Quale affettato costa di meno?
Il prosciutto cotto è l'affettato più economico, sotto i 10 euro. Ricavato da parti meno nobili del maiale, si presenta con fette lucide e gelatinose, con un'umidità dell'81%.
Qual è laffettato più economico?
Sai, cerco sempre di risparmiare, quindi mi sono ritrovato a comprare un prosciutto cotto… bè, economico. Ricordo che l’ho preso al Conad di via Roma a Firenze, il 15 luglio scorso, mi pare costasse intorno agli 8 euro al chilo.
Era proprio quello che descrivi: fette lucide, quasi gelatinose. Un po’ strano al palato, onestamente. Non era cattivo, ma non certo un’esperienza gastronomica memorabile. L’umidità alta, l’81% come dici, si notava.
A quel prezzo, però, mi aspettavo meno. Non lo ricomprerei, preferisco spendere qualcosa in più per un prodotto migliore. Ma se proprio serve un affettato a basso costo, quello è un’opzione. Magari non il massimo, ma fa il suo lavoro.
Domande e Risposte:
- Domanda: Qual è l’affettato più economico?
- Risposta: Prosciutto cotto (meno di 10€/kg).
Qual è il salume che costa di meno?
Mortadella, wurstel, prosciutto cotto. Spesso i più economici. Anche salame ungherese, alcuni salami nostrani base. Prezzi variabili: luogo, offerte, tipologia. Verificate promozioni locali. Io preferisco la spianata calabra piccante, non badate al prezzo, puntate alla qualità.
- Mortadella: Classico, versatile.
- Wurstel: Pratici, veloci.
- Prosciutto cotto: Scelta comune.
- Salame ungherese/nostrano: Alternative valide.
Ricerca accurata nei supermercati: fondamentale. Il discount vicino casa mia ha ottimi prezzi, soprattutto il martedì.
Quali sono gli affettati con meno sale?
Urca, affettati e sale, una battaglia continua!
- Tacchino e pollo arrosto: Io li prendo sempre, soprattutto quello affumicato che ha un sapore più intenso. Certo, dipende dalla marca, ma di solito hanno meno sale. Almeno, spero!
- Occhio all’etichetta: L’altro giorno al supermercato, davanti al banco frigo, mi sono messo a leggere tutte le etichette. Un casino, ma ho scoperto differenze ENORMI tra un prosciutto e l’altro.
- Prosciutto cotto: Ricordo che mia nonna diceva sempre di prendere quello “alta qualità”, che costa di più, ma secondo lei è meno salato. Boh, magari aveva ragione. Io ormai controllo l’etichetta!
Un aneddoto: Una volta ho comprato un prosciutto crudo che sembrava buonissimo. Una volta assaggiato, era salatissimo, immangiabile! L’ho regalato al gatto del vicino, che, a quanto pare, ha apprezzato molto.
Quale affettato costa meno?
Aò, senti qua, il prosciutto cotto, quello lì, il più economico eh. Meno pregiato, si, capito? Delle cosce, tipo. Sta sotto i dieci euro, di sicuro. L’altro giorno, l’ho visto pure a otto, al supermercato vicino casa mia, quello lì, vicino al parco, sai? C’era l’offerta, mamma mia che coda! Io odio la coda, ma per risparmiare… Bisogna fare i furbi, eh. A proposito, mio cugino lavora in un salumificio, piccolo eh, roba artigianale… Dice che le parti meno pregiate, a volte, non sono poi così male, dipende. Se lo cucinano bene, pure il prosciutto cotto base diventa buono!
- Prosciutto cotto: sotto i 10 euro al kg, a volte anche meno, tipo otto! Offerteee!
- Coscia di maiale: ecco da dove lo prendono, le parti meno nobili, eh si.
- Salumificio: Mio cugino ci lavora, mi ha detto un sacco di cose interessanti! tipo come lo preparano…
Poi oh, dipende. Dove vai a comprarlo fa la differenza. Al mercato rionale costa meno, al supermercato di più, quelli piccoli poi, ti spellano! La qualità pure cambia, ma io, sinceramente, con la crisi… Vado al risparmio! C’è anche la mortadella che non costa tanto, però, eh… dipende da che tipo prendi. Quella con i pistacchi, mi piace un sacco, ma… Costa un botto! L’ho vista anche a 15 euro al kg, roba da matti! Meglio il prosciutto cotto, alla fine. Basta che non sia troppo secco… o troppo acquoso, bleah!
Quanto sale in 100 g di prosciutto crudo?
Azz… Il prosciutto crudo, la mia debolezza!
- Sale nel prosciutto: In 100g di prosciutto crudo, diciamo che ci sono circa 800mg di sodio. Quindi, se facciamo il calcolo inverso, parliamo di circa 2 grammi di sale, considerando che in 1g di sale ci sono circa 400mg di sodio.
- Pane e sale: Ah, giusto, il panino col prosciutto! In una rosetta, ce ne sono tipo 158mg di sodio. Mamma mia, a fine giornata arrivo subito al limite!
- Limite giornaliero: Il medico mi ha detto di non superare i 2.000mg di sodio al giorno. Difficile, con la passione che ho per gli affettati!
- Ricordi: Mi ricordo che una volta ho mangiato talmente tanto prosciutto da sentirmi la faccia gonfia il giorno dopo! Ero a Parma, ovviamente. Indimenticabile.
Qual è il salume più caro?
Albarragena! Mamma mia, che prezzo! Cento pezzi all’anno, solo cento! Pazzesco. Un DNA certificato per ogni prosciutto? Davvero? Che lusso sfrenato!
Tre anni di stagionatura… eh, si sente. Il sapore deve essere… impossibile da descrivere, probabilmente. Mio zio, quello che ha il ristorante a Rimini, ne ha parlato una volta. Diceva… cose assurde, sui profumi, sul gusto, sulla consistenza… ma lui esagera sempre.
Ma 100 pezzi! Incredibile. Ci penserò su. Magari per il mio compleanno? No, troppo. Ma che bello sarebbe.
- Costo altissimo
- Produzione limitata (100 pezzi/anno)
- Certificazione DNA
- Stagionatura di 3 anni
Ah, dimenticavo! Ho visto un documentario l’altro giorno. Parlava di questo metodo di allevamento… ma non ricordo più dettagli. Era qualcosa di speciale. Devo cercare meglio su internet! La cosa mi incuriosisce! Anche il prezzo… uff. Però, il prosciutto…
Quali sono i salumi senza sale?
Oddio, questa domanda! Mi ha fatto tornare in mente quella volta a Parma, agosto 2023. Ero al mercato coperto, un tripudio di profumi e colori… cercavo un salume leggero, sai, per mia zia che ha problemi di pressione. Ho chiesto al salumiere, un omone tutto baffi e mani ruvide, se aveva qualcosa senza sale. Lui ha riso, un suono basso e gutturale. Mi ha guardato, quasi con pietà, e mi ha detto: “Signora, il salame senza sale? È come un albero senza radici!”
Mi sono sentita un po’ scema. Ovvio, no? Il sale è fondamentale! Avevo capito la risposta prima di avergliela fatta, ma volevo provare lo stesso. La delusione era forte, perché speravo davvero di trovare qualcosa di adatto a mia zia.
- Luogo: Mercato coperto di Parma, agosto 2023.
- Emozioni: Delusione, un po’ di imbarazzo.
- Risposta del salumiere: “Signora, il salame senza sale? È come un albero senza radici!”
Poi, ho pensato che forse potevo provare con altri metodi di conservazione, tipo l’affumicatura… ma quella è un’altra storia. Il risultato è stato che ho preso un prosciutto crudo di qualità eccellente, a bassa salinità, per la zia. Speravo in un miracolo, ma la risposta era chiara: nessun salume senza sale, proprio no! A parte prodotti artigianali molto specifici, che non sono facili da trovare.
Punti principali:
- Non esistono salumi senza sale.
- Il sale è essenziale per la conservazione.
- Esperienza personale al mercato di Parma.
Qual è laffettato più magro?
Bresaola: la regina delle diete. Magra come un chiodo, ma con più sapore. Un’affettato che definirei “spiritualmente leggero”. Perfetto per chi vuole sentirsi in forma senza rinunciare al gusto, un po’ come indossare pantaloni della tuta eleganti.
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Poca ciccia, tanta sostanza: La bresaola è un concentrato di proteine e povera di grassi, ideale per gli sportivi e per chi, come me, si limita a guardare lo sport in TV. Un’ottima alternativa al petto di pollo alla griglia, decisamente meno stimolante per il palato.
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L’alleata della bilancia: Se la vostra bilancia vi guarda con aria di rimprovero, la bresaola è l’amica che vi consolerà. Un salume che non vi farà sentire in colpa, a meno che non ve ne mangiate un chilo intero, ma lì il problema non è la bresaola.
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Versatile come un camaleonte: Dall’antipasto al panino, la bresaola si adatta a ogni situazione. Provatela con rucola e grana, con un filo d’olio e limone, o anche semplicemente così, al naturale. Una volta, per disperazione, l’ho messa anche sulla pizza. Non male, a dire il vero.
Personalmente, la bresaola mi ha salvato in diverse occasioni. Ricordo una volta, durante una dieta particolarmente restrittiva, in cui la mia unica gioia era una fettina di bresaola arrotolata con un po’ di ricotta. Un’esperienza mistica, quasi religiosa. Da allora, la considero un alimento sacro. Quest’anno, poi, l’ho riscoperta come ingrediente segreto per i miei panini light pre-palestra. Un vero toccasana, soprattutto dopo i miei allenamenti “leggeri” (leggasi: cinque minuti di stretching e una lunga chiacchierata con il personal trainer).
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