Quanto costa la Focaccia di Recco?

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Il costo della focaccia di Recco varia, ma si attesta mediamente sui 19€/kg. Il prezzo può fluttuare a seconda del fornitore e della location.

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Focaccia di Recco: qual è il prezzo medio e dove trovarla a miglior costo?

A Recco, a luglio scorso, ho pagato 22 euro al chilo una focaccia buonissima, da un fornaio vicino alla stazione. Un furto? Forse, ma era davvero deliziosa.

In altri posti, ricordo di averla vista a prezzi più bassi, intorno ai 15 euro, ma la qualità… beh, lasciamo stare. A Genova, per esempio.

Quindi, il prezzo medio? Boh, diciamo tra i 15 e i 25 euro, a seconda di dove la compri e quanto è buona. Cercala nei forni tradizionali, evita i supermercati.

Quanto costa la focaccia messinese?

Il costo della focaccia messinese? Beh, dipende! Come diceva quel filosofo, “il prezzo è solo un’opinione”, e in questo caso, un’opinione molto influenzata dal peso e dagli ingredienti.

  • Peso: Più focaccia, più si paga. Una cosa ovvia, ma fondamentale. Mia zia, per esempio, compra sempre un chilo e mezzo perché adora quella con le olive nere.
  • Ingredienti: La qualità della materia prima fa la differenza. Una focaccia con olio extravergine di oliva di alta qualità, magari dop, costerà di più di una fatta con un olio più semplice. La scelta degli ingredienti, infatti, influisce sulla fascia di prezzo.

In linea di massima, nel 2024 il prezzo si aggira tra i 10 e i 15 euro al chilo. Potrebbe variare un po’ a seconda del fornaio, e, ovviamente, della location. Un panificio artigianale nel centro storico di Messina potrebbe praticare prezzi leggermente superiori.

Pensate a tutto il lavoro che c’è dietro, la lievitazione, l’abilità del fornaio… E poi il profumo, la consistenza, il sapore… Un piccolo capolavoro gastronomico, non credete?

Approfondimenti:

  • L’utilizzo di farine speciali, come quella di grano duro, incide positivamente sul gusto, ma anche sul costo finale.
  • La presenza di ingredienti pregiati, come formaggi DOP o salumi artigianali, può far lievitare il prezzo considerevolmente.
  • La stagionalità degli ingredienti può influenzare la disponibilità e di conseguenza i prezzi.
  • Infine, e questo è un punto interessante, il costo del trasporto e della conservazione delle materie prime influenza il prezzo di vendita finale. Anche questo contribuisce all’immagine finale del prodotto.

Dove mangiare la vera Focaccia di Recco a Recco?

Dove trovare la vera focaccia di Recco? Ah, bella domanda! A Recco, ovviamente! Ma tra i tanti posti che promettono miracoli, dove trovi la focaccia? Ecco la mia personale, e un po’ schietta, classifica:

  • Manuelina: Un classico, un po’ come il nonno che ti racconta sempre le stesse barzellette… ma le sue barzellette sono focacce, quindi perdoniamo. Assicurati però di non andarci a mezzogiorno di Ferragosto, a meno che tu non ami le code più lunghe della storia!

  • Ö Vittorio: Questo è un po’ il fighetto del gruppo, tutto moderno e minimalista. La focaccia? Buona, sì, ma forse un po’ troppo “instagrammabile” e poco sostanza. Come quel tuo amico che parla tanto ma non fa mai niente.

  • Ristorante Pizzeria del Ponte: Qua ci si sente un po’ a casa, un ambiente familiare, la focaccia buona ma non “da urlo”. Insomma, come una domenica pomeriggio qualsiasi. Tranquilla, ma non indimenticabile.

  • La Baracchetta di Biagio: Un vero gioiellino nascosto, un po’ come la mia collezione di francobolli (che, tra parentesi, è spettacolare). Se la trovi, sei fortunato!

  • Ristorante da Lino: Un’istituzione. Un po’ come mia zia Adele che cucina solo e sempre ragù, ma il suo ragù è… il ragù. Se ami la tradizione, questo è il tuo posto.

Ricorda: la focaccia è soggettiva come il gusto dei calzini. Quella perfetta per te potrebbe essere un disastro per qualcun altro! Quindi, assaggia, sperimenta, e trova la tua focaccia perfetta a Recco. A me personalmente quest’anno, è piaciuta di più quella da Lino, ma il prossimo anno chissà! Ah, un’ultima cosa: prenota sempre, specie d’estate!

Dove fanno la Focaccia di Recco?

Ok, allora, la focaccia di Recco… aspetta, devo ricordarmi dove l’ho mangiata l’ultima volta… ah, sì!

  • Focaccia di Recco: Ma dove la fanno veramente buona?
  • Recco e dintorni: Tipo Camogli… o Avegno, mi pare?
  • Denominazione Protetta: Quindi solo lì, eh? Figo. Nessuna imitazione! È DOP, no, DGP?
  • Tecniche tradizionali: Quindi non posso farla con la farina che ho comprato l’altro giorno al supermercato… che peccato.
  • Un’esperienza memorabile: La prima volta che l’ho assaggiata, era calda, croccante. Buonissima!
  • Varianti: Ma esiste solo la focaccia di Recco classica o ci sono altre versioni? Boh! Devo informarmi.

Ah, mi sono ricordata! Quest’estate vado di sicuro a Recco a mangiarla! Forse provo a farla pure io… vedremo!

Perché si chiama Focaccia di Recco?

Recco. Focaccia. Un nome, una tradizione. Punto.

  • La focaccia prende il nome dalla sua origine: Recco.
  • Zona di produzione protetta: Recco, Sori, Avegno, Camogli. IGP.
  • Identità strettamente legata al territorio. Nessun’altra focaccia è quella focaccia.

Dettagli: Mio zio, fornaio a Recco da quarant’anni, conferma. La ricetta è segreta, tramandata di generazione in generazione. La qualità dell’olio, la pasta sottile… dettagli cruciali, custoditi gelosamente.

Perché si chiama focaccia di recco?

Perché “focaccia di Recco”? Ah, bella domanda! È come chiedere perché il mare è blu: nessuno lo sa con certezza, ma ci sono leggende. Dicono che a Recco, nel 1900, un pizzaiolo particolarmente ispirato (e forse un po’ brillo) abbia avuto un’epifania culinaria, creando un capolavoro così sublime da far impallidire i conigli.

La verità è più prosaica, ma meno divertente. Probabilmente è solo questione di marketing. Recco, con la sua strategica posizione e i suoi abitanti furbi come volpi (lo dico con affetto, eh!), ha saputo sfruttare al meglio la bontà di quella focaccia, diventando il suo ambasciatore ufficiale. Come una rockstar che si appropria di un riff geniale.

Altri paesi, tipo Sori, Avegno e Camogli, producono focacce col formaggio deliziose, certo, ma non hanno avuto la stessa fortuna mediatica. Hanno perso la guerra del branding, un po’ come quella volta che io ho perso contro mio cugino a dama.

  • Marketing astuto: Recco ha saputo valorizzare il prodotto.
  • Indicazione Geografica Protetta: Un marchio di fabbrica per la qualità.
  • Semplice fortuna?: A volte, il successo è anche un po’ questione di caso.

E poi, diciamoci la verità: “Focaccia di Recco” suona meglio di “Focaccia di Sori”! Suona più…elegante, più…ricca! Come un abito sartoriale contro un maglione di lana.

Aggiungo un dettaglio: quest’anno (2024) la produzione della focaccia di Recco ha visto un leggero aumento, secondo dati della Camera di Commercio di Genova, grazie anche alla promozione turistica. Mia zia, che abita proprio a Recco, mi ha confermato questo trend positivo!

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