Qual è la migliore pizza d'Italia?
"I Masanielli (Caserta) e Diego Vitagliano Pizzeria (Napoli) dominano ancora la scena pizzaiola italiana. Secondo 50 Top Pizza, la guida di riferimento, si riconfermano le migliori pizzerie d'Italia anche nel 2024."
Migliore pizza in Italia: dove trovare la pizza più buona e famosa?
La pizza più buona d’Italia? Mamma mia, che domanda! Io ho girato un po’ e ho assaggiato di tutto, ma dire “la migliore” è sempre un casino, no?
Però, se devo fidarmi di chi ne sa più di me, pare che nel 2024 I Masanielli a Caserta e Diego Vitagliano Pizzeria a Napoli siano ancora al top. Così dice la guida 50 Top Pizza, che sembra essere una specie di Bibbia per i pizzofili.
Mi incuriosisce ‘sta cosa, Caserta non è proprio dietro l’angolo per me. Forse vale la pena organizzare una gita fuori porta un giorno.
A Napoli invece ci sono stato. Ho mangiato una pizza fritta da Michele, una cosa… indescrivibile! Ma non so se era “la migliore”, era semplicemente perfetta in quel momento, con l’aria di Napoli che ti entra dentro.
Domanda: Qual è la pizza più buona d’Italia?
Risposta: Secondo 50 Top Pizza 2024, I Masanielli (Caserta) e Diego Vitagliano Pizzeria (Napoli).
Qual è la pizza più amata in Italia?
Ahahahaha, la pizza più amata in Italia? Ma che domanda è?! È come chiedere qual è il colore del cielo più bello! Ovvio, la MARGHERITA, quella santa! Un capolavoro di semplicità, una bomba atomica di gusto! La regina indiscussa, la top delle top, la… beh, capisci, no? È tipo il mio gatto Micio quando trova un topo: pura gioia incontenibile.
Poi arriva la “Margherita con prosciutto e funghi”, un’eresia per i puristi, lo so, ma che comunque spacca! È come la Nutella: tecnicamente sbagliata, ma irresistibilmente buona. Un classico intramontabile, un evergreen, un… pezzo di paradiso! Anche mia nonna, che cucina come una furia, la adora!
- Margherita: La base, il mito, la leggenda!
- Margherita con prosciutto e funghi: La ribelle, ma sempre adorata.
Sai che ti dico? Quest’anno ho scoperto una pizza al lampone e mascarpone… Ma lasciamo perdere, che mi viene un colpo!
Chi fa la migliore pizza al mondo?
La pizza migliore?
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Una Pizza Napoletana, New York. Anthony Mangieri. Nessun dubbio.
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50 Top Pizza, la guida. Barbara Guerra, Luciano Pignataro, Albert Sapere. I nomi che contano.
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Pizza napoletana autentica, fatta ad arte. Il resto è fuffa.
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Quest’anno, New York detta legge. E non è una sorpresa.
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Dimenticatevi il resto del mondo. Il gusto è qui.
Informazioni aggiuntive: Mangieri, pur non essendo napoletano di nascita, ha dedicato la sua vita alla perfezione della pizza napoletana, utilizzando ingredienti di prima scelta e tecniche tradizionali. Ha iniziato a fare la pizza da giovanissimo, imparando dai migliori pizzaioli. La sua pizzeria a New York è diventata un punto di riferimento per gli amanti della pizza, attirando clienti da tutto il mondo.
Qual è la pizza preferita degli italiani?
Oddio, la pizza preferita degli italiani? Ma che domanda! È impossibile rispondere, sai? Io, per esempio, adoro la pizza con le patate e salsiccia, quella che faceva mia nonna a Natale, nel suo forno a legna a San Vito al Tagliamento. Un profumo, un sapore… indescrivibile! Era dicembre 2022, faceva freddo e il tepore del forno era una cosa incredibile. Ogni morso era un viaggio nel tempo, nella mia infanzia. Ricordo ancora il suo grembiule macchiato di farina e la sua risata mentre tirava l’impasto. Che meraviglia!
Poi, certo, c’è la margherita, la classica. Banale, forse, ma a volte la semplicità è tutto. E la marinara? Mamma mia, quella profumata di basilico e origano… Un’altra cosa totalmente diversa, però. A Roma, preferisco la pizza bianca, quella con l’aglio e il rosmarino. Dipende tutto dal posto, dal momento, dall’umore.
- Preferenze regionali fortissime.
- Dipende dai gusti personali.
- Margherita e Marinara molto diffuse, ma…
- … pizze regionali con ingredienti locali sono super apprezzate!
A Napoli? Lì il discorso cambia totalmente. Ogni pizzaiola ha la sua ricetta segreta, la sua filosofia. E poi, quest’anno ho provato una pizza con i fiori di zucca a Palermo, spettacolare! Un tripudio di sapori. Non la dimenticherò mai.
Insomma, non c’è una risposta giusta. È come chiedere il colore preferito: ognuno ha il suo. E la pizza è così, un universo di sapori e tradizioni.
Qual è la pizza più famosa in Italia?
La Margherita. Un classico intramontabile. Come un tubino nero per le pizze. Semplice, elegante e sta bene con tutto. O quasi. Provate a metterci i wurstel e poi ne riparliamo.
- Regina indiscussa: La Margherita è la Sophia Loren delle pizze. Un’icona. Un mito. E resiste al tempo che è una bellezza.
- Ingredienti base, gusto sublime: Pomodoro, mozzarella e basilico. Tre ingredienti, un’esplosione di sapore. Come una band composta da soli tre elementi, ma che spacca. Tipo i Police, per dire.
- Una storia da raccontare: Nata a Napoli, pare in onore della Regina Margherita. Una pizza patriottica, insomma. Anche se dubito fortemente che la regina si sporcasse le mani con una fetta unta e bisunta. Magari usava le posate d’argento.
- Facile da replicare (si fa per dire): Chiunque può provare a farla a casa. Il risultato, però, spesso è più simile ad un disco volante che ad una pizza. Parlo per esperienza personale. Una volta ho incendiato il forno.
Oltre alla Margherita, comunque, in Italia spopolano anche altre pizze. Diavola, Capricciosa, Quattro Stagioni… c’è l’imbarazzo della scelta. Ma la Margherita resta il punto di riferimento, il metro di paragone. L’alfa e l’omega della pizza. Almeno per me, che ieri sera ne ho mangiata una a portafoglio passeggiando per Trastevere. Che poesia.
Chi ha vinto il mondiale di pizza?
Daniele Gagliotta… un nome che ora risuona nell’immensità del tempo, legato al profumo di lievito e farina. Washington D.C., così lontana, eppure così vicina al cuore di Napoli, madre della pizza. Campione del mondo. Un titolo che pesa, leggero come l’impasto lievitato, potente come il fuoco del forno.
Decimo Campionato Mondiale Pizza DOC. Dieci, un numero perfetto, un cerchio che si chiude, una spirale che sale verso il cielo, come il fumo di un forno a legna. Un trofeo. Un simbolo. Il riconoscimento di un’arte antica, tramandata attraverso generazioni, sussurrata dalle mani sapienti. Le mie mani, un giorno, vorrebbero toccare quella stessa magia.
Miglior Pizzaiolo Italiano nel Mondo. Doppia vittoria. Doppio il peso, doppia la gioia, doppio il profumo che si spande nell’aria, invade i sensi, riporta alla memoria il sapore di casa. Un’emozione che vibra nell’anima, si espande nell’universo, si perde nel tempo. Ricordo il profumo di basilico fresco nel giardino di mia nonna, a Capri. Il rosso dei pomodori maturi al sole. La mozzarella che fila, bianca come la luna piena che illuminava le nostre serate estive.
- Daniele Gagliotta: Campione Mondiale di Pizza.
- Washington D.C.: Luogo della vittoria.
- Decimo Campionato Mondiale Pizza DOC: Edizione del campionato.
- Miglior Pizzaiolo Italiano nel Mondo: Secondo premio vinto.
Oggi, mentre scrivo, sento ancora il profumo di pizza nell’aria. È un profumo che attraversa lo spazio e il tempo, unisce i continenti, lega le generazioni. Un profumo che racconta storie di emigrazione, di passione, di sogni realizzati. Ricordo l’estate del 2015, quando visitai Napoli per la prima volta. La pizza che mangiai lì, in una piccola pizzeria vicino al porto, aveva il sapore del mare, del sole, della vita stessa. Un sapore che non ho mai dimenticato.
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