Chi ha inventato il cocktail Rossini?

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Creato da Giuseppe Cipriani nel 1948, il cocktail Rossini onora Gioacchino Rossini. Una variante del Bellini, utilizza prosecco e polpa di pesca bianca.
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La genesi del Rossini: un omaggio culinario a un maestro della musica

Nel 1948, il mondo della mixologia assistette alla nascita di un nuovo cocktail destinato a conquistare i palati degli amanti delle bevande fruttate e rinfrescanti: il Rossini. Ideato dal leggendario bartender Giuseppe Cipriani all’Harry’s Bar di Venezia, questo delizioso nettare rende omaggio al compositore italiano Gioacchino Rossini, un nativo della città lagunare.

L’ispirazione dietro la creazione

Cipriani, noto per la sua creatività e la sua abilità nella miscelazione, concepì il Rossini come una variante del Bellini, un altro suo celebre cocktail a base di prosecco e polpa di pesca. Tuttavia, invece di utilizzare pesche nettarine, Cipriani optò per le più delicate pesche bianche, donando al Rossini un profilo aromatico unico e distintivo.

Un equilibrio armonioso di sapori

Il Rossini è un cocktail magistralmente bilanciato, che fonde armoniosamente la dolcezza della pesca con l’effervescenza acida del prosecco. La polpa di pesca, realizzata con pesche mature e succose, conferisce una consistenza vellutata e un gusto intenso al cocktail. Il prosecco, con le sue bollicine frizzanti e i sentori fruttati, aggiunge una nota di freschezza e complessità.

L’omaggio a Gioacchino Rossini

Il nome del cocktail è un tributo a Gioacchino Rossini, uno dei più grandi compositori d’opera di tutti i tempi. Nato a Pesaro nel 1792, Rossini era particolarmente legato a Venezia, dove compose alcune delle sue opere più famose, tra cui “Il Barbiere di Siviglia” e “Semiramide”.

Secondo la leggenda, Cipriani ideò il Rossini dopo aver ascoltato un concerto di musica di Rossini. Ispirato dalla melodia dolce e fluida della musica, creò un cocktail che rifletteva la stessa armonia ed eleganza.

Un classico intramontabile della mixologia

Negli anni successivi alla sua creazione, il Rossini è diventato un classico della mixologia, apprezzato in tutto il mondo per il suo sapore delizioso e la sua presentazione accattivante. Viene spesso servito in un flute da champagne o in un bicchiere da cocktail, guarnito con una fettina di pesca o con una foglia di menta fresca.

Il Rossini rimane un testamento alla creatività e all’artigianalità di Giuseppe Cipriani, un maestro nell’arte della mixologia. È un cocktail che continua a deliziare e ad ispirare gli amanti dei cocktail di tutto il mondo, un omaggio duraturo a uno dei più grandi compositori d’Italia.