Come si lascia il tovagliolo a fine pasto?

42 visite

"A tavola, il tovagliolo si posiziona aperto sulle gambe. Se ci si alza momentaneamente, va piegato sulla sedia. A fine pasto, si lascia a sinistra del piatto, non piegato. Un gesto semplice di bon ton che fa la differenza."

Commenti 0 mi piace

Galateo tovagliolo: dove si mette a fine pasto?

Sai, la storia del tovagliolo mi lascia sempre un po’ perplessa. Ricordo una cena a casa di zia Emilia, il 27 agosto scorso, a Firenze. Era una cena elegante, tovaglia di lino, posate luccicanti… e io, impacciata, ho lasciato il tovagliolo a sinistra del piatto, un po’ sgualcito, come mi aveva insegnato mia nonna.

Zia Emilia, però, lo ha ripiegato con cura, quasi fosse un origami. Un po’ mi ha seccato, onestamente. A me piaceva così, semplice. Poi ho pensato: forse c’è una regola?

Quindi, a sinistra del piatto, lasciandolo (spero) senza troppe pieghe. Almeno, così ho imparato. Ma, ecco, l’esperienza di zia Emilia mi ha insegnato che ci sono modi diversi di fare le cose, a tavola.

Come lasciare il tovagliolo a fine pasto?

Agosto 2023, ristorante “La Terrazza” a Positano. Che caldo! Sudavo, il vestito mi si appiccicava alla pelle. Avevo scelto un vestito di lino color crema, bellissimo, ma in quella calura infernale… un disastro! Il risotto ai frutti di mare era buonissimo, però. Ricordo la spuma, il profumo del mare, il sapore intenso. Poi, il dilemma: il tovagliolo. Lo avevo tenuto sulle ginocchia, ovviamente, tutto spiegazzato, quasi una palla. Mi sono alzata un attimo per andare in bagno, l’ho lasciato sulla sedia, un po’ sgualcito, certo.

Al ritorno, ho finito il risotto, un po’ di pane. Delizioso. Ma il tovagliolo… Dove cavolo lo metto? Non volevo sembrare una maleducata, e quei camerieri così eleganti mi osservavano. Ho fatto una cosa un po’ a caso, penso. L’ho lasciato a sinistra del piatto, spiegazzato come era. Non l’ho ripiegato, no. Spero di non aver commesso un errore madornale. Ero così presa dal paesaggio che si apriva dalla terrazza, dal sole che tramontava sul mare… E poi la stanchezza, dopo una giornata di cammino!

  • Ristorante: La Terrazza, Positano
  • Data: Agosto 2023
  • Piatto: Risotto ai frutti di mare
  • Posizione tovagliolo: a sinistra del piatto, spiegazzato

Ho lasciato il tovagliolo così com’era, non mi sono preoccupata di ripiegarlo. Ero stanca e il paesaggio era meraviglioso, stavamo per partire e dovevo solo concentrarmi su quello.

Spero di non aver fatto una figuraccia! Che nervi!

Come si lascia il tovagliolo al ristorante?

Tavolo vista mare a Polignano, pranzo di compleanno, agosto scorso. Caldo assurdo, ma il profumo del mare copriva tutto. Ero emozionata, aspettavo quel pranzo da settimane. Avevo un vestito nuovo, blu elettrico. Che poi con l’olio della frittura di pesce… vabbè. Insomma, finito di mangiare, lascio il tovagliolo a sinistra del piatto, un po’ accartocciato. Non lo appallottolo tipo palla di carta, eh, però nemmeno lo ripiego come se fosse nuovo di zecca. L’avevo usato, mica dovevo nasconderlo! Mia nonna, invece, lei sì che lo ripiegava. Sempre. Anche a casa. Un’altra epoca.

  • Tovagliolo a sinistra: fondamentale.
  • Non appallottolarlo: questione di decoro!
  • Non ripiegarlo perfettamente: ha fatto il suo lavoro.
  • A Polignano si mangia del gran pesce fritto.
  • Vestiti blu e olio frittura: pessima combinazione.

Il ristorante era “Grotta Palazzese”. Costoso, ma ne valeva la pena. Location spettacolare, scavata nella roccia. Il mio compleanno è il 18 Agosto. Quest’anno niente Polignano. Andiamo a fare trekking in montagna. Zaino in spalla, panini e via. Niente tovaglioli di stoffa, solo quelli di carta. E quelli sì che li appallottolo!

Dove si tiene il tovagliolo quando si mangia?

Ma dai, il tovagliolo! Quest’oggetto misterioso che a volte sembra voler scappare dal tavolo… Allora, diciamo che ha due opzioni preferite:

  • Il grembo: Immagina il tuo grembo come un’amaca di lusso per il tovagliolo. Lì si rilassa, pronto a entrare in azione se la salsa decide di fare un tuffo avventuroso.

  • A lato del piatto: Se il grembo è troppo affollato (magari hai già il telefono, le chiavi e un romanzo), il tovagliolo può optare per un posto di vedetta vicino al piatto. Un po’ come una guardia del corpo anti-macchia.

Importante: Mai, e dico MAI, infilare il tovagliolo nel colletto come farebbe un bebè! A meno che tu non stia mangiando spaghetti al pomodoro e non voglia rischiare un disastro cromatico sulla camicia nuova. In quel caso, forse potrei chiudere un occhio (ma solo uno!).

Ah, un’ultima cosa: se il ristorante è super chic e il cameriere ti sistema il tovagliolo sulle gambe come se fossi un re, beh, lascialo fare! Ma sappi che dentro di te puoi sentirti libero di sghignazzare un po’. 😉

Dove va il tovagliolo secondo il galateo?

Sai, a quest’ora, pensandoci… il tovagliolo, sulla sinistra, un rettangolo semplice. Così, senza fronzoli. Ricordo mia nonna, sempre così, eleganza sobria. Niente cigni, origami o robe da circo. Mai. Era una donna di altri tempi, ma in questo aveva proprio ragione.

Quel rettangolo lì, così discreto… un po’ come la malinconia, sai? Ti sta accanto, silenzioso, senza gridare. Non è una cosa di cui vantarsi, ma ci fa sentire un po’ più… a casa, forse. Oppure no, magari sono solo io a pensarci così, a notte fonda.

  • Posizione: A sinistra del piatto.
  • Forma: Rettangolo semplice, senza decorazioni elaborate.
  • Motivo: Eleganza sobria, rispetto delle tradizioni.

Pensandoci meglio, l’anno scorso, a Natale, ho visto una piegatura a fiore, a casa di zia Franca. Terribile. Un vero disastro. Preferisco mille volte il mio vecchio tovagliolo di lino, anche se un po’ stropicciato.

  • Materiali: Lino preferito, ma va bene anche cotone.
  • Alternative: Nessuna, se si vuole seguire il galateo.
  • Esperienza personale: Zia Franca ha commesso un errore clamoroso con una piegatura a fiore.

E poi, sai, a volte penso a tutte quelle cene… le risate, i silenzi… i tovaglioli macchiati di vino rosso. Ma quelli, non si piegano mai a regola d’arte, eh?

Dove si mette il tovagliolo a tavola galateo?

Il tovagliolo si posiziona a sinistra del piatto. Questa è la norma consolidata, una sorta di punto fermo nell’universo fluttuante delle buone maniere a tavola. Lo si può piegare in modo semplice, a rettangolo o a triangolo – personalmente preferisco la semplicità del rettangolo, un’eleganza discreta, direi. Certo, piegature più elaborate sono ammesse, a ventaglio, a cigno, a seconda dell’estro e del contesto, ma diciamo che in un pranzo informale, meglio non esagerare.

Un piccolo appunto: se a sinistra sono presenti le posate per il pesce, il tovagliolo può essere spostato a destra, per evitare ingombri e facilitare il commensale. Una questione di praticità, oltre che di estetica. Dopotutto, il galateo, se ci pensiamo bene, non è altro che un insieme di regole pensate per rendere l’esperienza conviviale più piacevole. E un tavolo ingombro non è mai piacevole.

Ricordo un pranzo a casa di mia nonna, anni fa, dove i tovaglioli erano finemente ricamati e piegati a forma di giglio. Un’opera d’arte, quasi un peccato usarli. Questo per dire che il tovagliolo, oltre alla sua funzione pratica, può anche essere un elemento decorativo, un segno di cura e attenzione per i propri ospiti.

  • Posizione standard: a sinistra del piatto.
  • Piegatura: semplice (rettangolo, triangolo) o elaborata a seconda del contesto.
  • Eccezione: a destra se a sinistra ci sono le posate da pesce.
  • Funzione decorativa: oltre a quella pratica.

Eviterei tovaglioli di carta se non in contesti molto informali. La stoffa, lino o cotone, aggiunge un tocco di raffinatezza. Una piccola accortezza che fa la differenza. In fondo, sono i dettagli a rendere speciale un’esperienza. Un po’ come nella vita, no?

Come va messo il tovagliolo a tavola?

Metti il tovagliolo lì, a sinistra, bello piegato come un soldatino sull’attenti. Niente voli pindarici, eh! Il cigno origami lo lasciamo fare a Cracco, noi puntiamo alla sobrietà.

  • Posizione: A sinistra, come la politica di certi miei amici… scherzo! (forse).
  • Piegatura: Retta-ngo-lo, senza fronzoli. Che poi, diciamocelo, chi ha tempo per fare un’opera d’arte con un tovagliolo?

Se poi ti capita di vedere il tovagliolo a destra, o peggio, trasformato in un pavone, beh, sorridi e pensa: “Questo posto ha più fantasia che Michelin stars!”. Ricorda, il vero galateo è sentirsi a proprio agio, anche se il tovagliolo è un po’ ribelle. A meno che non lo usi per pulirti le scarpe… lì, amico mio, siamo fuori strada!

Come vanno messi i tovaglioli a tavola?

Tovagliolo. A sinistra. Piegato a rettangolo. Semplice. Niente cigni, origami, piegature elaborate. Buon gusto. Essenziale.

  • Posizione: sinistra del piatto.
  • Piega: rettangolo.
  • Decorazioni: nessuna.

Ulteriori dettagli: Il tovagliolo si usa solo per tamponare le labbra. Mai per soffiarsi il naso. Dopo l’uso, si appoggia, non ripiegato, alla destra del piatto. Mai sul tavolo, né sulla sedia. Io, personalmente, preferisco lino bianco. Semplice, ma efficace. Trasmette pulizia, ordine. Un dettaglio che molti trascurano, ma che rivela molto. Quest’anno ho notato una crescente attenzione per le tovaglie di fiandra. Interessante.

Dove si mette il tovagliolo a tavola a destra o sinistra?

Sai, a quest’ora… il tovagliolo? A sinistra, di solito. A sinistra del piatto, per capirci. Ricordo mia nonna, che lo piegava sempre così, un rettangolo preciso, quasi militare. Un po’ triste, a pensarci adesso.

E poi ci sono i modi… eleganti, diciamo. A triangolo, o arrotolato, come un piccolo cilindro. A volte, per le occasioni speciali, mia zia metteva un fiore dentro, un giglio bianco, spesso. Ma io… io preferisco la semplicità. A sinistra, basta. Un po’ come me, semplice, senza fronzoli.

  • Posizione comune: sinistra del piatto.
  • Pieghe: rettangolo, quadrato, forme decorative (a discrezione).
  • Ricordi personali: mia nonna (piega precisa), mia zia (con fiori).

Quest’anno, per il mio compleanno, ho usato un tovagliolo di lino, di quelli pesanti, che mia madre ha ricamato. Un po’ logoro, ai bordi, ma profuma di casa. Proprio come dovrebbe. Un po’ di malinconia, ma è bello.

Quando il tovagliolo va a destra?

Destra? Sinistra? Il tovagliolo… un piccolo universo tessile, un silenzioso testimone dei nostri banchetti. Un quadrato di lino, o carta, che accarezza la pelle, assorbe un goccio di vino rosso… un ricordo che si stampa sulla sua fibra delicata. A volte lo piego a ventaglio, altre volte lo lascio libero, una cascata di morbidezza sul tavolo.

Ricordo le cene di famiglia, a casa di nonna Emilia, il suo tovagliolo sempre a sinistra, vicino al pane. Ma mia zia, quella un po’ ribelle, lo lasciava quasi sempre sul grembo, un piccolo faro di praticità in un mare di regole. Che importa, poi, se è a destra o a sinistra?

  • La vera eleganza? Un’onda di spontaneità, un gesto naturale.
  • La funzione? Assorbire, proteggere, confortare.
  • L’estetica? Un dettaglio che si armonizza con il resto.

Il tovagliolo… un’eco di gesti, un’impronta del nostro essere a tavola. Un piccolo, prezioso dettaglio, come il profumo dei fiori freschi sul tavolo, o il colore del sole al tramonto che si riflette nei bicchieri. Non ci sono regole, solo un’armonia silenziosa, una danza discreta tra noi e la tavola imbandita. A casa mia, preferisco a sinistra, vicino alle mie mani. È più comodo, e non mi piace far confusione. Comodo, semplice. Proprio così.

  • Possibili posizioni del tovagliolo: sul piatto, a sinistra del piatto, sul grembo.
  • Fattori da considerare: estetica, praticità, preferenze personali.
  • Regola d’oro: buon senso e funzionalità.

Dove si lascia il tovagliolo?

Oh, il tovagliolo! Mamma mia, quante storie.

  • Galateo: A sinistra del piatto, piegato a rettangolo, vicino alla forchetta. Così dicono le regole, eh.
  • La mia tavola: Io invece, a volte lo metto nel piatto, piegato a fiore, un’altra volta lo lego con un nastro colorato… dipende dall’umore!

Una volta, a casa mia, per la cena di Natale… avevo preparato una tavola super chic, tutto bianco e argento. Tovaglioli piegati a forma di alberello, con una piccola pigna decorativa. Figurati che mia zia, quella precisina, mi ha guardato storto! Ma poi si è ricreduta, ha detto che era tutto bellissimo. E sai cosa? Alla fine della cena, tutti si sono portati a casa il loro alberello di tovagliolo come ricordo. È stato un successone!

  • Ricordo speciale: Il tovagliolo diventa un dettaglio che fa la differenza, un tocco personale che racconta qualcosa di te.

Non so, forse sbaglio, forse non sono una purista del galateo. Ma a me piace creare atmosfere, rendere speciale ogni occasione. E il tovagliolo, beh, è un piccolo alleato in questa missione.

#Etichetta Tavola #Fine Pasto #Galateo Tovagliolo