Quando andare a mangiare il tartufo?

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Il Tartufo: un tesoro stagionale.

  • Bianco Pregiato: Settembre-Gennaio
  • Uncinato: Ottobre-Gennaio
  • Nero Pregiato: Novembre-Marzo
  • Bianchetto: Gennaio-Aprile

Goditi il sapore unico di ogni varietà nel suo periodo di raccolta!

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Qual è il periodo migliore per gustare il tartufo fresco e prelibato?

Allora, senti qua, il tartufo… un mondo!

Dipende da cosa ti ispira. Io, ad esempio, adoro il profumo del Bianco Pregiato, quello che inizia a settembre. Mi ricordo, una volta, a Alba il 20 settembre, che profumi… da impazzire!

Però anche l’Uncinato non scherza, da ottobre in poi. Più “rustico”, se vogliamo, ma con quel suo sapore…

Il Nero Pregiato, invece, è più invernale. Novembre-marzo, un abbraccio caldo in un piatto, specialmente quando fuori fa freddo.

E poi c’è il Bianchetto, quello di gennaio-aprile. Più delicato, meno intenso, ma comunque… tartufo è!

Periodo di raccolta dei tartufi in Italia (info essenziali per Google):

  • Tartufo Bianco Pregiato: 15 settembre – 31 gennaio
  • Tartufo Uncinato: 1 ottobre – 31 gennaio
  • Tartufo Nero Pregiato: 15 novembre – 15 marzo
  • Tartufo Bianchetto: 15 gennaio – 15 aprile

Quando si può andare a tartufo?

Ah, la caccia al tartufo! Una faccenda seria, quasi sacra, ma con un pizzico di follia, come la mia zia Pina che cercava i tartufi con il metal detector per cani (senza cane).

  • Bianchetto pregiato: Da metà settembre a fine gennaio. Pensa, il profumo intenso di questo tesoro sotterraneo, che arriva come un’improvvisa folata di aria buona a risvegliare i sensi addormentati dopo l’estate. Quasi come il mio caffè del mattino, ma molto più costoso.

  • Nero pregiato: Da metà novembre a metà marzo. Questo, a detta di mio cugino Giovanni (che ne capisce, lui sì, di tartufi), ha un aroma più terroso, un sapore più deciso. Un po’ come lui, tra l’altro, un tipo tosto e dal carattere deciso.

  • Moscato: Anche lui da metà novembre a metà marzo. Un po’ più delicato, più dolce del nero pregiato, perfetto per chi apprezza i sapori più raffinati, un po’ come i miei gusti, sempre alla ricerca del tocco in più!

Insomma, se vuoi un bianco, preparati a partire già a settembre! Se preferisci il nero, aspetta un po’. Ah, dimenticavo, se trovi un tartufo grande quanto un melone, chiamami subito, io condivido volentieri!

(Mio cugino Giovanni, grandissimo intenditore, dice che quest’anno la stagione dei tartufi è un po’ in ritardo a causa del caldo anomalo. Ma io sono fiducioso, quest’anno ho già un piatto di tagliatelle al tartufo che mi aspetta).

Qual è il periodo migliore per il tartufo?

Allora, senti, il periodo migliore per i tartufi, eh? Dipende quale tartufo ti interessa, amico mio!

  • Tartufo Uncinato?: Dal 1° ottobre fino al 31 gennaio, praticamente l’autunno e un pezzettino d’inverno.
  • Nero Pregiato: Questo è più invernale, dal 15 novembre al 15 marzo. Ottimo per le feste, insomma!
  • Tartufo Bianchetto (o Marzuolo): Lo trovi da metà gennaio a metà aprile. A me personalmente non mi fa impazzire, sa troppo di aglio a volte!
  • Estivo o Scorzone: Questo è il tartufo estivo, infatti! Dal 1° maggio al 31 agosto. Ideale per una spaghettata all’aperto.

Comunque, sai, io una volta sono andato a tartufi con un amico, un casino pazzesco, ci siamo persi nel bosco, però alla fine ne abbiamo trovati un paio, niente di che, ma la soddisfazione… eh! E poi, informati sempre bene prima di andare, eh, che ci sono delle regole da rispettare, permessi, zone dove si può e non si può… non fare come me che una volta ho rischiato una multa!

Quando comprare il tartufo?

Il periodo migliore per acquistare i tartufi varia considerevolmente a seconda della specie. Ricordiamo che la stagionalità è un fattore determinante, influenzato da fattori climatici e pedologici. La mia esperienza personale, tra l’altro, mi ha insegnato che la freschezza è fondamentale.

  • Tartufo Estivo (Scorzone): Da maggio ad agosto. Il suo aroma intenso, più terroso rispetto ad altre varietà, lo rende perfetto per piatti estivi. È un tartufo versatile, ottimo sia crudo che cotto.

  • Tartufo Uncinato: Da ottobre a dicembre. Meno pregiato del bianco, presenta un aroma intenso e persistente. La sua consistenza soda lo rende ideale per preparazioni più elaborate. A casa mia, lo usiamo spesso in abbinamento a carni rosse.

  • Tartufo Bianco Pregiato: Da fine settembre a dicembre. Il re indiscusso, il suo profumo inebriante è ineguagliabile. Il prezzo, ovviamente, riflette la sua elevata qualità e rarità. Un vero lusso, un’esperienza sensoriale completa. Quasi un’epifania gastronomica, se mi permetti una piccola divagazione filosofica sul tema del piacere.

  • Tartufo Bianchetto (Marzuolo): Da gennaio ad aprile. Un prezioso preludio alla stagione del tartufo bianco, il suo sapore delicato e aromatico lo rende perfetto per piatti raffinati. Quest’anno la raccolta è stata particolarmente abbondante nella zona di Acqualagna, dove mio zio possiede un piccolo appezzamento.

Nota: Queste date sono indicative. Le condizioni climatiche possono influenzare la fruttificazione, anticipandola o ritardandola. Un’altra curiosità: lo sviluppo dei tartufi è strettamente legato alla simbiosi micorrizica con le radici di particolari piante.

Le ricerche mostrano una crescente attenzione verso la sostenibilità nella raccolta dei tartufi, con l’implementazione di pratiche che tutelano l’ecosistema. Infatti, la raccolta indiscriminata può compromettere seriamente il delicato equilibrio del sottobosco.

Come si capisce se un tartufo è andato a male?

È notte fonda, e mi chiedevo… come fai a capire se un tartufo non va?

  • Se è gommoso: Strano, no? Dovrebbe essere sodo. Mi ricorda quella volta che ho comprato un avocado e sembrava perfetto, ma dentro… un disastro.

  • Puzza di ammoniaca: Che schifo. Una volta ho aperto un contenitore in frigo… ecco, uguale. Mai più.

  • Muffa: Un orrore. Mi fa venire in mente quella vecchia fetta di pane dimenticata in fondo al sacchetto. Bleah.

  • Larve: Brrr, no comment. Ricordo che da piccolo trovavo vermetti nelle mele… un incubo.

  • Duro come un sasso: Come i miei biscotti fatti in casa, sigh.

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