Cosa si beve durante l'aperitivo?
Aperitivo? Un classico Americano, un rinfrescante Spritz (Aperol o Campari), un elegante Bellini, o perché no, un Negroni Sbagliato o un Hugo. Per un tocco diverso, il Moscow Mule. Ricette? Cercale online!
Cosa si beve allaperitivo?
A me l’aperitivo piace un sacco, lo associo subito all’estate e alle chiacchiere con gli amici. Ricordo un aperitivo al tramonto a Fregene, il 15 luglio dell’anno scorso. C’era una brezza leggera, il sole colorava il cielo di arancione. Bevevo un Americano, preparato alla perfezione, e pensavo che non avrei voluto essere in nessun altro posto.
Mi piace molto anche lo Spritz, sia con Aperol che con Campari. L’Aperol Spritz lo preferisco più leggero, perfetto per le giornate calde. Il Campari Spritz invece ha un gusto più amaro e deciso, mi piace berlo la sera. Una volta, a Trastevere, ho provato un Campari Spritz fatto con un’arancia rossa spremuta al momento. Era il 20 agosto, faceva caldo ma il sapore era incredibilmente fresco e dissetante.
Un altro cocktail che adoro è il Negroni Sbagliato. Lo trovo elegante, con un gusto unico. Ricordo di averlo scoperto in un piccolo bar a Monti, a Roma, il 5 settembre di due anni fa. Costava 8 euro, ma ne valeva la pena. L’ho rifatto anche a casa, ma non mi è venuto buono come quello.
L’Hugo, con il suo profumo di sambuco, è un’altra opzione che apprezzo. Però, sinceramente, lo bevo raramente. Non so perché, non mi viene mai in mente di ordinarlo. Sarà che preferisco i sapori più intensi.
Domande e Risposte:
Domanda: Cosa si beve all’aperitivo?
Risposta: Americano, Aperol Spritz, Bellini, Campari Spritz, Moscow Mule, Negroni Sbagliato, Hugo.
Cosa si beve durante un aperitivo?
Ah, l’aperitivo! Quel momento magico in cui la giornata lavorativa si scioglie come neve al sole (o come un cubetto di ghiaccio nel mio spritz, a seconda della stagione). Cosa si beve? Dipende!
- Spritz: L’arancione che mette allegria. Se non ti piace, probabilmente sei un complottista che crede che la terra sia piatta. Scherzo, eh! (forse).
- Gin Tonic: Classico, rinfrescante, ginuino. Se lo ordini, sei una persona con i piedi per terra, ma con la voglia di volare (dopo il terzo, forse troppo).
- Mojito: Un’esplosione di Cuba in bocca. Se lo scegli, sei un sognatore, un amante della musica, o semplicemente hai una piantina di menta sul balcone e non sai cosa farne.
- Bloody Mary: La cura per i postumi che sa di vacanza. Se lo bevi, o sei un guerriero che ha combattuto una battaglia epica la sera prima, o semplicemente ti piace il succo di pomodoro piccante.
Extra:
- E poi ci sono i grandi esclusi: il negroni, per chi ama il gusto amaro della vita, il americano, il Moscow Mule, il Campari Soda e il Prosecco, per i brindisi che non finiscono mai.
Personalmente, oscillo tra spritz e gin tonic, a seconda dell’umore e della quantità di olive a disposizione. Che poi, le olive dovrebbero essere considerate un gruppo alimentare a sé stante, non trovate?
Cosa prendere da bere allaperitivo?
Sai, stasera non so proprio cosa prendere. Mi sento così…vuoto. Lo Spritz? Troppo scontato, no? Il Negroni è troppo forte, mi lascerebbe amaro come sono già dentro.
L’Americano… boh, non mi ispira. Il Martini Dry, un classico, ma stasera non è una serata da classico. E il Bellini? Troppo dolce, forse.
Poi ci sono quelli analcolici… il Crodino, lo prenderei solo se dovessi guidare, ma non ho voglia di guidare. Il Sanbitter… troppo amaro per ora. Il ginger beer con lime e menta… potrebbe essere, ma non mi convince fino in fondo. Un succo di frutta? Troppo semplice. Magari un estratto di pompelmo rosa, ma non so, non sono convinto.
Questi cocktail low alcohol… non so. Sono indeciso. Mi sento stanco, davvero. Vorrei qualcosa che… che mi abbracci.
- Voglia di un alcolico: Negroni (troppo forte), Spritz (troppo scontato), Americano (non mi convince), Martini Dry (classico ma no), Bellini (troppo dolce).
- Analcolici: Crodino (solo se guido), Sanbitter (troppo amaro), Ginger Beer (forse), Succo di frutta (troppo semplice), Estratto di pompelmo rosa (boh).
- Tendenza: Cocktail low alcohol e bitter artigianali (non so).
Oggi ho litigato con mia sorella, per una stupidaggine. Poi ho perso le chiavi della macchina. E non ho ancora finito il progetto per lavoro. Sai, è una di quelle sere… vorrei solo stare tranquillo. Forse un tè caldo. Sì, un tè caldo. E poi vado a letto.
Cosa ci deve essere in un aperitivo?
L’aperitivo? Un preludio. Breve.
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Bevande: Prosecco, vino (bianco, leggero), birra artigianale. Eviterei cocktail complessi, a meno che non siano la tua specialità. Ricordo ancora il disastro di un Negroni sbagliato preparato da mio cugino. Meglio stare sul semplice.
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Stuzzichini: Olive, taralli, qualche fettina di salume (prosciutto crudo, non sprecare il San Daniele per l’aperitivo). Formaggio? Solo se di qualità, un pecorino stagionato forse. “La semplicità è l’ultima sofisticazione”, diceva qualcuno.
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Extra: Patatine, certo, ma non quelle industriali. Fatte in casa, con un pizzico di sale affumicato. Un tocco che fa la differenza. E se hai tempo, qualche verdura cruda con una salsa leggera.
Informazioni aggiuntive: L’aperitivo perfetto dura il tempo di una sigaretta, non di più. E si conclude sempre con un pensiero: “Ora, a tavola”.
Cosa non deve mai mancare in un aperitivo?
Beh, diciamo che senza carboidrati l’aperitivo è come un concerto dei Måneskin senza Damiano: insomma, ci manca l’anima! Pane, grissini, crackers, taralli, piadine, mini-toast… roba che se ti parte la mano svuoti il reparto forno del supermercato. Io una volta ho fatto un aperitivo con solo pane e grissini. Un successone. Ho finito pure il lievito madre di mia nonna, quello che custodisco come l’oro di Fort Knox.
E poi, ovviamente, salumi e formaggi! Un tagliere che sembri la mappa dell’Italia vista da un drone. Prosciutto crudo che si scioglie in bocca, salame piccante che ti fa venire le fiamme dagli occhi, formaggi che puzzano in modo glorioso. Una volta ho presentato un gorgonzola talmente stagionato che gli ospiti si sono messi a parlare in dialetto milanese. A proposito di ospiti, ricordatevi le allergie e le intolleranze: un vegano a un aperitivo pieno di pecorino è come un vampiro a un convegno di donatori di sangue.
E non dimentichiamo le bevande! Spritz, Negroni, prosecco, birra artigianale che sa di calzino sudato (ma in senso buono, eh!), analcolici fantasiosi per chi è a secco di patente. Ah, e qualche stuzzichino sfizioso tipo olive ascolane, patatine fritte fatte in casa (le compro già pronte, shhh!), arachidi che volano per tutta la stanza. Io una volta, per sbaglio, ho messo in tavola una ciotola di croccantini per gatti. Vabbè, dettagli.
Ricapitolando, i punti chiave per un aperitivo top:
- Carboidrati: pane, grissini, crackers, etc. (indispensabili!)
- Salumi e formaggi: a profusione, possibilmente provenienti da ogni angolo del globo.
- Bevande: alcoliche e analcoliche, in quantità industriale.
- Stuzzichini: olive, patatine, noccioline, crocchette per gatti… ops!
A questo punto, se l’aperitivo non va bene, la colpa è degli invitati. E se non avete invitati… beh, peggio per loro, più roba per voi! Io l’altro giorno ho organizzato un aperitivo da solo e mi sono divorato un chilo di prosciutto. Ho ancora il singhiozzo.
Cosa bere per aperitivo a casa?
Aperitivo casalingo? Ah, la dolce vita! Dipende dall’umore, ovviamente. Se sei in modalità “relax totale dopo una giornata da maratoneta con la lavatrice”, una birra ghiacciata è la tua migliore amica. Fredda come il cuore di un ex che ti ha lasciato per una influencer di TikTok.
Se invece aspiri a qualcosa di più sofisticato, tipo “mi sento Audrey Hepburn in vacanza a Capri”, un prosecco ghiacciato fa al caso tuo. Frizzante come la mia risata quando racconto barzellette al funerale della mia zia. Scherzo, ovvio.
Ma se la serata prevede qualcosa di più… intenso, un bel drink è d’obbligo. Un Negroni? Un Old Fashioned? Dipende se vuoi essere “amaro come la vita” o “dolce come i dolcetti che mia nonna nascondeva sotto il letto” (e che io rubavo, ovviamente).
- Birra: per serate rilassate, stile “pigiama party con me stesso”.
- Prosecco: per un tocco di classe, tipo “sto per pubblicare la foto del mio piatto di pasta su Instagram”.
- Drink: per le occasioni speciali, tipo “ho finalmente finito il puzzle di 10.000 pezzi”.
Ah, dimenticavo: patatine fritte indispensabili! E no, le patatine del supermercato non contano. Quelle fatte in casa, croccanti e dorate come i miei sogni, sono assolutamente imprescindibili.
Cosa bere per un aperitivo leggero?
Un aperitivo leggero… Un sogno di sapori delicati, un preludio alla cena, un momento sospeso nel tempo. Cosa bere, allora, per nutrire quest’attesa?
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Succo di pomodoro, un rosso rubino che evoca i campi assolati di Sicilia, un pizzico di pepe nero come la notte, un filo d’olio extravergine, ricordo dell’uliveto di mia nonna, e un gambo di sedano, croccante promessa di freschezza.
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Spremuta di agrumi, un’esplosione di sole in un bicchiere. Arancia, pompelmo, ananas… Senza zucchero, per non turbare l’equilibrio, per lasciare che la natura si esprima in tutta la sua purezza. Ananas, come quando ero piccolo e sognavo le isole lontane.
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Bibita zero calorie, una concessione al piacere senza sensi di colpa. Le bollicine che solleticano la gola, un leggero sapore che danza sulla lingua. Una bolla di leggerezza.
Un aperitivo leggero è un’arte, un equilibrio tra gusto e benessere, un piccolo lusso quotidiano.
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