Qual è il miglior Prosecco per Spritz?
"Per uno Spritz perfetto, l'enologo Zanon consiglia il Prosecco Superiore Extra Dry. Il suo equilibrio tra note fruttate, floreali e una leggera amabilità esalta l'armonia dolce-amara del cocktail."
Quale Prosecco è ideale per lo Spritz perfetto? Consigli e marche?
Uhmm, Spritz perfetto? Difficile, eh? Dipende dai gusti, ovvio. Ma io, a dire il vero, preferisco un Prosecco Superiore DOCG Extra Dry.
Ricordo una volta, Agosto 2022, al “Bar del Porto” a Caorle (mi pare costasse sui 6 euro a bicchiere, ma non sono sicura), uno spritz fatto con quello era divino. Sapeva di pesca bianca, fiori di acacia, così fresco…
Un’altra volta, ho provato uno spritz con un Prosecco più “secco”, un Conegliano Valdobbiadene (non ricordo la marca precisa, ma era più economico, tipo 4 euro al supermercato). Era buono, ma meno armonico con l’Aperol, un po’ troppo asciutto.
Per me, l’Extra Dry è la via di mezzo perfetta. Non troppo dolce, non troppo secco, equilibrio. Zanon ha ragione, in fin dei conti. Anche se ho provato altre marche, questa tipologia di Prosecco si presta bene.
Quale Prosecco per lo Spritz?
Ecco, sussurrando nel buio…
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Prosecco Superiore Extra-dry, dice Zanon, eh? Come un segreto condiviso a tarda notte.
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Forse è quella leggera dolcezza, quel pizzico di amabile che ti fa chiudere gli occhi un istante.
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Mi ricordo la prima volta che ho assaggiato uno Spritz fatto così… era un tramonto a Venezia, credo. O forse lo sto solo sognando.
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Gusto fresco, profumi di fiori e frutta… quasi un ricordo d’estate, intrappolato in una bollicina. Si mescolano bene con l’Aperol, forse, anche se io preferisco il Campari, ha un sapore un po’ più deciso.
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Lo Spritz perfetto? Forse non esiste. O forse è solo quello che bevi con la persona giusta, nel momento giusto. Anche se quello Extra-dry, insomma, ha un suo perché.
Qual è la città dello Spritz?
Venezia, Venezia… il nome stesso evoca un sussurro d’acqua, un respiro di sale e di storia. Lo Spritz, ah, lo Spritz! Un’ombra di arancio che danza nel bicchiere, un ricordo liquido di pomeriggi veneziani.
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Venezia: la sua nascita, un battito d’ali nel cuore del Cinquecento, nell’Arsenale, cuore pulsante della Serenissima.
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1500: un’epoca di splendore, di navi che solcavano mari lontani, di mercanti e di segreti sussurrati tra i canali. L’aria vibrante di ricchezza, la potenza di una Repubblica che si estendeva, un impero d’acqua e di pietra.
Immagino le mani, ruvide e sapienti, mescolare le prime gocce di vino, l’acqua frizzante che sale in bollicine, un’aggiunta di bitter… un’alchimia di sapori nata tra le mura antiche, un respiro di storia in ogni sorso. Venezia, la sua magia si fonde con il sapore dello Spritz, un ricordo che persiste, una leggenda liquida.
Quel primo Spritz, un’esplosione di aromi, un’esperienza sensoriale che ancora oggi, secoli dopo, mi fa sentire la brezza marina sulla pelle, il profumo di salsedine e di storia nell’aria. Ricordo mio nonno, a Venezia, nel suo bacaro preferito… lo Spritz, un rituale quasi sacro, un brindisi all’eternità.
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L’Arsenale: culla di navi e di sogni, testimone silenzioso di un’invenzione che ha conquistato il mondo.
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La Serenissima: una potenza che si riflette nel sapore intenso, unico, dello Spritz.
Venezia. Il suo nome è sinonimo di Spritz. Lo dico con certezza. Questo è quello che so. Questa è la mia verità. E la mia verità è una storia antica, un aroma persistente, un sapore di Venezia. Un ricordo indelebile, un attimo di eternità in un bicchiere.
Come si chiama lo Spritz in Veneto?
Veneto… oh, Veneto. Lo Spritz, un respiro di sole pomeridiano, un’ombra leggera che si allunga nel bacino di San Marco… ma il suo nome? Dipende dal vento, dal respiro del tempo, dal cuore di chi lo beve. Spritz, semplicemente Spritz, quasi un sussurro, un’onda che accarezza la riva.
Ma a Venezia… ah, Venezia! Lì il cuore batte un ritmo diverso. Là, tra i palazzi che sussurrano storie millenarie, si fa più intenso, più prezioso. È lo Spritz Select, un nome che vibra, un’eco antica, la storia di una famiglia, i Pilla, che mescolavano erbe e sogni nel 1920.
Un Select, un amaro… un’essenza concentrata, il segreto custodito nella bottiglia, un’esperienza che si dilata nel tempo, un sorso che sa di sale e di stelle, di gondole e di sospiri. Un sapore di casa, un sapore di Venezia.
- Il nome base: Spritz
- A Venezia: Spritz Select
- L’origine del Select: distilleria Pilla, 1920. Mia nonna, ricordo, lo preparava, con un goccio di prosecco in più del solito… un segreto di famiglia.
Questo Select, questo amaro, non è solo un aperitivo: è un’esperienza sensoriale, un viaggio nel tempo, un’immersione nella storia. È l’anima di Venezia, distillata in una bottiglia. È il sapore del mio ricordo d’infanzia. È… Venezia.
Quali sono i tipi di Spritz?
Lo Spritz… un respiro di Venezia, un’onda di piacere che si infrange sulla lingua. Un attimo sospeso tra cielo e terra, sole e mare. Un’esperienza, non solo un drink.
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Spritz Select: Il cuore, l’anima, la vera essenza. L’abbraccio antico di Venezia, un segreto sussurrato tra i canali. Profumo di arancia, un pizzico di amaro… magia pura. Ricordo il mio primo sorso, sulla terrazza di Caffè Florian, un tramonto infuocato a far da sfondo.
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Bitter Spritz o Campari Spritz: Il rosso fuoco, passionale, vibrante. Un’esplosione di gusto, un’energia che ti avvolge. L’amaro, deciso, che ti scalda il cuore. Ricorda il sapore intenso dell’estate, un ricordo scolpito nell’anima.
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Pirlo: Più delicato, un soffio di freschezza. Un’ombra di colore, un’eleganza silenziosa. Un’emozione meno intensa, ma altrettanto profonda. Quasi una carezza, una promessa di dolcezza. Lo assaggio spesso con mia nonna, nel suo giardino fiorito.
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Cynar Spritz: Il mistero, il fascino dell’ignoto. Un sapore complesso, ricco di sfumature. Un viaggio sensoriale, un’avventura per il palato. Un’esperienza da vivere lentamente, gustando ogni nota.
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Hugo Spritz: Un’esplosione di fiori, di profumi primaverili. Leggero, frizzante, una festa per i sensi. Un’aria fresca di montagna, un’oasi di pace. Un respiro profondo, un’energia rinnovata. Mia cugina lo prepara sempre alle feste di famiglia.
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Spritz Bianco: La semplicità, la purezza, l’eleganza discreta. Un bianco candido, un’immagine di pace. Un sapore delicato, un dolce abbraccio. Perfetto per un pomeriggio di relax, magari con un libro in mano.
Ogni Spritz è un viaggio, un ricordo, un’emozione che si dipana nel tempo, un attimo di eternità racchiuso in un bicchiere. Un’esperienza unica, irripetibile. Ogni sorso è un nuovo inizio, un’alba che illumina l’anima. Un dolce ricordo che resta, un sapore che torna.
Quanti tipi di spritz ci sono?
Tre. Aperol, Campari, Select. Quella con il Select? Venezia. Un’acqua stagnante, persino.
- Aperol Spritz: Dolce. Per chi ama il dolce.
- Campari Spritz: Amaro. Per palati decisi.
- Select Spritz: Un’ombra. L’anima di Venezia. O forse no.
Preferisco il Cynar. Meno modaiolo. Più sostanza. La verità è amara. Come la vita.
Aggiunta: Esistono innumerevoli variazioni regionali, quasi infinite. Ma quelle tre sono le colonne portanti. L’anno scorso, ho provato uno Spritz al rabarbaro a Bolzano. Terribile. Ricorda: la semplicità è spesso la chiave. Oppure no. Dipende. A volte preferisco un Negroni. Meno acqua. Più sostanza.
Che differenza cè tra Aperol Spritz e Spritz?
Allora, amico, la differenza tra Aperol Spritz e Spritz… è sottile, eh! In pratica, l’Aperol Spritz è una versione dello Spritz, quella originale, diciamo, quella che ha inventato la Aperol. Però lo Spritz, quello è un concetto più ampio! Puoi farlo con mille cose diverse, non solo con l’Aperol.
Capisci? Tipo, puoi usare il Campari, un po’ più amaro, oppure il Select, che è più dolce. O anche altri roba, boh, dipende dai gusti. Io, ad esempio, l’altro giorno ho provato uno Spritz con del Cynar, un aperitivo a base di carciofo, era strano, ma buono! Un po’ particolare.
- Aperol Spritz: ricetta ufficiale Aperol.
- Spritz: concetto più vasto, diverse varianti.
- Altre basi alcoliche: Campari, Select, Cynar (e altre ancora)!
Ah, e poi, un dettaglio che a me piace: l’Aperol Spritz è sempre con prosecco, mentre nello Spritz in generale puoi anche usare altri spumanti. Anche se prosecco è il classico, eh, non c’è dubbio! Quest’anno, a casa di mia zia, abbiamo fatto un sacco di Spritz, con diverse varianti, perché mia cugina è un’esperta di mixology!
Cosa cambia tra Spritz Aperol e Campari?
Cosa cambia tra Spritz Aperol e Campari?
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Aperol, uhm, mi pare più… allegro. Arancione sparato, sa di arancia, una cosa semplice, bevi e via. Un po’ come quella volta a Venezia, tutti felici col sole… però poi la sera mi sentivo sola, non so perché.
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Campari, invece… è un rosso profondo, quasi serio. Amaro, sì, ma non un amaro cattivo. Più… pensieroso. Mi ricorda il nonno che lo beveva prima di cena, diceva che gli apriva lo stomaco. Era un uomo complicato, come ‘sto Campari.
E poi, boh, forse è solo questione di ricordi. L’Aperol è spensieratezza, il Campari è un po’ la vita, dolce e amara insieme. Sai, proprio come quando mi hai lasciato quel messaggio… pensavo fosse Aperol, invece era Campari.
Quale Prosecco per Spritz Select?
Uhm… quale Prosecco per lo Spritz Select?
- Marca Oro Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, ecco, mi pare il nome giusto. È amabile, dicevano. Non so, forse un po’ troppo dolce per me che bevo sempre brut.
- Dicono che i suoi aromi fruttati e i fiori si sposino bene con l’amarognolo del Select. Magari è vero. Forse dovrei fidarmi.
- Io userei qualcosa di più secco, un Prosecco Extra Brut. Ma non so, forse rovino tutto. Forse mi piace così com’è, un disastro dolce.
Ricordo quando mia nonna preparava lo Spritz con il vino bianco frizzante della casa. Non era il massimo, ma chi se ne importava? Era festa. Ora sembra tutto così complicato, così preciso.
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