzo, buona ma niente di che. Giglio? Mai sentito.

La Fettunta? Quella è più una cosa da aperitivo, no? Schiacciavino… che nome strano! Forno Pugi… a Firenze, giusto? Devo andarci! Appunto, Firenze. Questo weekend magari. Con chi vado? Mamma mia, che casino! Schiacciamatta! Ah, quello vicino alla stazione, già lì ci sono stata, un po’ caro.

Massimiliano Parri e Luisanna Messeri… ma chi sono sti due? Devo guardare su internet. Devo prenotare, sennò non trovo posto. Che palle! A proposito, ho finito il caffè! Devo riempire la moka. Aspetta, devo cercare il numero di telefono del Forno Pugi… che ansia! Questo weekend mangio schiacciata, punto.

  • Allantico Vinaio (troppo turistico)
  • Budellino (già provato)
  • Forno Pugi (da provare a Firenze)
  • Schiacciamatta (caro)
  • La Fettunta (aperitivo)
  • Schiacciavino (sconosciuto)
  • Giglio (sconosciuto)
  • Massimiliano Parri & Luisanna Messeri (da verificare)

Punti principali: Forno Pugi (Firenze), prenotazione necessaria, weekend schiacciata.

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