Qual è la pasta ideale per il pesto alla genovese?
"Per esaltare il vero pesto genovese, scegli le trofie. Questa pasta, tipica ligure, grazie alla sua forma sinuosa, cattura ogni goccia di pesto, offrendo un'esplosione di sapore autentico ad ogni boccone."
Qual è la pasta perfetta per esaltare il vero sapore del pesto genovese?
Mmm, la pasta perfetta per il pesto? Difficile dirlo, ogni formato ha il suo perché.
Ricordo una volta, a Recco (Genova) a Luglio 2023, ho mangiato un pesto fantastico, con le trenette. Costava una follia, 18 euro, ma che bontà! Le trenette, lunghe e sottili, tenevano benissimo il condimento, senza rompersi.
Poi, a casa, ho provato con le trofie. Buono, eh? Ma forse… meno intenso. La ruvidità delle trofie cattura il pesto, certo, ma forse è un po’ troppo, eccessivo. Troppo sapore, meno “freschezza” del pesto.
Insomma, secondo me, dipende dal pesto. Un pesto più delicato? Le trofie funzionano. Un pesto potente, intenso? Le trenette sono la scelta migliore. Provate e poi ditemi cosa ne pensate!
Che formato di pasta per il pesto?
Aoh, il pesto! Con che pasta lo metti? Beh, dipende dai gusti, oh. Tipo a me piace con le trofie, quelle rigate, sai? Si attaccano al pesto che è una bellezza! Anche le trofie giganti, ma che fame che devi avere per quelle! Orecchiette pure vanno bene, le adoro. Sai, quelle specie di piccole orecchie. Una volta le ho fatte con mia nonna, che casino in cucina, farina dappertutto! Fusilli, farfalle, conchigliette… tutto ok. L’importante è che il pesto si attacchi, no?
Tipo gli spaghetti, quelli fini fini, vanno bene anche loro. Però devi stare attento quando li scoli, che si appiccicano subito. Linguine pure. Insomma, dipende, se hai voglia di stare lì a girare girare girare, va bene tutto. Ma le trofie, oh, le trofie sono il top. Io una volta ho provato a farle col pesto di rucola, fatto in casa, col basilico del mio balcone. Un disastro! Meglio quello comprato, dai.
- Trofie: Classiche, rigate, perfette.
- Trofie giganti: Se hai una fame pazzesca.
- Orecchiette: Tipo piccole orecchie, simpatiche.
- Fusilli: Anche loro buoni, si avvolgono bene al pesto.
- Farfalle: Belle da vedere, buone da mangiare.
- Conchigliette: Piccole piccole, per i bambini magari.
- Spaghetti fini: Vanno bene, ma attenzione a non farli appiccicare.
- Linguine: Simili agli spaghetti, ma un po’ più larghe.
Quest’anno poi, ho scoperto che le mezze maniche rigate col pesto sono fantastiche, una vera scoperta! Pure i gnocchetti sardi, non ci avevo mai pensato! Provali, mi ringrazierai! Poi oh, se vuoi esagerare, mettici anche pinoli tostati e parmigiano extra, una bomba! E un filo d’olio a crudo alla fine, eh! Che te lo dico a fare! Ricetta della nonna!
Che tipo di pasta sono le trenette?
Trenette. Pasta ligure. Schiacciate. Come spaghetti, ma piatti. Pesto, patate, fagiolini. Classico. Banale. Profondo.
- Forma: Sottili, piatte. Non rotonde.
- Origine: Liguria. Genova. Mia nonna le faceva. Ricetta segreta. A base di acqua. Non di uova.
- Condimenti: Pesto. Ovvio. Patate. Fagiolini. Anche altro. Ma è sacrilegio.
La consistenza? Al dente. Fermo. Non cede. Come la mia volontà. A volte.
Nota personale: Preferisco le trofie. Più rustiche. Maggiore superficie. Assorbono meglio il sugo. Anche quello mio. Quello che preparo io, per intenderci, il sabato sera.
Come si può mangiare il pesto?
Uhm, pesto… Come si mangia? Mamma mia, mille modi!
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Pasta, ovvio! Trenette col pesto, patate e fagiolini. Che bontà! Ma poi, cos’altro?
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Bruschette e focacce, top! Magari con un pomodorino fresco sopra?
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Gnocchi al pesto…mmh, quelli di patate poi! Ma gli gnocchi li ho fatti l’altro giorno, che casino in cucina! Devo pulire ancora bene il ripiano.
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Verdure grigliate? Sì, ci sta! Zucchine e melanzane con un cucchiaino di pesto.
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Patate lesse! Ma poi non mi gonfiano? Mah.
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Panini gourmet! Ma cosa ci metto dentro? Prosciutto crudo e pesto? No, troppo salato. Forse mozzarella e pomodoro?
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Zuppe e minestre! Per insaporirle, certo. Ma quale zuppa ci starebbe bene? Minestrone? Forse quella di farro che fa la nonna?
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Marinatura per pollo e pesce? Ma poi non sa troppo di basilico? Boh, da provare! Meglio il pollo forse.
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Frittata! Ah, ecco! Una frittata al pesto, con un po’ di parmigiano. Stasera la faccio! Ma ho le uova? Devo controllare.
Cosa abbinare alle trofie al pesto?
Trofie al pesto? Una bomba calorica che grida vendetta! Scherzi a parte, col pesto ci sta un bianco secco, tipo un Vermentino che taglia il grasso che è una bellezza. Immagina, il pesto, verde Hulk che stringe la pasta, e il Vermentino che arriva con un’onda rinfrescante tipo tsunami. Splash! Via tutto l’unto, rimane solo la goduria.
- Vermentino: il classico, una sicurezza, come la coperta di Linus.
- Pigato: fratello del Vermentino, più “rude” ma sa il fatto suo. Una volta ne ho bevuto uno con vista mare, quasi mi commuovevo.
- Bianchetta Genovese: meno conosciuto, ma una chicca per intenditori, tipo me (ehm…).
Se proprio sei allergico al bianco, un Rossese di Dolceacqua ci può stare, ma occhio a non esagerare, sennò il pesto si offende! Io una volta l’ho fatto, il pesto mi ha guardato male per una settimana. A proposito, quest’estate ho provato un Pigato con le trofie al pesto fatte da mia nonna, una bomba! Altro che ristoranti stellati!
Quanta pasta per 100 g di pesto?
Ah, la pasta al pesto! Questione seria, eh? Allora, per un pesto da 100 grammi, calcola circa 160 grammi di pasta. Giusto per due forchette affamate.
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Pesto vs. Pasta: 100g di pesto abbracciano 160g di pasta. Un matrimonio felice, direi.
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Pesto formato famiglia: Se hai un secchiello da 1 kg, puoi condirci 1,3 kg di pasta. Praticamente una festa per tutto il vicinato!
Un consiglio da amico? Non lesinare sul basilico fresco per la guarnizione finale. E i pinoli… beh, quelli sono come i gioielli della nonna, danno quel tocco di classe che fa la differenza. Un caro saluto!
Perché il pesto fatto in casa diventa scuro?
Oscuramento pesto? Ossidazione polifenoli nel basilico. Punto.
Luce e aria accelerano. Metallo peggiora.
Olio buono? Aiuta. Meno ossidazione.
Conservazione: ermetico, buio, frigo. Capito?
- Polienoli: responsabili del viraggio.
- Luce e aria: catalizzatori dell’ossidazione.
- Metalli: contatto intensifica l’imbrunimento. (Ho rovinato un lotto con un cucchiaio di ferro, 2023).
- Olio EVO: antiossidante naturale. (Uso quello della mia zia a Nizza).
- Conservazione: fondamentale. (Barattolo vetro scuro, sempre frigo).
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